lunedì, novembre 06, 2006

Masochismo elettorale, vizio di ogni destra liberale?

Fred Barnes, executive director del neocon Weekly Standard, rincara la dose di sale nelle ferite repubblicane (come se non fosse bastato il normalmente filo-repubblicano Economist) dal Commentary del Wall Street Journal di oggi. Chi scrive, come Barnes, spera che le previsioni di sconfitta si ridimensionino e che il Partito Repubblicano non perda la sua maggioranza alla Camera ed al Senato; detto questo, è certo che, data la situazione economica, il Partito Repubblicano dovrebbe veleggiare tranquillo nei sondaggi e non invece essere costretto a combattere per la sopravvivenza come partito di maggioranza.
La ricetta per essere certi di evitare un disastro a midterm è sempre esistita e si trova proprio nel programma di riforme del Partito repubblicano. Abbandonando tale programma, il GOP si è autoinflitto una sconfitta evitabile, contro un avversario debole e diviso.
La rinuncia, per lassismo, alle riforme del programma e la discesa in un pantano di sospetti di clientelismo hanno deluso ed allontanato buona parte della base storica del partito, che non è riuscito a compensare neppure tramite l'impiego del voto di scambio e l'abbraccio disinvolto dei temi etici come scudo per nascondere le proprie manchevolezze.
Non sembra la storia di una certa coalizione politica qui in Italia? La Casa delle libertà ha imitato il Partito Repubblicano. Purtroppo, ha imitato i suoi difetti molto più dei suoi pregi.


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