giovedì, maggio 18, 2006

governo limitato + virtu' = Fusionismo

Questa almeno e' la definizione di fusionismo coniata da Ryan Sager.
In Italia potremmo impiegare una simile definizione? Problematico, visto il discredito del termine "virtu' " nel teatrino della politica italiano, dominato dalla parodia al caciocavallo di un approccio machiavellico . Ma ancora possibile.

Piu' in dettaglio, Arnold Kling sostiene che sia naturale: una estensione dello Stato Sociale ed un governo attivista incoraggiano comportamenti deleteri e, di seguito, favoriscono la dissoluzione della famiglia.

Jane Galt, sull'altra sponda sdl dibattito, non concorda, ritenendo Kling troppo ottimista: Secondo lei non e' garantito che una societa' meno oppressa dallo stato sia necessariamente piu' favorevole all'istituzione familiare; smebra anche ritenere necessario o preferibilie iniziare con un welfare State nel quale s'imponga un certo grado di pressione sociale sui beneficiati dei fondi pubblici. Sembra quasi di sentire Marvin Olasky.
E' giusto, nella mia opinione, far capire che vivere di carita' statale e' comunque qualcosa di cui non andare fieri, ma temo che abbia un effetto limitato, rispetto ad una seria limitazione dell'estensione dei poteri statali e, come minimo, di una seria riforma dello stato sociale, al momento ineliminabile; ad esempio, una riforma come quella proposta da Charles Murray.

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