venerdì, dicembre 02, 2005

Privatizziamo direttamente ai cittadini

Instapundit commenta la proposta di una privatizzazione "radicale" in Iraq

"THE IRAQI OIL TRUST IDEA, pushed here for years, is getting another push in today's Wall Street Journal. It's a subscriber-only link, but here's a bit:

Privatizing Iraq's oil assets, and vesting all citizens with shares, can provide incentive for every Iraqi -- including Sunnis, the insurgency's core -- to view commerce as a better path than violence. Ownership would provide 28 million citizens with a prospective increase in per-capita income of about $5,800, substantially raising their present income. This is unlikely to persuade hard-core terrorists to change course. But turning all Iraqis into stockholders of the nation's oil wealth can win over the support of the bulk of the Sunni population that now backs the insurgency through provision of foot soldiers, intelligence, cover, safe houses or passive acceptance. . . .

At present, oil assets are a government monopoly. Privatizing them and giving every Iraqi an equal share in ownership can be accomplished by turning over the assets to private companies -- two in the south and one each in north and central Iraq -- and vesting all citizens with equal shareholdings in each company, e.g., 5 or 10 shares issued to each Iraqi in each company.


Ma perche' limitarsi all'Iraq? E' una validissima idea anche per gli USA, sostiene Glenn Reynolds.
I think that this idea is worth exploring, though sadly politicians won't want to give up this much power. After all, we could do the same thing with federal lands in the United States."

Anche per l'Italia, aggiungo io!
Lo schema tuttavia avebbe secondo me bisogno di almeno una modifica rilevante e di una specificazione sulla costruzione delle societa'-veicolo per beni differenti dalle pure risorse naturali non sfruttate e non migliorate.

Si tratta di una riedizione radicale dello schema delle privatizzazioni tramite voucher; si sono rivelate un grande successo in alcuni paesi, ma purtroppo il caso russo ha dimostrato che in nazioni prive di una tradizione capitalista i cittadini vendono troppo presto.
Imparando dall'esperienza post-sovietica, la soluzione potrebbe essere una cosiddetta clausola di "lock-up" oppure il passaggio ai cittadini di quote in una SGR che gestisca lo smobilizzo.

Inoltre, la possibilita' che cio' avvenga in Italia e' subordinata alla possibilita' di "caricare" tali societa' di una quota del debito pubblico: infatti si puo' sostenere che l'acquisto ed il mantenimento di tali beni sono stati finanziati almeno in parte dal debito dello Stato. Senza considerare la necessita' pratica per una nazione indebitata come l'Italia.

DEtto questo, non vedo assolutamente nessuna preclusione, anzi credo che sarebbe un'ottima idea: i consigli d'amministrazione non saranno il massimo dell'efficienza, ma sono sicuramente meno inefficienti e piu' provattivi dei comitati parlamentari e dei boiardi di Stato.

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