domenica, novembre 05, 2006

L'Economist affonda il GOP, per il bene dei Repubblicani stessi.

L'editoriale dell'Economist ripete quello che molti repubblicani hanno già sussurrato o pubblicato: il Partito Repubblicano si merita di perdere le elezioni di mid-term e potrebbe perfino essergli utile.
Il 109mo Congresso è stato pessimo; non tanto per gli standard dei Democratici, ossia socialisti, ma soprattutto per quelli dello stesso Partito Repubblicano. Il partito dello Stato minimo, della libertà , della lotta alle burocrazie ed all'invadenza del Leviatano ha importato dall'Europa il cancro rappresentato dall'espressione "conservatorismo statalista" e si è trasformato in una massa di peones parlamentari dediti al voto di scambio ed alle leggi di spesa ad hoc per favorire il proprio distretto, che per raccattare voti dopo aver deluso i moderati hanno inscenato rigori teologici e cedimenti illiberali pur di compiacere anche la destra bigotta. La fase dell'egemonia repubblicana è durata davvero soltanto pochi anni?
Forse. D'altro canto, una sconfitta di mid-term potrebbe permettere da un lato di ripulire il partito, dall'altro di riattivare la coalizione antistatalista che ha permesso al Partito Repubblicano di crescere e diventare maggioranza strutturale negli USA: la coalizione "leave me alone", per impedire allo Stato di imporre scelte etiche od economiche ai singoli, sia in economia, sia in campo etico. Un compromesso in grado di attrarre la maggioranza morale americana, scettica nell'uso della coercizione statale per risolvere i problemi economici e pronta a non impiegare tale coercizione sul piano etico, in modo da non scatenare di nuovo guerre di "religione".
Per chi dubitasse della necessità di un tale atteggiamento, ricordiamo che chi si dice d'accordo con i principi libertarian costituisce probabilmente il maggior blocco di elettori indipendenti negli USA.
Ricordiamoci che nel 1992 Clinton sconfisse sonoramente Bush padre, anch'egli pericolosamente statalista, scatenando proprio un processo di rinnovo dell'alleanza fra evangelici e libertari, che portò al trionfo repubblicano del 1994.

Lezioni per il nostro povero Stivale? Parecchie, direi.... la coalizione Repubblicana potrebbe rappresentare una meta, per il nostro sconquassato centrodestra? In fondo, non è stato lo stesso Sandro Bondi ad ammettere che la CdL ha perso 2 milioni di voti liberali, proiettando una immagine statalista sia in economia che sui temi etici?


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