martedì, febbraio 28, 2006

dialogo, dialogo, dialogo

GRandissimo Anarca

COntrappello? Meglio Primo Emendamento

astrolabio ha pubblicato un superlativo contrappello Per l'Occidente :

Noi crediamo che tutti gli uomini sono nati liberi, e che la libertà di cui sono dotati dalla nascita è un loro diritto.

Noi crediamo che ogni uomo ha diritto a vivere.

Crediamo che questi due diritti appartengono a tutti gli uomini in quanto tali, senza distinzione alcuna, che sia di razza, di sesso, di fede, di età, di condizione sociale eccetera.

Crediamo che lo stato sia giustificato solo come protettore di questi diritti.

Crediamo che lo stato sia un’istituzione nata dai cittadini per i cittadini, i cittadini non sono servi dello stato, ma sono servi e sovrani solo di loro stessi medesimi.

Lo stato non può limitare la vita o la libertà dei singoli cittadini se non per gravi e giustificati motivi atti a preservare la vita e la libertà stesse.

In particolare lo stato non può fare leggi o agire in modo tale da limitare: la possibilità di esprimere il proprio pensiero e le proprie opinioni, la possibilità di muoversi all’interno del territorio e di lasciare i confini nazionali, la possibilità di associarsi, la possibilità di lavorare e di godere dei frutti del proprio lavoro, ivi compresa la proprietà privata e la possibilità di scambiare liberamente i propri beni legittimamente acquisiti.

Se lo stato non adempie la sua funzione, diventando tiranno, i cittadini hanno il diritto di insorgere contro di lui.

Se lo stato non garantisce la protezione di questi diritti, i cittadini hanno diritto a difendersi da soli o l'uno con l'altro.

Crediamo che la libertà fa parte del diritto dell’uomo a perseguire la propria felicità nel rispetto degli altri, a dare un senso alla sua vita.

Crediamo infine, che la libertà sia il più grande motore per il progresso dell’umanità.


Fantastico. Ma, se posso fare il bastian contrario (la mia professione) , farei notare che si e' appena finito di preoccuparsi perche' altri avrebbero "dirottato" la difesa dell'Occidente inserendovi gli obbiettivi della propria agenda e adesso ci mettiamo a giocare allo stesso gioco?
Forse sarebbe meglio pensarlo come un "Bill of Rights", un Primo Emendamento liberale e libertario al documento per l'Occidente.

E poi, manca la parte in cui minacciamo di annichilimento i terroristi ;-)

Quattro chiacchiere al Bar Italia

Phastidio fustiga la logorroica dabbenaggine dei nostri politici, quasi identica a destra ocme a sinistra:

"Poco da aggiungere, tutti hanno perso splendide occasioni per tacere, o almeno per riflettere preventivamente, prima di dettare alle agenzie di stampa dichiarazioni che ricordavano (anche per l’elevato tasso di cialtroneria, pressapppochismo ed improvvisazione) il famoso discorso mussoliniano sull’”ora delle decisioni irrevocabili”. Berlusconi ha scolpito che “L’Europa deve intervenire”, e non si capisce come sia possibile intervenire sull’ipotetica violazione della normativa sull’Opa quando nessuna Opa è mai stata lanciata da chicchessia."

lunedì, febbraio 27, 2006

Papocchio Occidentale

Ventinove Settembre, ogni tanto, esprime quello che penso meglio di quanto possa fare da solo : "

Il manifesto 'Per l'Occidente', firmato da mezza Tocque-Ville, è un papocchio. Intendiamoci: concordo su molti punti, come scriverò in seguito, ma molti altri non c'entrano nulla, e rischiano di generare solo confusione, in un contesto dove, invece, avere idee chiare è necessario."


Wellington lo definisce un pastrocchio ed ha mille volte ragione. Come ha ragione a stigmatizzare la riscoperta, da parte di Pera, di Pascal e della sua scommessa sul credere. O sara' Strauss? Ultimamente, si scoprono straussiani ovunque...

Il Megafono ha un incompleto elenco dei quattro gatti che non hanno firmato l'appello. Non facciamo polemiche...

Bestemmiamo tutti insieme

Wittgenstein apre alle barzellette blasfeme. E noi ci aggreghiamo con entusiasmo:

Sono gli ultimi giorni di Hitler e il fuhrer, a cui è chiara la sconfitta imminente, dà ordine alle sue gerarchie militari di sterminare tutti i prigionieri, dissidenti, ebrei, zingari, polacchi: 'muoia Sansone con tutti i filistei'. L'ordine raggiunge le dislocazioni naziste in tutta Europa e ogni soldato fino all'ultimo avamposto esegue la sua parte di sterminio finale. Un giovane ufficiale di stanza in Polonia guida i suoi soldati ad uccidere i prigionieri catturati fino a quel momento, e poi gli ebrei nei campi, e poi gli stessi polacchi, che cercano rifugio dove possono. I morti cadono uno dopo l'altro, alcuni scappano nelle chiese: i soldati entrano in chiesa, e sparano, e uccidono ancora. Lo stesso ufficiale avanza tra le navate con la luger in pugno e raggiunge l'altare, dove in un angolo, rannicchiato, sta un giovane prete polacco, che lo implora tremando di non sparare.
'Nein, io atesso uccidere te, perché questo è ordine ke mi ha dato mio fuhrer', e gli punta la pistola addosso...
'No, fermo, fermo, ti prego, non mi ammazzare, non farlo...'
'Io uccidere te, come ho ucciso gli altri, nemici della Cermania...'
'No, fermati...'
L'ufficiale sta premendo il grilletto.
'Fermati, devi sapere una cosa... Se non mi uccidi, io un giorno sarò Papa...'
L'ufficiale, esita, lo guarda, abbassa la pistola, e fa:
'Fa bene, ma dopo io!'"

venerdì, febbraio 24, 2006

Semplicemente liberale e gli statalisti bipartisan

"Semplicemente liberale" stigmatizza gli statisti statalisti, ma "liberali":

"Italia 2006. Back in the USSR."


Ottimismo della volonta', amici miei, ottimismo della volonta'.
ALtrimenti ci spariamo nei cosiddetti.

giovedì, febbraio 23, 2006

Per l'Occidente: peccato per queste poche righe

Avrei sottoscritto al volo l'appello Per l'Occidente.
Purtroppo, sono arrivato a queste righe:

"Il laicismo o il progressismo rinnegano i costumi millenari della nostra storia. Si sviliscono così i valori della vita, della persona, del matrimonio, della famiglia. "
Sono spiacente, ma penso che la laicita' dello Stato e l'idea di progresso siano parte inscindibile dell'Occidente che dobbiamo difendere, cosi' come i valori ed il diritto ad esistere di molti che non son cne' cristiani, ne' credenti, ne' legati alle concezioni tradizionali di matrimonio e famiglia, eppure sono solidamente occidentali. Lo sono molto meno, ad esempio, l'ideologia collettivista o quella dell'integralismo religioso, del settarismo ove ogni autorita' religiosa domina i propri sudditi, disvalori che non vengono nepure sfiorati in quest'appello.

Quella frasetta, tuttavia, fa sorgere il sospetto che questo non sia un appello per l'Occidente, ma per la Cristianita'; concetto tanto simile ad altre civilta' storiche, da non comprendere con chiarezza in cosa sarebbe qualitativamente differente dalle altre religioni, prima dell'irruzione della modernita' e dell'idea di liberta' individuale e personale. Molte societa' sono state Cristiane, ma non Occidentali.
La Cristianita', intesa in senso confesisonale e non laico, e' il bozzolo in cui la nostra civilta' si e' evoluta, ma si tratta del bozzolo, non della farfalla.

Cosa ben diversa rispetto all'Occidente, vera rottura rivoluzionaria nel percorso storico.

Peccato, perche' avrei sottoscritto ogni singola altra parola dell'appello. Urge una riflessione ben piu' profonda di quella che almeno il sottoscritto riesce a fare in pochi minuti.

AdSensing

Da oggi trovate un piccolo banner pubblicictario di Google su questo blog. Non stupitevi, era piu' sorprendente che non vi fosse prima: perche' un individualista e capitalista dovrebbe dire di no alla possibilita' di pagato per far qualcosa che farebbe comunque?
Di certo, non modifichero' il mio comportamento per qualche $ di pubblicita' :-)

Interessante...

Sepolti tra le stelle con un missile in orbita le ceneri di 188 americani: I costi: da mille a 5mila euro.

Con quello che costa crepare in Italia, e' quasi un affare!

mercoledì, febbraio 22, 2006

Bravo Stefano

PEr l'oggettivista, L’Europa sta perdendo. Perché vuole perdere.

Non abbassiamoci al loro livello. Ma perche' loro non salgono al nostro?

La nostra civilta' non e' superiore, certo. Nesusna civilta' e' superiore all'altra, anzi, non esistono civilta' e non esistono vlaori, soltanto lotte di potere.
Ma allora, perche' i sostenitori di questa visione del mondo si offendono e si inferociscono quando un itliaano coglioneggia quanto un ministro arabo?
Insomma, allora noi non dobbiamo comportarci come "loro", ci dicono gli stessi che sostengono che ogni assetto politico e sociale sia giusto, salvo ovviamente il nostro o peggio ancora quello USA.
Allora: o siamo tutti "uguali", ma allora ho il diritto di pretendere standard minimi di comportamento; oppure non lo siamo ed allora ho sono giustificato, quando sostengo che la nostra civilta' e' superiore.

Decidetevi. C'e' chi l'ha gia' fatto e non e' certo un totalitario.

Da A Conservative Mind, che mi ha ispiirato i vaneggiamenti di cui sopra:
"Incidentalmente, faccio notare che a Copenhagen sono scesi in piazza a migliaia in favore del dialogo tra le religioni. Posso non essere d'accordo con le loro priorità (a modesto avviso di chi scrive la prima battaglia da fare oggi, in Danimarca come in gran parte dell'Europa, riguarda la libertà d'espressione, e una simile manifestazione suona troppo come una presa di distanza dai vignettisti del 'Jyllands-Posten' e dalle loro sacrosante libertà), ma è giusto, democratico e 'normale' che abbiano manifestato. A tutt'oggi, non risulta che ci siano state manifestazioni analoghe, nel mondo musulmano, in difesa dei cristiani massacrati e contro i fanatici che li uccidono. Eppure mi pare di tutta evidenza che facciano più male all'Islam simili stragi compiute in nome di Allah che le magliette di Calderoli."

Lettera aperta

An Open Letter to Liberals and Conservatives by David Gulbraa -- Capitalism Magazine:

"Liberals believe the purpose of government is to 'help people.' Conservatives believe the purpose of government is to enforce morality. I believe the purpose of government is to protect individuals from being 'helped' by the Liberals—or forced to pray by the Conservatives."

Davvero tutti al centro? MIca tanto

Jonathan Rauch su Reason dibatte la teoria e l'importanza dell' elettore di centro: uno studio piu' accurato dell'elettorato di centro, almeno negli USA, chiarisce come il "voto indipendente" non sia, in realta', poi cosi' indipendente: gli elettori veramente indecisi non sarebbero il 35%, come normalmente si pensa, ma neppure il 10% . Le conseguenze sono estremamente interessanti.

Il vero movimento avviene in realta' a causa della disaffezione verso il partito preferito, quando viene percepito come "deviante" rispetto alle proprie preferenze ; questo non genera un cambio di voto, ma un aumento asimmetrico dell'affluenza alle urne. Ad esempio, i successi repubblicani si spiegano con una magigore affluenza relativa alle urne, generata dalla percezione che il GOP (tuttora minoritario, nonostante stia rapidamente chiudendo il gap) abbia "tradito" l'elettore meno che i Democratici.


Ora, la nuova legge elettorale riduce notevolmente la possibilita' di applicare questo ragionamento al caso italiano; tuttavia, una lezione risulta abbastasnza chiara: Karl Rove aveva ragine, quando sosteneva che la cosa piu' importante consiste nel mobilitare i propri elettori, piu' che conquistare il numero ridotto di indipendenti. E la CdL, tramite Berlusconi, sta applicando questa lezione meglio dell'Unione, che ha minori possibilita' di sfurttare questo tipo di strategia.
Il motivo sta nella magiore eterogeneita' dell'elettorato di riferimento delle singole forze politiche che compongono la gioiosa macchina da guerra ulivista: accontentare un rifondarolo significa creare disaffezione in un popolare. Che non deve neppure cambiare sponda, ma semplicemente non andare a votare, per danneggiare le chance di vittoria di Prodi.


Non so se possa bastare a vincere le elezioni, purtroppo....

martedì, febbraio 21, 2006

Senza-stato in Somalia, che gioia!

Sul blog di Libertarian c'e' una interessante riflessione su di un post del Mises Institute che parla della Somalia: da sempre descritta come un inferno anrachico, la Somalia se l'e' cavata deciasmente meglio senza un governo, sia rispetto al proprio passato post-coloniale che ad alcuni suoi vicini.

"Somalia is often cited as an example of a stateless society where chaos is the "rule" and warlords are aplenty.

The BBC's country profile of Somalia sums up this view as widely publicized by the mainstream media: "Somalia has been without an effective central government since President Siad Barre was overthrown in 1991. Fighting between rival warlords and an inability to deal with famine and disease led to the deaths of up to one million people."

The first sentence is indeed true: when the president was driven out by opposing clans in 1991, the government disintegrated. The second sentence, however, depicts Somalia as a lawless country in disorder. As for disorder, Van Notten quotes authorities to the effect that Somalia's telecommunications are the best in Africa, its herding economy is stronger than that of either of its neighbors, Kenya or Ethiopia, and that since the demise of the central government, the Somali shilling has become far more stable in world currency markets, while exports have quintupled.



Ammetto di stare facendo polemica: in realta', per quanto mi piacerebbe ammirare uno stato monarchico o una "anarchia" rothbardiana, vi sono due odsservaizoni possibili riguardo "l'esperimento" somalo, ch ene limitano l'utilita' e l'efficacia.
Non si puo' realmente parlare di anarchia vera e popria, quanto al contrario di una situazione piu' simile a quella storicamente realizzatasi in molte societa' preindustriali: una societa' organizzata in clan allargati; una societa' del genere non sembra essere particolarmente favorevole all'esercizio ed alla garanzia delle liberta' individuali. Spero di sbagliarmi, ovviamente...
Inoltre, esiste la possibilita' che un governo di tipo convenzionale avrebbe potuto funzionare meglio dello stato di "anarchia" attualmente esistente: la Somalia ha pessimi vicini ed ha avuto uno dei pegigori governi centrali che una nazione possa temere, quindi il paragone risulta abbastanza favorevole in linea di principio.

In sintesi : uno stato minimo avrebbe potuto rendere un servizio migliore ai somali. Ma, forse, e' stata meglio l'anarchia tribale dell'ennesimo dittatoruncolo collettivista.

lunedì, febbraio 20, 2006

Provincia dell'Impero

Una volta, era perlomeno l'Impero Americano. Io temo l'Impero Cinese, in un certo senso.

Ma e' Calamity Jane ad andare dritta al bersaglio :

Bandiere israeliane bruciate in piazza, ministri antislamici isolati e dimissionati, preoccupante assenza del Vaticano.

Benvenuti in Italia, provincia di Gaza.

UPDATE: Mi correggo, preoccupante accondiscendenza del Vaticano.

Arrivederci a Bagdad


Da il Giulivo; e' semplicemente fantastica

Microsoft Telecom?

Slashdot riporta il rumour di studi Microsoft per offrire grauitamente un servizio Wireless VoIP in Inghilterra.
Microsoft ha la brutta abitudine di azzannare alla gola. Ed ha 30 miliardi di dollari da buttare. Ne genera alcuni altri miliardi l'anno. Ed e' disperata per trovarsi nuove aree di espansione.

Se fossi il CEO di Vodafone, mi comincerei a preoccupare. Ed ordinierei 3 milioni di telefonini con WIndows Mobile installato

Non preoccupiamoci dei licei...

Enrico Santarelli su Lavoce.info cerca di correggere quello che pensa sia un errore di percezione:

"Dati nazionali ancora provvisori segnalano una preferenza delle nuove generazioni per i licei e una certa disaffezione per gli istituti tecnici. Tutto ciò viene accolto con preoccupazione. Eppure, in altri paesi tendenze analoghe rappresentano l’adeguamento del sistema educativo alle esigenze di modernizzazione delle imprese."

Bolkenstein? No, Frankestein

Alessandro De Nicola non lesina le critiche al nuovo "compormesso" sulla direttiva Bolkenstein ; ha ragione. Non si tratta di un compromesso, ma di una resa ai noglobal ed ai protezionisti sociali di tutta Europa.

"A furia di ripetere che l’Europa non deve essere solo uno spazio economico e di libero scambio, ma anche una comunità culturale, sociale e politica, nell’impossibilità di raggiungere quest’ultima , burocrati, sindacalisti e politici di varia estrazione stanno cercando di eliminare il libero scambio. Almeno, in nome dell’uguaglianza, faranno fallire tutti gli obiettivi. L’accordo tra socialisti, popolari e alcune frange dei liberal democratici (tra cui la Margherita, che curiosamente si colloca tra i liberali) per annacquare la direttiva Bolkestein sui servizi ne è solo il più recente esempio."

Douglass North

A Conservative Mind pubblica la seconda puntata delle sue lezioni. Tocca a Douglass North.
Da leggere tutta...

«Fare rispettare i contratti costa: in effetti è in genere costoso anche solo scoprire se un contratto non è stato rispettato, più costoso è misurarne la violazione, ancora più costoso arrestare il colpevole e imporgli una pena».
Quali sono questi costi di transazione? Sono i costi «dell’attività bancaria, assicurativa, finanziaria, di intermediazione all’ingrosso e al minuto; o, in termini di professioni, dei costi afferenti al lavoro dei giuristi, dei contabili ecc».
Quanto sono alti questi costi di transazione? Moltissimo, più di quanto intuitivamente si possa pensare. Lo stesso North nel 1986 scoprì che nell’economia statunitense il 45% del reddito nazionale veniva speso non come ragione di scambio, ma per rendere possibili e più sicure le transazioni. Un secolo prima, queste stesse attività rappresentavano il 25% del reddito nazionale."

Miracolo!

Pdl(Le Guerre Civili) riporta la nomina di Adriano Teso Responsabile nazionale del Dipartimento "Modernizzazione e Sviluppo del Paese" di Forza Italia. Un dopio miracolo: che una personalita' come Teso venga incaricato di qualcosa in Italia; che lo stesso Teso si dimetta da un incarico, persino all'Istituto Bruno Leoni, per evitare conflitti. in Italia, di solito, le poltrone si sfilano da sotto i cadaveri, perche' prima sono inamovibili..
Dicei, cento, mille Teso, forzisti o salmonati

DEVE essere un falso

Un primo d'Aprile in anticipo, uno scherzo di Carnevale, qualsiasi cosa. Ma non puo' essere vero.
Nemmeno Guareschi sarebbe riuscito a disegnare una satira tanto devastante contro un partito politico, e devo davvero credere che i Democratici americani si infliggano da soli questa offesa al senso del ridicolo? Why Mommy is a Democrat e' un nuovo libero per bambini, dedicato a descrivere perche' il Partito Democratico sia come una brava mamma. Le immagini sono raccapriccianti. Deve, deve essere uno scherzo...

Addio Luca

E' morto Luca Coscioni, presidente dei Radicali Italiani : " Lo ha annunciato Marco Pannella in diretta a Radio Radicale. Coscioni era affetto da quasi dieci anni da sclerosi laterale amiotrofica."



GIu' Le Mani dalla Valorosa Resistenza Irachena e dagli utili Italioti

E' questa (fonte ANSA): "BAGHDAD - Almeno 12 corpi carbonizzati sono stati estratti dal minibus per il trasporto urbano in cui un kamikaze, poco prima di mezzogiorno, si è fatto esplodere."

Altro che resistenti: forse, solo le SS si sono macchiate di simili infamie.

Mai vista bruciare una bandiera rossa

Mi chiedo soltanto perche' questi personaggi brucino sempre bandiere di Stati democratici e/o liberali.
Non ho mai visto bruciare bandiere sovietiche, vietnamite, cubane, cinesi, nordcoreane, serbe, palestinesi...
I "democratici", solidali, ecoresistenti burciano solo bandiere di nazioni democratiche, ben difesi da poliziotti e da soldati a cui sputano in faccia, difesi dagli abusi del potere da leggi liberali che spregiano arrogantemente.

Sensibilita'

Ognuno ha le sue - e chissenefrega?

domenica, febbraio 19, 2006

Il vaccino per Ebola

PEr i pessimisti cosmici: ricordate il virus Ebola? Ricordate il panico e le innumerevoli teorie della cospirazione sulla nascita e sviluppo del virus?
I risultati delle ricerche scientifiche sono stati molto piu' prosaici. Ed ora si testa il primo vaccino per Ebola.
Grazie anche all'ingegneria genetica ed a OGM batterici. MA non ditelo a Pecoraro Scanio od Alemanno: se si seguissero le loro inclinazioni ed i decreti da ministri, non avremmo nulla di tutto questo. Prima di dire "chissenefrega" , pensate all'aviaria.

sabato, febbraio 18, 2006

Salmoni all'Ergife

Questa mattina ho fatto un salto all'Ergife, all'assemblea nazionale dei Riformatori Liberali. Nuovo simbolo elettorale e, fra gli altri, un ottimo Della Vedova, si è guadagnato un salmone in più, con il suo discorso .
Peccato che Berlusconi non sia intervenuto... Fingerò di non essere paranoico e non mi farò domande perfide al riguardo.

5 anni di governo socialdemocratico

Chiedo scusa a JimMomo, a cui ho rubato il titolo di questo post.
Si tratta dell'ennesima conferma di un dubbio che ho espresso in piu' di una occasione: il dubbio che questo governo, lungi dall'essere liberale e di destra, non sia stato che l'ennesimo governo di centrosinistra sociale ad aver governato questo paese.
Non era inevitabile e non si era nati cosi': lo spirito del '94 e quello della svolta di Fiuggi suggerivano unpercorso molto diverso e molte forze, all'interno della CdL, hanno provato a mantenere la rotta e ad impedire la deriva verso la Balena Bianca. Con pochi risultati: per buona parte della legislatura, abbiamo assistito al predominare di un bel clericosocialismo di pura marca CAF o centrosinistra storico.
Purtroppo, rimangono solo pochi salmoni e pochi liberali sparsi fa FI ed AN a difendere quelllo spirito.

L'editoriale di Giavazzi non fa che rafforzare questo mio giudizio.

Non e' che tutto questo mi faccia venire voglia di votare centrosinistra: la versione in incognito del cattosocialismo mi fa turare il naso, quella esplicita mi farebbe vomitare senza ritegno.
A conferma di quanto la disfida elettorale sia, di base, un confronto fra cattocomunismo opposto al clericosocialismo, Alberto Alesina , non sospetto di partigianerie politiche, ha appena demolito il programma il programma dell'Unione senza troppi complimenti; altro che agenda Giavazzi , qui siamo di fronte a Fanfani.

Non vede la CdL quali sterminate praterie elettorali lasciamo abbandonate, quando una persona con le idee di Giavazzi, tatcheriano, liberista e liberale, si ritrova intruppato con il centrosinistra? L'exploit radicale alle europee, su di una piattaforma liberale e liberista, non ha fatto comprendere nulla?

Resta quindi un rimpianto: era "partito liberale di massa" , doveva per forza arrivare democretino?
No, non doveva. Ringraziamo i democretini: ci avete garantito il fallimento, di nuovo.

venerdì, febbraio 17, 2006

Al ministro Alemanno e' venuta l'aviaria

AL cervello. Aviaria:Alemanno, andremo contro Ue: "'Rischieremo la procedura d'infrazione da parte dell' Ue per violazione delle norme sugli aiuti di Stato'. "

Complimenti: un conto, come Sacconi, discutere di estensione della cass aintegraizone
(che non apprezzo comunque). Un altro porsi automaticamente in una posizione di protesta contro lUE, totalemten inutile, se non al camerata Alemanno.
Tanto piu' che gli italiani non abbandonano il pollo per colpa dell'aviaria

giovedì, febbraio 16, 2006

CIna: 80 anni indietro? Speriamo sia vero, o no?

Per quanto siate antiamericani, non credo che vogliate vedere l'egemonia americana far posto ad una egemonia cinese. Abbiamo gia' visto, storicamente, quali sarebbero gli effetti e la potenza ciniese non ha certo i limiti all' "abuso di posizione dominante" o le remore morali delle elites che governano l'Occidente.
Ergo: speriamo che Sebastian Mallaby abbia ragione, quando parla della minaccia cinese come di un falso. Anche se la minaccia sarebbe limitata per gli USA, ma vista la natura della superiorita' in quesitone, noi europei siamo condannati.
O che, come conclude un'analisi della'Accademia cinese delle scienze, la Cina sia 80 anni in ritardo dal punto di vista economico e sociale.

In today’s Washington Post, Sebastian Mallaby (in “The fake China threat”) explains to us why China is not a threat, but actually a “generous” contributor to American economy, and why we should stop cold-war way of thinking. I have to agree with him. The creation of knowledge and advancement of technology has never been a zero-sum game! And America stands to gain more in the pie.

“ Harvard's Richard Freeman, an economist who has studied the market for scientific talent, recounts a conversation with a physicist who'd collaborated with foreigners. "Ah, so you are helping them to catch up with us," Freeman commented. "No, they are helping us keep ahead of them," came back the answer: Because of the superior U.S. business environment, the research was being turned into a company in the United States.

Angolino dell'Economista

Dal New Economist: How do countries get rich?
Veloce veloce, interessante per chi s'interessa di economia e storia economica. Devo ancora leggerlo e il riassunto mi genera qualche curiosita' ...
I commenti sono bene accetti.

C. Peter Timmer from the Center for Global Development has written a new CGD Brief: How Countries Get Rich. He begins with Adam Smith's contention...

..that peace, low taxes, and good government will lead a nation to prosperity. Timmer updates this view by analyzing the role that investments in education, technology and trade have made in the rapid progress of countries like South Korea, Singapore, and Brunei. He concludes that the "miracle" of getting rich lies in creating a durable set of institutions - some public, some private - that encourage the "Smithian conditions" as well as economic openness for long periods of time.

Forleo vs. Watergate : 0-1

Purtroppo pero' la Forleo ha l'autorita' per far danni, mentre watergate e' "soltanto" un blogger

Ma l'analisi che fa della sentenza di Milano illumina il provincialismo e il vizio ideologico di cui sono preda gli organi giudiziari milanesi.

il punto nevralgico della sentenza riguarda la definizione di atto terroristico:

«Un atto può essere definito terroristico, in tempo di pace, anche quando determina solo un pericolo indiretto per la popolazione civile. Ma in una situazione di conflitto armato» questo rischio «ricorre con grande frequenza», per esempio «in occasione dei bombardamenti », per cui contano «solo gli atti esclusivamente diretti contro la popolazione civile».

Per arrivare a non-definire atti di terrorismo gli attentati kamikaze contro le truppe americane, si compie una parificazione dello stato di occupazione allo stato di guerra guerreggiata (Un atto può essere definito terroristico, in tempo di pace, anche quando determina un pericolo indiretto per la popolazione civile. Ma in una situazione di conflitto armato questo rischio ricorre con grande frequenza per cui contano solo gli atti esclusivamente diretti contro la popolazione civile).

Questa parificazione non può non suscitare sdegno, dal momento che lo STATO DI OCCUPAZIONE è gestito dall’Onu, che ha riconosciuto, sebbene a posteriori, lo stato di guerra, la fine delle operazioni belliche e soprattutto la legittimità delle forze di occupazione (con una serie di risoluzioni volte a definire il passaggio di poteri – come sta effettivamente avvenendo).

Ricordiamo: Richiede agli Stati membri e alle organizzazioni regionali e internazionali di contribuire all’assistenza della forza multinazionale, comprese le forze militari, come stabilito in accordo con il governo dell’Iraq, per andare incontro ai bisogni della popolazione irachena di sicurezza e di stabilità, di assistenza umanitaria e per la ricostruzione, e di appoggiare gli sforzi dell’UNAMI, la missione Onu di assistenza all’Iraq (risol. Nu 1546)

Ma soprattutto: Condanna tutti gli atti di terrorismo in Iraq, riafferma gli obblighi degli Stati membri contenuti nella risoluzione 1371, 1267, 1333, 1390, 1455 e 1526 e altri rilevanti obblighi internazionali riguardo alle attività dei terroristi in Iraq e fuori o contro i suoi cittadini, e reitera il suo appello a tutti gli Stati membri a impedire il transito di terroristi da e per l’Iraq, di armi per i terroristi, e di finanziamenti che possano aiutare i terroristi, e enfatizza l’importanza di rafforzare la cooperazione tra i paesi della regione, particolarmente i vicini dell’Iraq (idem)

Questa sentenza, sancendo la possibilità, la legittimità di colpire le forze di occupazione, svilisce il percorso di democrazia identificato dalle Nazioni Unite. Inoltre stabilisce che non sempre ammazzare civili è commettere atti di terrorismo, nemmeno quando gli atti derivino da una concreta attività di reclutamento, considerata irrilevante dal giudice, nonostante il fatto che gli indagati fossero stati collegati a un’organizzazione dichiarata terroristica proprio dall’ONU.

Che Guevara debunked

Che il mito del Che sia un fenomeno tutto letterario e mediatico, distaccato dalla realta' storica del personaggio, era noto. D'altronde, non si tratta dell'unico barbuto a cui e' riuscita, anche se la mancata resurrezione non ha potuto proiettarlo in cima alla hit parade.
E difatti, a giudicare dai commenti al post su Deeario, che traduce un articolo di Vargas Llosa (buono, ma che non aggiunge nulla di nuovo sul Che), si assiste ad un fiorire di argomenti degni di un convento di orsoline o c di un mistico sufi, piu' che di simpegnati intellettuali di sinistra: nessuna attenzione ai fatti, ma il semplice rigetto a priori di ogni documentata argomentazione, con una semplice motivazione "tu non puoi capire".
Appunto. Se non posso capire, potresti spiegare? O si tratta davvero di una pura esperienza mistica, da vivere annichilendo la ragione?

Infamia e' fatta: aiutare kamikaze non e' reato

Ma diamo i numeri?:

"La Corte d'Assise d'Appello di Milano ha assolto tre marocchini (tra cui Mohamed Daki) dall'accusa di terrorismo internazionale perché 'instradare volontari verso l'Iraq per combattere i soldati americani non può essere considerato un atto di terrorismo'. Nemmeno se si tratta 'chiaramente di kamikaze'. In primo grado l'assoluzione fu decisa dal gip Clementina Forleo'"


Ferando stara' preparando un bel centro di reclutamento. L'ANPI stara' riaprendo le iscrizioni?

Aziende cattive ed inquinatrici? Storia vecchia

Reason: The Age of Corporate Environmentalism: Surprise­—big business has learned that it’s pretty easy being green

TV non deficiente

Wittgenstein intervista GReganti su Nessuno.tv
Intervista interessante, progetto interessante, pur se un pochino sinistro...

Eni, Q-E-D

L'Antitrust ha condannato Eni per abuso posizione dominante:

"OMA - L'Eni dovrà pagare una maximulta da 290 milioni di euro per abuso di posizione dominante nel settore dell'approvvigionamento del gas. L'Antitrust ha deciso che il colosso energetico 'ha posto in essere un abuso di posizione dominante ostacolando l'ingresso di operatori indipendenti, a partire dal marzo 2007, sul mercato nazionale dell'approvvigionamento all'ingrosso di gas naturale'. Il gruppo replica: 'Siamo pronti a impugnare la sentenza, ma prima la valuteremo'. "

Scaroni vorrebbe una piccola Gazprom italiana? COmplimenti per lìipocrisia: abbiamo gia' avuto il piacere ed eccone le conseguenze: ogni scelta sbagliata dell'Eni e' diventata un peso per il Paese. Rivogliamo davvero affidare un monopolio, immorale nel migliore dei casi, ad aziende del genere?

mercoledì, febbraio 15, 2006

Goolag

Politicamente corretto in salsa Urbana

Non e' vero che io sia acriticamente filoamericano. Ad esempio, qui sotto si parla di americani ignoranti, intolleranti e arroganti (da Reason).
L'universita' di Urban-Champagne ha licenziato in tronco il direttore ed il vicedirettore del giornale studentesco, rei di aver pubblicato le 12 vignette su Maometto . Dopodiche' , e' stato pubblicato un articolo di scuse.
Tutto questo nella stessa universita' di Francis BOyle, una specie di caricatura dell'uso delle leggi anti-diffamazione: e' convinto di essere discriminato in quanto americano di origini irlalndesi ed e' riuscito a citare in giudizio alcuni colleghi, per questo...


The student paper at University of Illinois at Urbana-Champaign runs six out of the 12 Danish Muhammad cartoons. The college shows its support by firing the editor and the opinion editor, the editorial board of the Daily Illini publishes a public shaming of the two, and a mob of diversity brownshirts holds a rally against "hate."

Editor Acton Gorton and his opinions editor, Chuck Prochaska, were relieved of their duties at The Daily Illini on Tuesday while a task force investigates "the internal decision-making and communication" that led to the publishing of the cartoons, according to a statement by the newspaper's publisher and general manager, Mary Cory.

Gorton said he expects to be fired at the conclusion of the investigation, which is expected to take two weeks.

"I pretty much have an idea how this is going to run, and this is a thinly veiled attempt to remove me from my position," said Gorton, a U. of I. senior who took the newspaper's helm Jan. 1. "I am feeling very betrayed, and I feel like the people who I thought were my friends and supporters didn't back me up."

Interestingly, U.I. Ubrana-Champaign is also the home of Francis Boyle, the secret hero of my long-ago article on the anti-defamation industry. In addition to being a staunch opponent of the school's Fighting Illini mascot, Boyle is the law professor—or more accurately, the apenecked, purplenosed paddy slob—who sought Justice Department help against students and colleagues he believed were harrassing him on the basis of his Irish ethnicity.

In case all the self-censorship has made you forget what all the hubbub is about, take another look at the cartoons.

Bast aun cellulare per violare una RFID?

Da Slashdot :Cellphone Could Crack RFID Tags


"Adi Shamir of RSA is at it again. This time pointing out flaws in RFID systems. From the article: 'I haven't tested all RFID tags, but we did test the biggest brand and it is totally unprotected,' Shamir said. Using this approach, 'a cellphone has all the ingredients you need to conduct an attack and compromise all the RFID tags in the vicinity.'"

martedì, febbraio 14, 2006

Eh, appunto..

Instapundit.com - A HALF MILLION LEBANESE rally on the anniversary of Hariri's murder: No embassies were burned.

Scuola pubblica o privata?

Benedetto Della Vedova parla di scuola, a nome dei Riformatori Liberali:

Il monopolio pubblico e le “mance” per i privati sono due facce della stessa medaglia: sono distorsioni indissolubilmente intrecciate e dipendenti dall’orientamento “antimercato” delle politiche pubbliche.
La bancarotta sociale, finanziaria e culturale della scuola pubblica non dipende da una qualche forma di “privatizzazione” strisciante (la quota di mercato “privato” nel sistema dell’istruzione, se si escludono le scuole per l’infanzia, è intorno al 5%: praticamente nulla). Al contrario, dipende dallo sclerotismo monopolistico di una scuola statale fatta a misura degli insegnanti, più che degli studenti, in cui le remunerazioni dei docenti e il finanziamento degli istituti è una variabile indipendente (per usare il linguaggio sindacalese) dalla qualità dell’istruzione fornita.
La scuola italiana è fra le più costose del mondo- solo in Svizzera e Stati Uniti la spesa per studente è più alta della nostra. I risultati degli studenti italiani sono fra i peggiori d’Europa. I peggiori dopo Grecia e Portogallo. Gli insegnanti in Italia sono una marea: il rapporto fra insegnanti e studenti è quasi il doppio di quello francese, tedesco e inglese nella scuola primaria, del 50% superiore in quella secondaria inferiore, di circa il 20% nella secondaria superiore.
All’inizio degli anni 90 i radicali iniziarono a proporre una alternativa di sistema che, con i buoni scuola e i buoni sanità, assegnasse direttamente ai cittadini e alle famiglie il potere di spesa derivante dalla contribuzione obbligatoria e introducesse, per questa via, positivi elementi di concorrenza, creando, anche in questi servizi pubblici, un mercato che oggi, a tutta evidenza, non c’è. Si alzò, da sinistra, un fuoco di sbarramento demagogico contro il “massacro sociale” annunciato. Ma da quelle proposte occorre ripartire.


JimMomo, in un post piu' lungo ed analitico, articola sullo stesso tema, affrontando in maniera chiara il problema dei buoni scuola (che NON sono un onere aggintivo e per lo Stato e quindi non sono certo anticostituzionali). JimMomo non e' cattolico, non e' neppure di centrodestra: e' un valoroso rosapugnato laico miscredente anticlericale :-)

Mingardi recensisce Rossi

In questo articolo su Libero e in questo articolo sul Riformista, Alberto Mingardi recensisce l'ultima fatica del professor Guido Rossi, piu' noto per il suo lavoro di avvocato d'impresa e di ex presidente Consob. non c'e' molto altro da aggiungere. Guido Rossi e' sicuramente un grandissimo avvocato ed un impareggiabile banchiere d'affari, pur non lavorando all'interno di nessuna "merchant bank". Ma, come Soros insegna, le cantonate le possono prendere tutti: ad esempio, dipingendo l'Italia come il Paese del liberismo sfrenato....

EconLog perfidamente...

Fareed Zakaria writes,


Talk to top-level scientists and educators about the future of scientific research, and they will rarely even mention Europe. There are areas in which it is world-class, but they are fewer than they once were. In the biomedical sciences, for example, Europe is not on the map, and it might well be surpassed by much poorer Asian countries. The CEO of a large pharmaceutical company told me that in 10 years, the three most important countries for his industry would be the United States, China and India.

You see, a pharmaceutical industry might want to make profits (boo, hiss), and that is not something Europeans can tolerate.

Fidel Castro e la nuova servitu' della gleba

Fareste a cambio con un dentista alle Bahamas? Si, vero? Ripensateci... il Wall Street Journal riporta l'odissea di due dentisti cubani, detenuti alle Bahamas da 10 mesi (una versione gratuita dell'articolo e' questa).
Il paradosso e' che i due hanno vinto la lotteria per il visto USA riservata ai cubani e quindi, secondo il testo di un accordo firmato da Clinton e Castro, il governo cubano avrebbe avuto l'obbligo di permettere loro di abbandonare legalmente l'isola.
Invece, dopo 3 anni, erano ancora temporaneamente trattenuti a Cuba, con il pretesto che le cure da loro fornite erano "indispensabili"; all'enensimo rifiuto, questa volata a tempo indeterminato, i due hanno cercato di raggingere gli USA su di un'imbarcazione clandestina.

Tralasciamo per un attimo l'assurdita' di un governo che reprime persino la liberta' di movimento ed espatrio, un principio in se' abominevole.
Concentriamoci su un punto ben preciso: due odontoiatri sono essenziali per la vita di innumerevoli cittadini della nazione cubana?
Non credo proprio: stiamo parlando di una nazione il cui ducetto invia migliaia di medici e paramedici in Venezuela, in cambio di dollari e petrolio, di cui Cuba ha bisogno a causa del disastro in cui Castro l'ha ficcata in 50 anni di elirio economico e repressione politica. Ricordiamoci che, nel 1959, Cuba aveva un reddito pro-capite comparabile a quello italiano.

Insomma, i medici a Cuba sono servi della gleba, per non dire di peggio.Cosa ne pensa il compagno Diliberto?

Maggioritario, purtroppo Panebianco ha ragione

E' tutta colpa del proporzionale? Forse no, ma di certo non aiuta:
Il nostro problema era, da un lato, l'assenza di un forte bipartitismo e, contemporaneamente, la difficolta' di far assumere da parte degli eletti la responsabilita' di fronte all'intero scorpo elettorale invece che alle minoranze organizzate di cui di solito si trovano ostaggio. Il proporzionale aggrava questi problemi, invece che attenuarli.

"Berlusconi si contraddice quando accusa gli alleati di non avergli permesso di fare tutte le cose che avrebbe voluto fare in questa legislatura e, contemporaneamente, difende la proporzionale che ha voluto reintrodurre. Se gli alleati sono riusciti a bloccarlo quando era il capo (vero) di una coalizione tenuta insieme dal sistema maggioritario, che farebbero, in caso di vittoria elettorale del Polo, adesso che è solo un capo-partito fra gli altri: lo butterebbero giù dalla sedia di premier solo dopo un paio di settimane?
Si immagini il seguente scenario: il Polo recupera consensi e rivince le elezioni. Dopo di che, fatti i dovuti conti, si scopre che la rimonta e la vittoria ci sarebbero state anche se si fosse mantenuto il sistema maggioritario. Dopo poco tempo, Berlusconi constata di non essere assolutamente in grado di governare a causa dei veti incrociati e dei continui attacchi alla sua persona da parte degli alleati. Non andrebbe forse in televisione a tessere le lodi del maggioritario e a dire che la proporzionale lui proprio non la voleva ma sono stati gli altri a imporla?"

Israele nella Nato sul wall Street Journal

Nella colonna Thinking Global, Frederic Kempe medita sull'ammissione d'Israele alla NATO. DOve ho gia' sentito questa proposta ?
;-D

lunedì, febbraio 13, 2006

Visto che non volete JOhn, proviamo con Jane Galt ?

Marginal Revolution riesce a stilare il programma ideale per ogni partito liberal-liberista in un solo paragrafo... pescando da una "Jane Galt" edizione 2002

If I were in charge of the budget, we would massively reform entitlements, transforming Social Security into a system of forced savings combined with a means-tested fallback for those too poor to save, or whose investments tanked at the wrong time. We would kill the whole Medicare/Medicaid debacle, along with the tax deduction for corporate-provided health care benefits, replacing it all with catastrophic federal insurance for those whose medical bills exceed 15-20% of gross income (phasing out for those whose incomes put them in, say, the top .1% of earners) and another means-tested benefit for those who genuinely cannot afford to spend 15% of gross income on health care benefits. I would combine this with the Jane Galt Tax Plan to save the government a whole mess o' money, while making the economy more efficient, and increasing the incentives for everyone, rich and poor alike, to create value for society. Forget Win-Win . . . that's like Winwin!


Chi lo intoltra a Tremonti?

domenica, febbraio 12, 2006

Non soltanto estremisti

Secondo l'Economist, l'Islam moderato esiste eccome:

"Some protests seem to have been spontaneous; others have been deliberately manipulated by Islamist elements. While demonstrations have been widespread, the number of participants has generally not been large. Moderate leaders, from Iraq's foremost Shia authority, Grand Ayatollah Ali al-Sistani, to Ekmeleddin Ihsanoglu, who heads the Organisation of Islamic Conferences, have called for Muslims to express their feelings peacefully. A fatwa issued by Egypt's highly respected grand mufti, Ali Gomaa, states that Muslims should understand that others will attack their faith; and although they should reject this “perverted behaviour”, he said, they should protest peacefully, with “wisdom and fair exhortation”."

venerdì, febbraio 10, 2006

vignette - pretesto?

da 75.ilcannocchiale.it:


Grazie a un giornalista del "Time", però, ora si viene a sapere che lo scorso ottobre le vignette sono state pubblicate in Egitto.
Senza che nessuno avesse da ridire.


Alla faccia delle spontanee dimostrazioni di piazza. Quand'e' che i sinistrati mentali del multiculturalismo cpairanno che non stiamo parlando di societa' civile, ma di folle irreggimentate ed eterodirette?

Ieri su OpinionJournal l'islamista iraniano Amir Taheri, argomenta come sia un falso storico e teologico che l'Islam non consenta la pubblicazione o il dileggio di immagini divine e dello stesso Maometto, o che non sia possibile scherzare sulla religione o i mullah.

(grazie a fc x la segnalazione. Altre interessanti letture adal suo blog)

I radicali sono gia' una "rogna"?

daw, fra gli altri, riporta:

La Rosa nel Pugno ha abbandonato il vertice dell'Unione che doveva mettere appunto il programma.
Dichiarazione di Emma Bonino: "Di tutte le proposte che abbiamo fatto, nessuna e' stata accolta, in particolare l'abolizione del finanziamento delle scuole private cattoliche e i pacs, cioe' il riconoscimento dell'unione delle coppie di fatto non c'e'. Stanno ancora negoziando non so quale testo. Neanche le altre proposte per quanto riguarda l'abolizione degli ordini professionali e il reddito minimo garantito".
Insomma, non c'è una proposta della Rosa nel Pugno che sia stata accettata da Romano Prodi. Neanche una. E neanche - attenzione - i Pacs.


Ed oltre al danno, la beffa:

aggiornamento: i radicali vengono definiti una "rogna" da Diliberto, che dichiara: "La Bonino e' andata via dicendo che non c'era l'accordo: chi ha voluto i radicali ora si gratta questa bella rogna".

giovedì, febbraio 09, 2006

Lego per tutto

Slashdot | LEGO Tech Still Going Strong

Andrew Carol has designed and built a working Babbage Difference Engine out of LEGO. From the article: "Before the day of computers and pocket calculators, all mathematics was done by hand. Great effort was expended to compose trigonometric and logarithmic tables for navigation, scientific investigation, and engineering purposes. In the mid-19th century, people began to design machines to automate this error prone process. Many machines of various designs were eventually built. The most famous of these machines is the Babbage Difference Engine. [...] Babbage's design could evaluate 7th order polynomials to 31 digits of accuracy. I set out to build a working Difference Engine using LEGO parts which could compute 2nd or 3rd order polynomials to 3 or 4 digits." In related, but not quite as functional, news DigitalDame2 writes to tell us that PC Magazine has an interview with LEGO "brick-artist" Nathan Sawaya, creator of their commissioned LEGO PC. There are also several pictures of the creation in addition to a contest to win the snap-together sculpture.

mercoledì, febbraio 08, 2006

Chi e' Abu Laban

Sul Corriere della Sera Magdi Allam racconta chi e' Abu Laban, il burattinaio danese del terrore:
(mile grazie ad Eli, che mi segnala l'articolo e ha commentato: "ma dove sarebbero tutti questi islamici moderati?" eggia'...)

Pensate che il 2 maggio 2005 l'imam Ahmed Abu Laban era l'ospite d'onore al convegno «Le radici del terrorismo in Europa» organizzato dal capo dei servizi segreti danesi, Lars Findsen, svoltosi nel suo quartier generale a Copenaghen. Elevato dalle autorità al rango di rappresentante dei musulmani in Danimarca, cinque mesi dopo Abu Laban si rivelerà il grande burattinaio che ha promosso la «guerra santa » dell'islam mondiale contro il Paese che gli ha dato la cittadinanza.
La figura centrale di Abu Laban, noto anche ai servizi segreti italiani per i suoi rapporti con la moschea di viale Jenner a Milano, sconfessa ancora una volta il luogo comune sulla natura reattiva dell'ondata di violenza e di terrorismo esplosa ben cinque mesi dopo la pubblicazione delle discusse vignette che ritraggono il profeta Mohammad (Maometto). Chiarendo che non c'è un rapporto di causa ed effetto tra la presunta blasfemia e il terrorismo. Bensì la fredda e deliberata strumentalizzazione di un risentimento diffuso tra i musulmani per pianificare, d'intesa con movimenti estremisti e governi canaglia islamici, l'aggressione a uno stato simbolo e a dei valori fondanti della civiltà occidentale. Premettiamo un fatto poco o per niente noto.
Non solo il quotidiano Jyllands-Posten, sotto accusa per la pubblicazione delle vignette lo scorso 30 settembre, ha ospitato le opinioni polemiche di esponenti islamici, ma questi ultimi hanno effettivamente intentato una causa al giornale per diffamazione e blasfemia, un reato contemplato dal codice danese. Ma evidentemente l'obiettivo non è una soluzione civile che concilii il diritto alla libertà d'espressione con il rispetto dei simboli della religione, o comunque affidata alla sentenza di un tribunale. «Noi vogliamo internazionalizzare la vicenda affinché il governo danese si renda conto che le vignette non hanno offeso solo i musulmani della Danimarca ma anche i musulmani di tutto il mondo», sostenne Abu Laban il 18 novembre al sito integralista www.islam-online.net.
Ed è così che dopo aver aizzato i militanti islamici in Danimarca, Abu Laban è partito al Cairo, dove è stato ricevuto dal segretario della Lega Araba Amr Moussa e dal grande imam dell'università islamica di Al Azhar Sayyed Tantawi. Poi si è recato in Arabia Saudita e infine nel Qatar, accolto a braccia aperte dallo sheikh Youssef Qaradawi, leader politico e spirituale dei Fratelli Musulmani d'Europa. Quest'ultimo, lo scorso 3 febbraio, ha emesso una fatwa che legittima l'uccisione dei vignettisti e dei direttori di giornali che avrebbero offeso il profeta Mohammad. Abu Laban, persona non grata in Egitto e negli Emirati Arabi per le sue tesi islamiche estremiste, è legato al movimento palestinese Hamas e al gruppo egiziano della Jamaa al-Islamiya.
Ha ospitato a Copenaghen nel 1990 lo sheikh cieco Omar Abdel Rahman, condannato all'ergastolo negli Usa per il primo attentato al World Trade Center del 1993, e Ayman al Zawahiri, il numero due di Al Qaeda. All'indomani dell'11 settembre ha elogiato Bin Laden e i Taliban. Intervistato proprio dal Jyllands- Posten il 21 agosto 1994 dopo la strage di sette monaci e altri turisti in Algeria, Abu Laban commentò: «Forse i turisti diffondevano l'Aids in Algeria così come gli ebrei diffondono l'Aids in Egitto». Nel febbraio 1995 è stato ospite a Milano del nono congresso della moschea di viale Jenner. Abu Laban e altri predicatori pronunciarono dei sermoni, registrati in un video, di cui Il Foglio ha pubblicato un estratto: «Bisogna combatterli, ucciderli, lapidarli: solo così si può aver pietà di loro.
Il Jihad con armi e fuoco ha come obiettivo di togliere il marcio da questa terra, perciò è questa la pietà: salvare il mondo dai miscredenti». Cosa significa tutto ciò? Che le scuse reiterate in tutte le salse all' islam e ai musulmani non solo non servono, ma vengono percepite come un segno di debolezza e incoraggiano i burattinai del terrore a infierire ancor di più. Sono loro il problema, non le vignette. Un problema creato dall'ingenuità e dalla pavidità dell'Occidente.

Magdi Allam
08 febbraio 2006

Scontro di civilta'? Magari

Lee Harris, sulla National Review Online , rassicura coloro che si preoccupano di un possibile scontro di civilta' fra Occidentali ed Islamici.

Per uno scatenare una guerra serve che l'aggredito si voglia difendere. Le reazioni dei governi occidentali, compreso quello americano, provano che buona parte dell'Occidente non crede piu' in se stesso, ha smarrito il senso di direzione e, al peggio cerca di sostituirlo con uno sicmmiottamento del proprio nemico, tornando ad atteggiamenti bigotti e clericali, contrari alla stessa idea di Occidente laico e liberale (anche se credente).
Al contrario, gli estremisti islamici e non, nel mondo arabo, cercano ed organizzano ad arte lo scontro ad ogni occasione, ingannando costantemente i media occidentali riguardo alla "spontaneita' " di certe manifestazioni.
La nostra posizione, invece, sembra quella di arrenderci. Benvenuti nel Medioevo prossimo venturo.
"The behavior of the Danish government does not suggest that we are in the midst of a clash of civilizations, but, rather, that we are watching a civilization that has lost its sense of purpose capitulating before a civilization that continues to believe, and to believe fanatically, in its own mission. A civilization that no longer believes in itself, and in its values and traditions, is no longer in a position to defend itself from the onslaught of a civilization that does. It is only in a position to appease."

Una modesta proposta

Il sommo Posner ha le idee chiarer sulla riforma sanitaria, soprattutto su tre punti: assicurare in via obbligatoria i rischi "catastrofici", eliminare il Medicare , ossia il programma specifico per gli anziani ed accorparlo al Medicaid, ossia quelo per i poveri: i vecchi di classe media ricevono anche troppi sussidi.
Il terzo, di vago sapore swiftiano, ma perfettamente logico: concentrare i fondi pubblici alla ricerca e prevenzione per le malattie che affliggono giovani e bambini, riducendo quelli che vanno a malattie che colpiscono gli anziani e quelle "evitabili cambiando comportamento", lasciando al settore privato la ricerca su queste ultime, che tendenzialmente hanno gia' un "mercato" sufficiente.
Personalmente, credo che anche l'utima proposta sia assolutamente corretta: gli anziani sono gia' un settore ove la ricerca medica e' in pieno progresso e, come gruppo, sono assolutmaente in grado di pagare tali ricerche (se fossero indigenti, pagherebbe comunque lo stato tramite i programmi di sostegno per i poveri); per il resto, vale una teoria che ho sempre sposato: chi sceglie di mettersi a rischio e' responsabile della propria salute: personalmente, abolirei le leggi antiproibizioniste e sulla guida con casco, prevedendo tuttavia il divieto di curare a spese del contribuente coloro che subiscono danni fisici a causa di comportamenti autodistruttivi.

"Another measure would be to repeal Medicare. Medicaid would remain available for the indigent; and the 'assigned-risk pool' device could be used to spare the nonpoor the crushing burden of a major medical problem. There is no reason the taxpayer should pay for the medical care of elderly people who can afford to pay for it themselves.

Finally, an efficiency measure worth considering would be to reallocate federal funding of R&D from diseases that afflict mainly elderly people, such as most cancers, and from diseases avoidable by behavioral modification, such as AIDS, cirrhosis of the liver, and most Type II diabetes, to diseases that are not avoidable by changing behavior and that afflict mainly children and young adults. Such a reallocation would reduce net medical expenditures and also increase productivity."

Giusto per marcare di nuovo il punto

Barcepundit rimette online il famoso "oltraggio" di Sinead O'Connor e si chiede: "How many Irish embassies were burnt in Italy, or Spain? Did Sinnead O'Connor have to go in hiding, or with 24/7 protection by bodyguards? Was there any Catholic boycott of Jameson or Guinness?"

Parecchi, se fosse stato x certi cattolici e per le "sensibilita' " vaticane esplicitate nei giorni scorsi. Ma per fortuna, in questo vecchio e rimbambito Continente resiste l'abitudine ad una certa tolleranza. Solo abitudine, ormai, ma meglio quella che certe convinzioni assolute che, al di la' delle differenze nella preghiera, si somigliano anche troppo.

martedì, febbraio 07, 2006

Una prece per l'umorismo

Nantas Salvalaggio su Libero lamenta la morte della satira e dell'umorismo

"Di prima mattina, e a titolo personale, ho portato qualche crisantemo su una tomba ancora fresca: quella del signor Sorriso, alias mister Humor. L'hanno ammazzato i giustizieri dell'Est e dell'Ovest in losca combutta, per vendicarsi di alcune vignette danesi su Maometto. [..]
C'è da temere il collasso della cultura nata da Voltaire e Diderot, i disincantati profeti dei Lumi. Valeva la pena di andare sulla luna per poi precipitare nel buio del più buio medioevo?
Ciò che più insospettisce è che la rivolta di Teheran e di Damasco sia stata organizzata a scoppio ritardato - 5 mesi dopo che le caricature sataniche erano apparse su un quotidiano di Copenaghen. Con un gesto di solidarietà, i giornali d'Europa e d'America hanno ripubblicato le vignette. Ma sono stati lasciati soli da governi pavidi e perfino da rabbini e cardinali che ' in nome della convivenza non vogliono scherzare col fuoco'.
[...]
I cantastorie della mia generazione subiscono questa censura come un pugno nello stomaco. Non era mai accaduto niente di più reazionario negli ultimi 50 anni."

Anche da noi, please!

Liberia: "Questo ministero ha imbarazzato il nostro Paese abbastanza, con la sua corruzione." La neopresidente Sirleaf, al termine di una visita a sorpresa ha licenziato l'intero personale del Ministero delle Finanze.

Grazie a Libertari.org per la segnalazione

sicuri che servan tutti questi matematici?

Non credo che il discorso si applichi ad ogni mansione: in Italia, a mancare sono gli ingegneri, ; il problema . Negli USa, il Presidente Bush si e' la nciato in un paeana a favore di un programma che aumenti il numero di laureati in matematica. Ma e' davvero necessario?
Il Mises Institute osserva giustamente che il tasso di disoccupazione dei "post-dottori" in matematica e scienze e' piu' elevato che quello medio americano (al contrario ad esempio, di inegneri et simila); per chi sceglie la carriera accademica, le paghe sono minori rispetto a quelle di professori di altre aree.
Non siamo allora di fronte ad un caso di vantaggio comparato internazionale? Ossia: in realta', il numero di matematici richiesto dal settore privato non e' enorme e soprattutto, le paghe sono appetibili soltanto per laureati provenienti da paesi a reddito inferiore.
Il mercato funziona; lasciamolo continuare...

In any case, people who have studied this in detail have reached an inconclusive verdict, except to observe that current unemployment rates among math and science people with PhDs are higher than the general population.

Also, as Daniel Greenberg writes, "Average salary scales for professors show the marketplace value of different disciplines: law, $109,478; business, $79,931; biological and biomedical sciences, $63,988; mathematics, $61,761." He points out that the editor of Science Magazine even noted the absurdity: "Why do we keep wishing to expand the supply of scientists, even though there is no evidence of imminent shortages?"

Actually, Donald Kennedy's entire article is worth a read. He points out that the worst thing that could happen is for government to attract people into a technical field that they really can't handle. They only end up working outside the area in which they are trained, or adding to the ranks of the unemployed. The scientists themselves know how hard the job market is, and of course they don't want more people in their field driving down wages. But the point stands: if wages were high enough, good people would be attracted to these fields without subsidies, badgering, and lecturing.

Gmail File Space

Devo ancora provarlo, ma Gmail File Space sembra un piccolo uovo di Colombo per chi vuole un archivio in rete.
Funzionasse anche con 30gigs saremmo a cavallo!

lunedì, febbraio 06, 2006

Petizione per il Jylland Posten

Ecco il link alla petizione in supporto del quotidiano che ha pubblicato per primo le vignette non molto sataniche

Kwame Appiah

Ed il suo illuminante appello al cosmopolitismo liberale classico, l'unico vero "patriottismo" possibile per l'Occidente, soprattutto per gli USA, se vogliono restare coerenti con i propri valori originari

Diritto alla blasfemia


Cox& Fortnum hanno ragione: la liberta' di parola implica il diritto ala blasfemia
, soprattutto se l'alternativa e' una censura teocratica.

Presente!

AmericaMercatoIndividuo: Assemblea Nazionale dei Riformatori Liberali:
" 2a ASSEMBLEA NAZIONALE Riformatori Liberali
18/19 febbraio 2006 - Ergife Palace Hotel - Via Aurelia 617, Roma
'Le scelte dei Riformatori Liberali per le prossime elezioni politiche'
L’inizio dei lavori è previsto per le ore 10,30 di Sabato 18 febbraio; il termine per le ore 16,30 circa di domenica 19 febbraio. "

Cospirazioni Lerneriane

Grazie a Wittgenstein per la segnalazione (non ho TV e non leggo spesso Repubblica):

Sarà stato un reporter
“Mi dispiace ma non ci credo. Guardo la foto Ansa della donna velata che calpesta una bandiera danese, all«uscita da chissà quale bottega di Palestina, e non ci credo esprima alcuna sincera vibrazione di fede o di protesta geopolitica. Semmai quella bandiera "nemica" gliela avrà infilata sotto i piedi un reporter furbo come gli altri suoi colleghi che le forniscono - pronto uso con tanica di benzina e accendino - a branchi di ragazzini già addestrati a recitare la parte incendiaria”. Gad Lerner, Repubblica, sabato

Eurabia

walking class ha una serie di fotografie dal Medio Oriente che dovrebbero far capire chiaramente una cosa: possiamo volere le loro braccia ed il loro DNA. Possiamo adottare il kebab. Possiamo anche sperare che molti di loro possano diventare laici ("nulla salus sine Ecclesia" non e' una invenzione maomettana). Ma davvero qualcuno puo' pensare che abbiano qualcosa da insegnare nelle nostre scuole?
Il melting pot e' possibile, e' obbligatorio. Ai nostri termini. Oppure saremo davvero di fronte ad Eurabia, con tanto di benedizione eccliesiastica, che in fondo rimpiange i tempi in cui i teocrati vaticani potevano scatenare simili linciaggi nelle citta' europee.

Le reazioni illiberali del Vaticano

Il Vaticano media: reazioni eccessive, ma non è giusto offendere i sentimenti religiosi: "Le vignette su Maometto sono « una inammissibile provocazione » , ma le « azioni violente di protesta sono deplorabili »

Insomma, la liberta' di stampa va bene, tranne quando si parla di religioni: in quel caso, se la gente si arrabbia e brucia le ambasciate, beh e' deplorabile... DEPLORABILE? Buttare per terra una cicca e' deplorabile, non certo sequestrare individui innocenti! Non e' che qualcuno in Vaticano, forse in fondo "comprende" lo sdegno islamico?
Questo dovrebbe chiarire a tutti da che parte stia il Vaticano: forse il Cristianesimo e' stato il padre della liberta' dei moderni, ma di sicuro laChiesa Cattolica ne e' stata ben dura matrigna: tanto che fra le righe del comunicato pare quasi di sentire un po' di rimpianto per i bei tempi andati, anche qui in Europa, quando le folle si incaricavano di linciare i reprobi, quando il braccio secolare era sempre pronto ad accatastare fascine sotto gli eretici.

Google + Skype + FON : Vodafone , trema...

Dal WSJ.com - Google e Skype finanziano FON:

FON e' una start-up spangnola che progetta di costruire una rete (quasi) gratuita di hot-spot WiFi. Non ha entrate, ne' , al momento, utili.
Perche' allora Skype (e con le i eBay) e Google hanno accettato di investirvi? Semplice: un acceso WiFi generalizzato sarebbe la manna dal cielo per il modello di business di entrambe le aziende: le attuali infrastrutture wireless sono nate e centrate sull'uso del telefonino, struttura dei costi compresa. Insomma, poco tempo online e $$ direttamente nelle tasche degli operatori di telefonia mobile.

FON, invece adotta un modello radicalmente differente: in sintesi, FON distribuisce un software ai propri utenti, che debbono avere un accesso a banda larga ed un router WiFi (costa poche decine di euro, oppure il vostro ISP ve lo offre a pochi euro al mese); tale software permette ad ogni abbonato FON di utilizzare lo hot spot wi-fi di ogni altro, a spese ovvimaente di una certa condivisione della propria connessione quando si e' a casa.

Come si puo' immaginare, il successo di un simile modello ridurrebbe drasticamente i costi per l'accesso wireless rispetto a quello fisso, permettendo una piu' facile penetrazione di Skype e Google nel mercato mobile.
E a noi, di telefonare (quasi) gratuitamente ....

sabato, febbraio 04, 2006

Tradimenti di chieric.. clericali

JimMomo soleva un puntyo estremamente importante: la reazione vaticana rivela come le Chiese, spesso, abbinao in comune fra loro la diffidenza per la liberta' di parola.
Ossia, scusatemi, uno dei fondamenti della civilta' occidentale.

E tutto questo , come fa giustamente notare A conservative mind, neocon e libertarian americani hanno chiarissima in mente la vera natura del contendere: cio' di cui ci dobbiamo preoccupare non sono le vignette, ma il fatto sia i fanatici mediorientali, che molti commentatori non occidentali , nonche0 addirittura i diplomatici arabi in Europa hanno aggredito immediatamente il governo danese, dando implivitamente per per scontato che i media danesi siano controllati direttamente dal governo. Non credono neppure possibile che non esista censura, che esista un barlume di liberta'.

D'altronde, per decenni la sinistra europea si e' fatta un vanto di sputare veleno contro ogni conquista occidentale, sostenendo che si trattasse di pure illusioni. Ci dobbiamo stupire perche' gil arabi hanno creduto ai socialisti che ne hanno educato le elites fino a ieri?

venerdì, febbraio 03, 2006

Un Grandissimo Magdi Allam

Dal Corriere della Sera :


Un nemico in casa: la Paura

La via della riscossa intellettuale e della rinascita civile è possibile laddove gli occidentali e i musulmani riscoprono la centralità della persona facendo prevalere i valori della vita. Grazie Jaques Lefranc. Grazie Robert Menard. Grazie Jihad Momani. Grazie Maha Al Sharif. Con il loro coraggio i direttori del quotidiano francese France Soir , di Reporters sans frontieres, dei settimanali giordani Shehane e The Star , hanno aperto una breccia di luce e lasciato trasparire un barlume di speranza nella crisi delle menti e dei valori che si è avviluppata nelle tristemente note «vignette sataniche». Si è trattato di un soffio d'aria pura nel clima avvelenato che pervade un mondo islamico che riscopre la sua unità nella logica delle intimidazioni, nella cultura dell'odio e nella pratica del terrorismo. Con a fronte un Occidente rimpicciolito più che mai da una paura che dopo essersi impossessata degli animi viene assurta a ideologia di Stato, forgiando l'attività dei governi e paralizzando l'iniziativa della società civile.
Se dovessimo oggi fissare l'immagine del tanto paventato «scontro di civiltà», ebbene dovremmo prendere atto che l'Occidente è costretto sulla difensiva non solo nei confronti del «nemico» esterno, ma soprattutto del «nemico» più insidioso, quello che si annida e cresce al proprio interno. Stiamo parlando delle organizzazioni integraliste ed estremiste islamiche che, dai pulpiti delle moschee trasformate in centri di indottrinamento ideologico, hanno promosso una strategia di sottomissione delle comunità immigrate musulmane sfruttando abilmente l'ingenuità e la collusione degli europei. Coordinate da veri e propri centri di comando, tra cui spicca la «Unione internazionale degli ulema» con sede a Dublino, capeggiata guarda caso dal noto telepredicatore della tv Al Jazeera , lo sheikh Youssef Qaradawi. Il referente spirituale e giuridico dell'insieme dei Fratelli musulmani in Europa, posto anche alla guida del «Consiglio europeo della fatwa e della ricerca», anch'esso con sede a Dublino. Tra i 300 membri della «Unione internazionale degli ulema» figurano il mufti di Gerusalemme, Ikrima Sabri, e il presidente della «Associazione degli ulema musulmani dell'Iraq», Haris al Dhari.
Tutta gente che, come hanno esplicitato in un comunicato del 19 novembre 2004, hanno legittimato «la resistenza, dentro e fuori l'Iraq, fino alla liberazione dell'Iraq», specificando che «è jihad difensivo che non necessita di un comando generale e che comporta l'obbligo della partecipazione di tutti». Tutta gente che plaude agli attentati terroristici suicidi che massacrano gli israeliani o gli occidentali in Iraq. Tutta gente che impartisce gli ordini dall'Europa, come quello che annuncia per oggi una «Giornata mondiale dell'ira» contro la pubblicazione delle vignette raffiguranti il profeta Mohammad (Maometto). Eppure Qaradawi e i suoi Fratelli musulmani dovrebbero sapere che la raffigurazione del profeta è sempre avvenuta nel corso della storia islamica. Se proprio non lo sapessero, vadano nel sito degli islamici riformatori e liberali www.muslimwakeup.com e nel forum troveranno un link che rimanda a una voluminosa raccolti di ritratti su tela e in miniatura, nonché vignette satiriche sul profeta.
A parte ciò, anche qualora i musulmani non dovessero ritrarre il loro profeta, perché mai dovrebbe essere vietato a un non musulmano? Infine per quale ragione ai musulmani è ampiamente concesso ritrarre vignette offensive dei cristiani e degli ebrei, senza che sia stata proclamata alcuna «guerra santa» contro l'insieme dell'islam, mentre tutto il mondo sarebbe tenuto a un particolare riguardo nei confronti della sensibilità dei musulmani? Addirittura, con una sconcertante logica, il ministro dell'Interno saudita ha ieri reiterato la richiesta di una condanna da parte del Vaticano. Ma l'Arabia Saudita si è mai scusata con il Vaticano per i tanti cristiani che sono stati sgozzati in Iraq, massacrati nel Sudan, perseguitati ovunque nei Paesi musulmani? Noi siamo grati ai giornalisti francesi e giordani perché hanno dimostrato nei fatti di avere a cuore, al di là delle loro fedi o idee, una comune civiltà umana fatta di amore e di vita.

Magdi Allam

Islamo-comunismo

Da Legnostorto: Hamas aprira' contatti con Venezuela, Brasile, Bolivia e Argentina.
Capisco perche' una organizzazione come Hamas sia disposta a trovare alleati ovunque pur di portare avanti i suoi piani. Ma nvece mi stupisco come gli esponenti di regimi che si definiscono socialisti e anticapitalisti , anti occidentali in nome dei diritti dei poveri e della "liberta' sostanziale" siano disposti a dare il benvenuto ad ouna organizzazione razzista, fondamentalista, fanatica ed antisemita.
Insomma, la voglia di sputare nel piatto in cui si mangia e' piu' forte di qualsiasi considerazione per i propri ideali?

"San Paolo, 2 feb. (Adnkronos) - Il neogoverno di Hamas intende prendere contatti con i presidenti di Brasile, Bolivia, Argentina e Venezuela, Nazioni in cui inviera' suoi emissari. Lo scrive oggi il quotidiano brasiliano O estado de Sao Paulo. Il futuro primo ministro palestinese, Ismael Haniye, includera' questi Paesi nel suo prossimo giro internazionale in cerca di appoggi, ha dichiarato al giornale brasiliano il portavoce di Hamas, Abu Kuhri. "

Patetici Pacifisti

wellington ed Harry's Place
riportano l'ennesima contraddizione pacifista :

In una lettera al giornale Inglese The Guardian un gruppo di "accademici Iraniano-Britannici e attivisti anti-guerra" esprime la propria "profonda preoccupazione per la decisione di Gran Bretagna, Francia, Germania, Stati Uniti, Russia e Cina di deferire l'Iran al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite
Lo so che ormai ci avete fatto così tanto l'abitudine che non vi sembra nemmeno più strano, ma fate uno sforzo e cercate di cogliere il paradosso: un gruppo di attivisti antiguerra che protesta contro un'iniziativa assolutamente multilaterale volta a richiedere l'intervento della tanto idealizzata legalità internazionale contro uno stato che non solo vuole dotarsi di testate nucleari in violazione di un trattato firmato, ma che minaccia per bocca del suo Presidente di far sparire un'altro stato dalla carta geograficaUna delle firmatarie è Kate Hudson, Presidente dell'associazione Campaign for Nuclear Disarmament (Campagna per il Disarmo NucleareSì, avete capito bene. Un'associazione di attivisti per il disarmo nucleare si oppone a un'iniziativa politica volta al disarmo nucleare.

Controboicottiamo la Danimarca: Buy Danish!

Alcuni blog in Internet stanno cercando di lanciare Buy Danish, una campagna di "controboicottaggio" a favore della Danimarca, lasciata sola a difendere la liberta' di parola in Occidente.
Per favore, non parlatemi di imperialismo: il governo danese dedica l'1% del GDP agli aaiuti all'estero e si e' prontamente scusato con qualsiasi musulmano capitasse a meno di 100 metri di un microfono ed un diplomatico danese.
Non discutiamo nemmeno riguardo alla supposta "tolleranza soltanto formale" o al "razzismo strisciante" occidentale, contrapopsto alla "tolleranza sostanziale" mussulmana: da noi e' ormai politicamente scorretto ritrarre un personaggio come malvagio se ha tratti mediorientali, a meno di non controbilanciarlo con almeno altri pdue personaggi positivi; in Medio Oriente si continuano a pubblicare e a trarre spettacoli TV dai Protocolli dei Savi di Sion , nonche' a pubblicari sussidiari di storia con versioni naziste e totalmente false dell'Olocausto e della storia mediorientale.
"Websites and bloggers all over the world are promoting a “buy Danish” campaign, in an effort to counteract the effect of a Muslim boycott of products made in Denmark. The Muslim boycott stems from a Danish newspaper’s cartoon depictions of Mohammed.The Jyllands-Posten newspaper has apologized for offending Muslims but not for publishing the 12 cartoons last September.Danish Prime Minister Anders Fogh Rasmussen Tuesday distanced himself from the decision to publish, but at the same time emphasized the importance of freedom of expression and said “a Danish government cannot say ’sorry’ for a Danish newspaper.”"

Qui trovate una versione tradotta in inglese delle famigerate vignette. Personalmente, ricordo vignette anticristiane molto peggiori (NB: sono ateo, non ho distorsioni al riguardo) .

giovedì, febbraio 02, 2006

piu' debito, meno profitti?

Le case di PE devono imparare a fare i conti.. risulta evidente che prima o poi il costo marginale del debito superi il ritorno sul l'investimento. E' per questo che esiste l'equity...
Quello che fa davvero male e' stato scoprire che l'evidenza empirica e' decisamente sfavorevole proprio nel campo dove il settore si e' lanciato di recente: le operaizoni di grnadi dimensioni.
Non vedo l'ora di leggermi l'intero rapporto.

The Times Times Online Sunday Times: "Higher debt 'harms returns' on £100m deals
By Tom Bawden

THE prevailing wisdom among private equity firms that higher borrowings produce greater returns was thrown into doubt last night.

New research, which threatens severe consequences for the European buyout industry, found that “for deals above £100 million, higher gearing is very strongly associated with lower returns”. The findings, by the Centre for Management Buyout Research, set alarm bells ringing in the industry. Buyout funds, which manage $90 billion (£51 billion) for pension funds, banks and wealthy individuals, routinely fund deals with as much debt as possible in the hope of maximising return on their equity investment.

Private equity practitioners said that the research would have a dramatic impact on recent investments, after a year in which they borrowed a record amount of money to fund deals that were more highly leveraged than ever before.

Jon Moulton, founder of Alchemy Partners, said: “The research shows clearly that people are using excess debt to pay too much.” Tom Lamb, managing director of Barclays Private Equity, said: “It is a surprising result and it doesn’t bode well for the class of 2005.”

The survey of 321 private equity disposals also found that the amount of leverage on deals between £10 million and £100 million had “no significant influence on returns”."

La fine di un'era

Western Union , la "mamma" del telegrafo, non inviera' piu' telegrammi, dopo 145 anni di onorato servizio.

"After 145 years, Western Union has quietly stopped sending telegrams."

Iran: se questa non e' una prova...

Il pacifico Iran avrebbe mostrato all'AIEA documenti che hanno soltanto un uso: costruire parti di ordigni nucleari
"

VIENNA, Jan 31, 2006 (AFP) - The Iranian government has handed over to the International Atomic Energy Agency a document whose only use would be in making nuclear weapons parts, the IAEA said in a confidential report obtained Tuesday by AFP.

The report, which comes ahead of an emergency IAEA meeting Thursday that is to refer Iran to the UN Security Council over its disputed nuclear program, indicates several areas where Tehran is suspected of doing atomic work that could be military related.

The update by IAEA director of safeguards Olli Heinonen also shows Iran refusing to give IAEA inspectors all the information or interviews they want despite having cooperated by allowing a visit to the former Lavizan military site."

For instance, Iranian authorities refused to let the Vienna-based IAEA copy the document on weapons parts, only allowing the agency to place it under IAEA seal in Iran.

The 15-page document describes "the procedures for the reduction of UF6 (uranium hexafluoride gas) to metal in small quantities, and the casting of enriched and depleted uranium metal into hemispheres, related to the fabrication of nuclear weapons components," the report said.

Iran claims not to have used the information for weapons work as it says it was given the document without asking for it by an international nuclear smuggling network which offered it technology and parts in 1987 and the mid-1990's.

The report said the information on making uranium metal hemispheres, which would be the central "pits" of atomic bombs, "did not, however, include dimensions or other specifications for machined pieces for such components."


Libri per bambini libertari?

Da Reason, una recensione di due autori di libri per bambini che cercano di introdurre temi libertari nel settore piu' politicamente corretto (e importante per il nostro futuro) dell'editoria.

"Many people perceive children’s books as the most politically correct genre in all publishing. Look through the kids’ section in your local bookstore, and you’ll see aisle upon aisle of vanilla. These days, celebrities like Madonna and Jay Leno produce anodyne children’s books carefully manufactured to contain nothing offensive to anyone. Although books for older readers will tackle serious issues, these will usually be “safe” themes—say, combating prejudice.

But not every book for young readers fits those stereotypes. During the last 12 years, two popular, critically acclaimed authors have written series that combine the familiar themes of rebellion and coming of age with some of the most subversive story lines seen in juvenile fiction. The novels of Lois Lowry, 68, and Margaret Peterson Haddix, 41, are thoroughly skeptical of the idea that the state should be an all-powerful benefactor"

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