domenica, ottobre 08, 2006

Tavolo dei volenterosi: fucina della svolta riformista o miraggio consolatorio?

Lo spettacolo offerto dai cosiddetti moderati e riformisti di entrambe le coalizioni di fronte a questa Finanziaria delle beffe risulta estremamente deludente.
Emma Bonino si e' ridotta a difendere, in maniera contraddittoria e quasi imbarazzante, un documento che non e' ne' liberale,ne' liberista ne' libertario, come rimarca impietosamente e correttamente Phastidio.

E’ poi desolante osservare quanti esponenti della cosiddetta "opposizione" , della Casa delle Libertà, si lancino sull'osso del "tavolo dei volonterosi". Stanno offrendo, insieme a Capezzone, una ciambella di salvataggio ad un governo che meriterebbe una pietra al collo. Stanno offrendo, insieme a Capezzone, una foglia di fico ad un Presidente del Consiglio e ad un Ministro dell'economia che stanno già dando prova di tipica vigliaccheria politica, offrendosi di rimangiarsi i provvedimenti vessatori nei confronti delle categorie che reagiscono nella maniera peggiore.


Ora, posso comprendere il presidente della commissione Attività Produttive. Per l'aspirante Giacinto l'operazione é quasi a colpo sicuro, al di là della sua effettiva buona fede nella riuscita del progetto: da un lato, non può che guadagnar punti nei confronti di una parte politica con la quale potrebbe schierarsi in caso di totale decomposizione della maggioranza o almeno del proprio raggruppamento politico. D'altro canto, dal punto di vista della della maggioranza cui appartiene, sta svolgendo un utile compito da "pifferaio magico": quello portava i topi giù dalla rupe, il nostro potrebbe ammaliare parte della CdL verso il miraggio di una modifica concordata di parti della Finanziaria, ossia di un percorso di consociativismo "riformista" , magari coronato da inciucio finale sulla votazione. Uno scenario perfetto per ridurre notevolmente i rischi di una opposizione dura e piena in Parlamento e fuori da parte di una Casa delle Liberta' davvero convinta delle proprie ragioni e dei propri numeri, che potrebbe porre in seria difficoltà un Governo , appoggiato da una maggioranza fragile e divisa, firmatario di una legge di bilancio di cui sarebbe davvero facile dimostrare il carattere distruttivo per l’Italia.

Questa operazione "volenterosa" a parer mio conviene molto meno ai topolini riformisti della CdL; si illudono, se credono di avere una qualche voce autorevole in capitolo, salvo forse qualche crosta di pane per gli amici: spero di sbagliarmi, ma la mia opinione e' che le componenti socialiste, stataliste e pauperiste della maggioranza, che hanno plasmato questa Finanziaria, non permetteranno certo ad un Capezzone qualsiasi di alterare l'opera prima del ritorno all'ordine collettivista dopo cinque anni di "illusioni" liberali. Una opposizione serve a tenere sotto controllo e se possibile a far cadere un Governo, soprattutto quando commette errori e passi falsi come quesot Governo; non serve certo a pietirne favori sperando in una ammissione a corte. Quello lasciamolo fare ai Follini ed ai Casini di turno.
Nel frattempo, Prodi sorride e tira diritto, verso il baratro. Con noi attaccati dietro.

PS: Nel frattempo, in America si discute del caso Foley, nel quale il sacrosanto principio dei due pesi e delle due misure continua ad applicarsi, a favore dei sinistri, anche negli USA, a quanto racconta The Right Nation

tag: , , ,

Template Designed by Douglas Bowman - Updated to Beta by: Blogger Team
Modified for 3-Column Layout by Hoctro. Credits: Daryl Lau, Phydeaux3