martedì, gennaio 31, 2006

Non fa una grinza

Monopoli

Anche Salon Voltaire non apprezza l'ipocrisia dell'ENI.
Che oltre a rapinarci, si permette persino di sostenere che dobbiamo continuare a pagare per cibare un Moloch che, fuori d'Italia, non sembra davvero far paura a nessuno.

Facciamo due conti in tasca ad Hamas ops all'ANP

Austin Bay (via Wizbang ) pubblica un articolo in 2 parti sulla vittoria di Hamas e sui suoi effetti economici (Parte I, Parte II). Nella prima parte, si discute del miliardo e rotti di dollari che l'ANP riceve a titoli di aiuti dall'estero e da dove arriva.

Se dovessimo giudicare in base alle dichiarazioni a mezzo stampa, dovremmo pensare che i regimi arabi siano i maggiori finanziatori del neonato "stato fratello"; soprattutto con il petrolio a questi livelli, che ha riempito le casse di molti di essi fino a scoppiare.
Niente di piu' sbagliato: solo 200 milioni vengono contribuiti dagli arabi, il resto arriva dai tanto villipesi occidentali. E allora, come mai sono le tirate antisemite e la vuota magniloquenza mediorientale a guidare le danze, quando non forniscono aiuti?

WizaBang ipotizza tre possibilita':
1) Migliore "PR" da parte dei paesi arabi. In fondo, parlano la stessa linuga e possono attingere a decenni di leggende urbane inventate ad arte.

2) I Palestinesi sono congenitamente incapaci di ammettere che gli Occidentali stiano davvero provando ad aiutarli.

3) I "fratelli" contribuiscono in modi che non vogliono far apparire nell'inventario degli aiuti: ossia, riforniscono i terroristi di armi , munizioni ed addestramento.

Pensiero improvviso: forse i palestinesi stanno DAVVERO dando ascolto a chi li finanzia. Danno ascolto agli occidentali con cui hanno normalmente a che fare: ossia giornalisti e "volontari " ONG ex-sessantottardi, portatori dei vizi della parte piu' deteriore della nostra civilta', fra l'ipocrita ed il semplicemente trinariciuto; ossessivamente antiamericani e antioccidentali, in bilico fra due atavismi, il socialismo e il tribalismo.
La leadership palestinese potrebbe essersi semplicemente adeguata.

CHINA-GOOGLE PROTEST LOGOS

Chapeau a Michelle Malkin, che sta raccogliendo Logo anti-Google

Amnesia Economica

Il gigante petrolifero Exxon ha appena annunciato quello che sembra essere, in termini assoluti, il maggior profitto di sempre per una societa' quotata.
Nonostante il tentativo dell'azienda di minimizzare il risultato, facendo notare che il risultato non e' cosi' stupefacente, se confrontato alle dimensioni aziendali, si e' subito levato un robusto coro di proteste, di richieste di tassazione straordinaria contro le major petrolifere e di proposte per un calmiere dei prezzi.
Credo si tratterebbe di un errore clamoroso, che abbiamo gia' compiuto tre decenni fa pagandone in maniera pesante le conseguenze. Questo per almeno due motivi, triti e ritriti, am sempre rapidamente dimenticati da chi e' pieno di buone intenzioni, ma senza voglia di considerare le conseguenze delle idee.

Il primo, di carattere generale, e' che i prezzi elevati del petrolio sono un segnale di mercato, in grado di orientare le scelte degli individui molto meglio di ogni sussidio o calmiere. Prezzi elevati, infatti, incoraggiano il risparmio energetico; l'esplorazione petrolifera alla ricerca di nuovi giacimenti; la ricerca sulle fonti di energia alternative ai comubstibili fossili. Al contrario, un prezzo sussidiato o calmierato per legge non incentiverebbe sicuramente il risparmio energetico, ma porterebbe semplicemente ad un mercato nero ed ad un eccessivo sfruttamento di una risorsa non correttamente prezzata, come insegna l'esempio di numerosi Paesi in via di sviluppo.
Cio' su cui bisogna riflettere invece, e' la posizione dello Stato o di un'azienda ad esso legata, in grado di imporre costi aggiuntivi per motivaizoni politiche. Esempi in Italia sono le regolamentazioni che ingessano il numero e la disposizione delle pompe di benzina, i limiti alla distribuizione e all'entrata nel mercato imposti da leggi dello Stato; all'estero, le aziende monopoliste e di Stato di Venezuela, arabia Saudita e Russia, oppure, nel suo piccolo, la nostra ENI, dasempre alla ricerca del miglior assetto oligopolistico possibile in Italia, in nome di una mistica per la quale cio' che e' bene per essa e' bene per l'Italia.

Il secondo punto rilevante riguarda, in particolare, il caso delle tasse straordinarie, la cosiddetta "windfall tax". SI ricorda che un anno di profitti eccezzionali significa poco. Negli ultimi anni, il settore petrolifero e' stato meno profittevole della media americana. Nulla di piu' naturale, quindi, che esistano cicli nei quali sia molto piu' profittevole della media; e' un fenomeno di ciclicita' comune, fra l'altro, a settori quali la produzione di acciaio e l'estrazione mineraria.
Sembrerebbe assurdo socializzare i profitti e privatizzare le perdite - anche se, almeno in Italia, sarebbe indubbiamente una gradita novita'.

Jerry Taylor e Peter Van Doren del Cato Institute , in un paper di oggi a commento delle notizie, definiscono l'atteggiamento comune su entrambe le sponde dell'Atlantico come un caso di Amnesia Economica .

"There is no evidence to suggest that recently reported oil company profits are particularly large when contrasted with the profit margins of all public companies. Profits in the oil sector have historically been lower than profits in the rest of the U.S. economy, so profits would have to be quite large for some time before they equaled returns in other sectors of the economy. Restricting profit opportunities now would amount to a form of one-way capitalism in which meager profits are allowed but more robust profits are punished"

Pejnhsate che comprare un falso sia innocuo? Ricredetevi

Come riporta il WSJ.com :, il business dei falsi non riguarda piu' il poveraccio che ve le vende ai margini delle strade, cercando di intenerirvi con la propria miseria.
E' ormai un'attivita' criminale a vasto raggio e, cosa ancora piu' preoccupante, viene impiegato da organizzazioni terroristiche e mafie varie come lucrosa fonte di reddito, dato un livello di profitti simile a quello del traffico di stupefacenti :

"As a result of this increasing sophistication, illicit profits from counterfeit goods have swelled. According to Alain Defer, a French police official who until recently headed an anticounterfeiting unit, profits have reached $10 per dollar invested. That is significantly higher than profits earned by the companies being copied and equivalent to returns in the illicit drug trade.

Lured by high returns, an increasing number of organized crime groups such as the Chinese triad and terrorist groups such as Hezbollah have turned to the sale of counterfeit goods, according to Interpol, the international police organization based in Lyon, France."

Una nota di colore: e' stato recentemente arrestato quello che si ritiene essere uno dei maggiori trafficanti di oggetti falsificati. Si chiama Giuseppe Festa, di Napoli. Gestiva un network sofisticato quasi quanto la catena distributiva delle aziende che imitava: produzione in Cina, intermediari mediorientali, rivendita europea.

lunedì, gennaio 30, 2006

:-O Nemmeno in M*A*S*H*

Su Simon World, i paradossali risultati degli ultimi esercizi militari cinesi. Il generale "perdente" si e' giustificato, sostenendo di essersi dimenticato di richiedere supporto aereo.
Nemmeno nelle barzellette sui Carabinieri....

Geminello di giornata, su eredi imbecilli

Sia chiaro: mai mi permetterei neppure di pensare, al contrario di Geminello Alvi, ad una politica di esproprio organizzato.

Lui e' in fondo un ottimista, io invece, che mi faccio poche illusioni sui miei simili, immagino soltanto a quali abusi si possa prestare una qualsiasi politica coercitiva, nelle mani dei seguaci delle "migliori intenzioni".

Eppure, vedendo certi eredi, la tentazione di prendere misure drastiche sorge spontanea.

A mio parere, per redistribuire le ricchezze non servono patrimoniali da socialisti utopistici, ma un sano capitalismo, che, persino nelle parole del liberal John Kenneth Galbraith, rimane "il miglior metodo per separare uno stupido dal suo denaro".


La Repubblica fondata sul lavoro ha un’ economia incappata negli eredi

M’ero tanto bene perso, dove solo chi vuole perdere tempo si può smarrire, a Villa Borghese in una giornata fredda ma di un sole limpido che nemmeno in primavera. E me ne stavo distratto ripensando al perché del cielo senza nuvole, e della gran calma che c’è quando non si lavora o meglio lavorano solo la Natura e la memoria. Così ripensavo a certi miei amici, vecchi o morti, in vita inoperosi ma infine bei vecchi solenni. Quando per il vialetto lontano intravedo uno svolgersi di fogli che a prima vista parevano ali. Chi abbia avuto molti libri lasciati aperti in case ventose lo avrà sperimentato: sfogliati da una corrente d’aria paiono tanti uccelli, colombe con le ali bianche come nello sbattimento di un volo. Persino un libro noioso ritorna allora a un’essenza, libera, nella sorpresa. Ma quello lasciato su una panchina era un rotocalco di quelli acclusi ai giornali. E dove ti vado a mettere il piede: proprio sopra un erede.

L’articolo intervistava, suppongo, i figli dei ricchi ovvero gli eredi dei capitalisti più reclamati. Ed eccoli questi discendenti, di cui non faremo il nome; non per viltà, che anzi col dire quanto dico penso di riferirmi purtroppo alla maggioranza tra loro. Anche perché li ho visti quasi sempre come in queste foto: bruttini, con la sciarpa annodata alla araba sopra la giacca, i capelli cotonati, intrisi di luce plasticata. Soprattutto come anchilosati, in difetto di un vero rilassarsi o gioire, lunari, temo in decadenza senza aver conosciuto la civiltà. Neppure i ricchi sono quelli di una volta. A questi figli mancano sempre due centimetri di manica della giacca e di arguzia nelle parole. Quanto alle donne ritratte: come sopra; soltanto ancora più, se possibile, nervose dei maschi, in maggior urgenza di intervista perpetua. Certe giovani industriali, che spiegano alla nazione cosa deve fare, danno l’idea di essere ormai tenute per il collo da un collare elettrico che gli dà la scossa.

Già sarebbe ovvio: se qualcuno sa fare l’industriale non va a perdere tempo in chiacchiere politiche ma lavora. E una volta erano solo i fratelli tonti a occuparsi dei sindacati dei ricchi. Ma nei decenni trascorsi almeno restavano soli. Adesso invece parlano al mondo, pur sapendo dire anche meno degli altri. E intanto tu, greve giardiniere che stai spalando qui davanti, non solo ti trovi più povero di salari per quanto costoro e i sindacati loro complici ti hanno levato. Ti tocca pure di lasciarti fare la morale. Da chi? Da un erede coi capelli lisciati, e che è tutto desiderio di parlare di competitività e sfide coi cinesi. Di sfide che sono poi sempre degli altri, mai le loro. Perché loro hanno ereditato: sono un’aristocrazia venale. Pure questo assurdo: fare di un’impresa un’eredità, un nesso di sangue. Ma cosa c’è di più opposto al buon senso. Napoleone l’aristocrazia se la sceglieva in battaglia, nella mostra del coraggio. Questi, anche solo di fare a cazzotti, non se ne parla. Sono in scarpina ben annodata e in pubblicità permanente. Ma se non mostrano quasi mai talento, perché devono pure ereditare la guida di fabbriche o presidenze o consimili poltrone?

Chi è sano i soldi li spende

Non c’è un perché. Ci penso e ci ripenso, non c’è. E infatti io li esproprierei. Non solo ristabilirei, sopra il milione di euro di patrimoni, una tassa severa sulle eredità. L’unica cosa che mi dà fastidio è che se la prenderebbe lo stato o un comune come questo qui, a Roma. Dove invece di accomodare le strade a via Nazionale, si spende per le notti in bianco. Ma il di più di tasse potrebbe conferirsi anche a delle fondazioni scolastiche o a ospedali. Ma non dovrebbero lasciarsi a costoro le imprese. Il problema della successione nelle imprese familiari è uno dei problemi della nostra economia. Chi ha i soldi, se è sano, sarebbe nato infatti per spenderli tutti, fino all’ultimo. Se vuole accumularne degli altri deve dirsi malato. Non solo. Ma non è detto che ci riesca, il denaro non è creazione dell’eugenetica. Anzi la cupidigia sovente dipende da quanti morti di fame si hanno tra i propri antenati, dalla paura che atavismi e penurie, senza amore fissano nel sangue. Perché può dirsi ricco chi ha molti amici, e fa del bene. Povero chi invece deve sempre pensare ai soldi, perché ne ha pochi o troppi . Ed è palesemente una povera anima, se ci pensa da giovane e ricco. Insomma gli eredi andrebbero diseredati per essere meglio protetti da se stessi.

Il socialismo utopistico, che è poi quello serio, prima dell’altro pervertito dalle inversioni dialettiche di Marx, infatti chiedeva questo. E anche altri nel secolo scorso pensavano di affidare le imprese dopo la morte dei loro fondatori, a dei collegi di imprenditori che nominassero imprenditori veri, non finti come ora questi nervosi giovani noiosi. E del resto molti dei loro padri sono a loro volta eredi. Insomma l’utopia sarebbe lasciargli casa e patrimonio tosato da doni coatti a fondazioni. Ma non le imprese. Anche perché hanno stancato; e a sentirli parlare di economia, pure a un’anima contemplante, come la mia, vengono da scrivere cattiverie. Che del resto pensano pure altri. Ma chi scrive sui giornali bada alla carriera, ed è in pace con sé solo quando dei figli dei ricchi parla bene. Invece, mi sentirei di parlar bene solo di quelli che cambiano mestiere e i soldi li spendono in collezioni di farfalle, vite non venali. Poco importa. Ricordo a Basilea la splendida collezione di coleotteri di un erede. Meglio queste minute vite volanti che le imprese.

Geminello Alvi (Il foglio, 28 Gennaio 2006)

Alitalia stoppata

Non neghero' una certa soddisfazione...

16:00 30Jan2006 RTRS-ALITALIA , TRIBUNALE ROMA ACCOGLIE RICORSO AIRONE, BLOCCA ACQUISIZIONE VOLARE-FONTE
16:07 30Jan2006 RTRS-Alitalia, tribunale Roma blocca acquisto Volare - fonte

ROMA, 30 gennaio (Reuters) - Il Tribunale civile di Roma ha accolto il ricorso di AirOne contro Alitalia ed ha bloccato l'acquisto della compagnia aerea Volare.
Lo dice a Reuters una fonte industriale secondo la quale l'ordinanza è stata depositata in cancelleria il 27 gennaio.
AirOne si era opposta all'aggiudicazione invocando gli aiuti di Stato dei quali la compagnia di via della Magliana avrebbe usufruito nella gara.
Secondo la fonte il Tribunale avrebbe "inibito temporaneamente" Alitalia nella gara per "concorrenza sleale".
((Redazione Roma, Reuters Messaging: paolo.biondi.reuters.com@reuters.net - +39 06 85224357 - rome.newsroom@reuters.com))

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Monday, 30 January 2006 16:00:43RTRS [nL30732285] {IT}ENDS

Magari

JimMomo ha una modesta proposta riguardo al Meido Oriente . Che approvo, salvo per un punto: siamo sicuri che ad Israele convenga ritrovarsi con una UE pacifinta come la nostra?

Non ha tutti i torti

Ventinove Settembre non dice cosa sbagliata...

"Sebbene non conosca a fondo la legislazione in materia, penso di poter dare per assodato che uno dei vantaggi di essere una Coop è quella di avere sgravi fiscali rispetto alle altre forme di organizzazione aziendale. Siccome sono contrario alle tasse, non vi dirò 'Per eliminare i privilegi togliete gli sgravi alle Coop', ma, al contrario: 'Conferite gli stessi identici privilegi a tutte le forme di organizzazione aziendale'.

Giustificare nuova coercizione fiscale con la scusa dell'isonomia liberale non è liberalismo, ma tafazzismo."

Teologia dell'economia

Nella categoria pippe mentali... New Economist

The role of the economist "should move from high priest back to lowly philosopher" if economics it to regain its 'soul'. So argues Peter J. Boettke, Christopher J. Coyne and Peter T. Leeson in a forthcoming article in Case Western Law Review, High Priests and Lowly Philosophers: The Battle for the Soul of Economics (PDF).

Smascherati da una TAC

Slashdot riporta una notizia da romanzo di fantascienza: attraverso una risonanza magnetica sara' possibile identificare chi mente . Insomma, la macchina della verita' definitiva. Ed e' gia' operativa!

Smascherati da una TAC

Slashdot
riporta una notizia da romanzo di fantascienza: attraverso una risonanza magnetica sara' possibile identificare chi mente . Insomma, la macchina della verita' definitiva. Ed e' gia' operativa!

Comunicazione di servizio

Per una volta, un post "di bottega" . IL Wall Street Journal di oggi espone pubblico uno dei punti dolenti di questi mesi nel mercato dei cosiddetti "high-yield", ossia i prestiti a societa' non in possesso di un rating "investment grade": invece che bond, liberamente trasferibili ( e quindi liquidabili in caso di problemi),adesso la moda e' quella di sottoscrivere quote di prestiti: maggiori garanzie ed accesso ad informazioni riservate, in cambio di una molto minore liquidita' e trasparenza del mercato, oltre che di remunerazione al rischio minore.
Vedremo fino a dove si potra' arrivare. Nel frattempo, tuttavia, il lato positivo e' che almeno la liquidita' sul mercato dei "laons" va migliorando...

It isn't easy holding corporate bonds.

For months, bond investors have lamented the swing by companies to shareholder-friendly practices such as stock dividends, which often lead to credit-rating downgrades and take money away from such bond-friendly pursuits as debt repayment.

At the same time, the syndicated-loan market -- debt that carries recovery claims senior to bonds -- has exploded. In some cases, that means reduced recovery prospects for bondholders because holders of bank debt have the first claim on collateral.

Bondholders are forced now to become more vigilant, keeping one eye trained on the bank debt on the top of a company's capital structure and the other on stockholders, who are growing increasingly insistent on moves that benefit shareholders.

"If they can find ways to go above us, they are," said Eric Misenheimer, who manages $500 million in high-yield assets as head of the high-yield group at J. & W. Seligman & Co. in New York, referring to issuers' increasing reliance on the bank-debt market.

Companies like Calpine Corp., the power company that filed for Chapter 11 bankruptcy-court protection last month, made a habit of stacking more debt on top of existing bonds, he said.

And a slew of giant leveraged buyouts of late, including the recent NRG Energy Inc. deal, involve billions of dollars in bank debt that has first dibs on collateral. That is a shift from the LBOs of yore, which were more heavily reliant on junk bonds.

The growth of the loan market "should raise alarm bells for bond investors," said Steven Kerr, a director in Standard & Poor's bank-loan and recoveries group. "Additional senior secured debt almost certainly reduces recovery opportunities for bond investors."

The robustness of the loan market -- especially in leveraged loans of riskier companies -- has profound implications for credit markets. Demand for the loans has soared. Last year, leveraged loan issuance topped the $500 billion mark, dwarfing the junk-bond market's $95 billion in new deals.

Investors like loans' floating interest rates, which reset periodically. They also appreciate loans' senior spot in a company's capital structure. That factor has helped the loan market hold steady when bond markets sold off following such events as the downgrades of General Motors Corp. and Ford Motor Co. to speculative grade last year.

The demand in that market means that issuers and their bankers can practically name their terms, unlike in the high-yield bond market where investors are pickier. Loan investors are more willing to accept higher debt levels and other risky measures because they have a greater chance to recover their investment in the case of default and because, unlike bondholders, holders of bank debt are privy to periodic financial status updates from an issuer.

"Even participants who have trepidation about the increasing leverage can't really speak up because if they do, they won't get a good allocation in the deal," said one Wall Street banker.

The growing loan market brings with it opportunities for bond investors who have the flexibility to expand into that market. Loans are becoming increasingly liquid and available for intraday trade, a factor that kept some investors from that market in the past. As the market matures, bond investors "have a tremendous opportunity" to diversify outside of traditional fixed-rate subordinated debt, said Lorraine Spurge, a managing director at Post Advisory Group LLC in Los Angeles, which has $8 billion in assets under management.

Years of historically low default rates and a benign credit environment may have led some investors to become less vigilant about their recovery prospects. That factor will matter when companies begin to default more frequently, a situation that is predicted to occur over the next couple of years. As a bondholder, "you have to make sure the covenants protect you from [other debt] securing all of the assets above you," said Ms. Spurge.

Pinocchio e Sette dollari

Pinocchio (a cui non cresce piu' il naso, anzi..) ci ricorda cosa si puo' fare con Sette dollari: "

E' la sovvenzione giornaliera che riceve una mucca giapponese. La medesima mucca, in Europa, riceve 2,5 dollari. In un mondo in cui un miliardo di persone vive con un dollaro o meno al giorno non si può non condividere l'opinione di quello scrittore africano che diceva 'meglio essere una mucca in giappone che un africano"
E come dargli torto? Uno scandalo. Peccato che i colelttivisti, pardon i progressisti non si rendono conto di una semplice verita': buona parte delle "riforme" e delle "iniziative" tanto invocate servono a curare (o mascherare) i danni prodotti da altre benintenzionate "riforme" o "rivoluzioni" rifilate al popolo bue.

Davos aperta ai Blogs? Iran aperto al nazismo?

Non proprio, visto che il blogger e' , piu' prosaicamente, un reporter dell'International Herald Tribune.Ma vale comunque la pena di darci un'occhiata.

ad esempoio, il dialogo qui sotto mi da' un senso di deja-vu...

"Indeed, said Britain's Foreign Secretary Jack Straw, the presence on the panel of an Iranian professor, Mahmood Sariolghalam, who teaches at the National University of Iran and felt comfortable participating in the World Economic Forum, was testimony to the fact that Iran was 'a complex country.''

But when a senior Israeli journalist approached Sariolghalam after the debate and asked for an interview, the professor apologetically declined. 'I have a lot of Israeli friends, but I'm not sure how it would reflect at home if I talked to you.' So much for freedom of speech."

domenica, gennaio 29, 2006

Eni, Eni...

Da F&M di Sabato 28 Gennaio : L’uomo dell’Eni
La recente crisi del gas, che allarma i governi europei e ha fatto emergere il nuovo ruolo che la Russia di Putin intende giocare nel contesto internazionale, ha anche rivelato alla stampa italiana
alcuni piccoli segreti rispetto a quanto le cancellerie - ufficiali e non - hanno fatto negli anni passati per consolidare le relazioni tra Italia e Unione Sovietica, prima; con la Federazione Russa, poi.
Da qualche tempo si leggono dotte dissertazioni dal sapore un po’ reducistico sui rapporti tra l’Eni e la Russia negli ultimi trent’anni.
Autore di questi commenti è Mario Reali, per un quarto di secolo responsabile a Mosca dell’Azienda del cane a sei zampe, nonché abile tessitore di trame e strategie che avrebbero dovuto consentire uncorretto e proficuo svolgersi degli affari del gigante italiano in terra di Russia. In realtà, per quanto si comprende dai suoi stessi racconti, questo lavoro non ha prodotto risultati esaltanti: l’Eni non ha voluto discutere una collaborazione con Gazprom per costruire e gestire i rigassificatori che oggi tutti reclamano; ha rinunciato a sviluppare il giacimento di Astrakan; non ha partecipato al gasdotto del Baltico, allo sviluppo del maxigiacimento di Shtokman, e chissà dove finisce il gas che l’Eni estrae a Karashaganak.
Più che un mezzo disastro, insomma. Se il freddo di questi giorni costringe Berlusconi a telefonare più volte a Putin per chiedergli di non chiudere i rubinetti del gas verso l’Italia, il rappresentante dell’Eni cosa ci stava a fare, lì a Mosca? Eppure, malgrado gli ultimi dossier non vadano nel verso giusto, tanto da far adombrare il ricorso agli avvocati, Reali è stato al servizio dell’azienda italiana fino al 2005. Può essere, anzi sarà certamente così, che l’ex rappresentante Eni a Mosca non sia l’unico responsabile dei fallimenti di questi mesi. Epperò fa specie leggerne i commenti sulla stampa nazionale, dai quali sembra che lui sia del tutto estraneo alle vicende di cui parla.

sabato, gennaio 28, 2006

Bush's new health care proposals

Dibattito a distanza: il Cato apprezza, Marginal Revolution e Kling non particolarmente.
Personalmente, vedo con favore il cambiamento istituzionale verso un conto corrente sanitario, che non venga a mancare in caso di licenziamento; credo che gli HSAs costituiscano un progresso, anche se questo non dovesse portare ad un immediato aumento dei risparmi per le cure sanitarie.

The Washington Post reports:

President Bush will propose that Americans be allowed to take tax deductions on more of their out-of pocket medical expenses, as part of an initiative the White House believes will rein in soaring health costs by shifting responsibility toward individuals, according to congressional and other sources familiar with the administration's thinking.

The new tax breaks for personal health spending, to be included in the 2007 budget Bush will release in less than two weeks, are designed to help the uninsured and to allow people with insurance to write off a greater portion of the money they spend on co-payments, deductibles and care that is not covered. Under current tax rules, people can deduct medical expenses only if they exceed 7.5 percent of their adjusted gross income.

This idea is slightly funny. The premise is that people don't pay enough of their medical bills when they have private insurance. The way to get them out of insurance is to...um...pick up part of their medical bill. Admittedly the percentage of third-party payment would fall, at least if this works as planned. But note we are making the government the new insurer. I also predict the tax deduction will evolve into a credit which will evolve into...Yikes!

That is not all. Health savings accounts will be expanded and:

Bush intends to propose changes to allow people to keep their insurance, without extra cost, if they change jobs or decide to start a business, building on a decade-old law that was designed to make health coverage more "portable."

I have no idea what is the underlying premise as to whether people overinvest or underinvest in private sector health insurance. I will blog more details of this as they become available. In the meantime, Arnold Kling shares my doubts.


Quello che avete fatto ha un nome

Quello che scrive Arnold Kling potrebbe tranquillamente riferirsi al comportamento degli elettori palestinesi.


Recently, economist Jim Miller used the term moral free riding to describe adopting a precarious ideological position when it has little personal risk. George Mason University economics professor Bryan Caplan says that such free riding is the normal state of affairs. He argues that people are insulated from the consequences of their beliefs by the fact that the typical voter has a low probability of influencing the outcome of an election.


O meglio, spero che vi si riferisca. Sarebbe meglio che pensare che vogliano una teocrazia in casa propria.

PS: l'articolo merita di essere letto integalmente per motivi intrinseci

Instapundit 4 Shadegg

Instapundit.com scende in campo per Shadegg ed io gioiosamente riporto:

"SHADEGG FOR MAJORITY LEADER: I won't call this an 'endorsement,' because that's pretentious. I'm just a blogger, and not somebody in a position to issue endorsements.
But it seems to me that the GOP would be very wise to choose John Shadegg to replace Tom Delay as Majority Leader"
A proposito di porkbusting, l'Economist (no, non sono tutti come Tana de Zulueta) ha dedicato la sua Lexington Column a Tom Coburn, senatore repubblicano alfiere della lotta alla corruzione.
LA differenza fra USA ed EUropa sta tutta qui:i politici europei si vantano di cio' che quelli americani ritengono un esempio intollerabile di corruttela.
ANche se, ovviamente, i nostri media si rotolano nella parte meno interessantedi tutto il processo, ossia le rivelazioni dei lobbisti: noi non ne abbiamo in quella forma, e' vero, ma si tratta di pure differenze organizzative: da loro, sono in outsourcing, da noi, sono bene innestati all'interno dei partiti....

Instapundit 4 Shadegg

Instapundit.com scende in campo per Shadegg ed io gioiosamente riporto:

"SHADEGG FOR MAJORITY LEADER: I won't call this an 'endorsement,' because that's pretentious. I'm just a blogger, and not somebody in a position to issue endorsements.
But it seems to me that the GOP would be very wise to choose John Shadegg to replace Tom Delay as Majority Leader"
A proposito di porkbusting, l'Economist (no, non sono tutti come Tana de Zulueta) ha dedicato la sua Lexington Column a Tom Coburn, senatore repubblicano alfiere della lotta alla corruzione.
LA differenza fra USA ed EUropa sta tutta qui:i politici europei si vantano di cio' che quelli americani ritengono un esempio intollerabile di corruttela.
ANche se, ovviamente, i nostri media si rotolano nella parte meno interessantedi tutto il processo, ossia le rivelazioni dei lobbisti: noi non ne abbiamo in quella forma, e' vero, ma si tratta di pure differenze organizzative: da loro, sono in outsourcing, da noi, sono bene innestati all'interno dei partiti....

Perche' Hollywood e' in rosso?

Tammy Bruce (via Instapundit) ha un'opinione ben precisa sul motivo per cui Hoollywood sta avendo il suo peggior anno dal 1990:
Semplice: i primi 5 film ai Globe sono un concentrato di tutto cio' hce l'americano medio ritiene offensivo, nichilista o ingiusto nei propri confronti.
E Cannes o i francesi non paghernanno di certo i conti...

"Why, oh why, has Hollywood seen its worst boxoffice receipts in 15 years? The Golden Globe nominees for 2005 Best Picture say it all. Thought to be the precursor for the Oscar, here's what Hollywood thinks is their best of the year, and consequently what they think our culture should look like:

1) A love story between two gay sheepherders (erroneously labeled 'cowboys' by the media, I suppose because they wear hats).*

2) A film portraying as noble the efforts of journalists to demonize and 'take down' a US Senator whose anti-communist policies they did not like.*

3) A film about, as one movie-going reviewer noted, '...the horrors of big business and the way they are willing to experiment on the poor to achieve their goals...'*

4) The demonization of the average mid-western American man as someone who is no hero, but a cold-blooded killer at heart.*

5) And lastly, a Woody Allen film about infidelity. Well, he should know.*

Hollywood honchos continue to wring their hands over why you've stopped going to the movies. They blame ticket prices and DVD availability. They had better start considering the fact that filmmakers are so disconnected, so nihilistic, that the hopelessness and hostility they feel toward the world now permeates their work. Americans will no longer go see movies which are nothing more than the manifestation of the backwash of malignant narcissists. We're also sick and tired of listening to actors lecture us about how awful the US is, and more recently, why a cold-blooded mass murdering gang founder should have been given clemency. Enough is enough.

Not only will we not go see films which insult us, we refuse to support an existential worldview. ."

Fresche Frasche

Frasca , gran ciambellano di Bankitalia dell'era Fazio, a capo della commissione che valuta i dirigenti Bankitalia. Sconforto frai dirigenti in questione: il pedofilo e' ora a capo dell'asilo infantile..

Caught My Eye

Caught My Eye by Daniel Pipes:

"Mustapha Akkad, a Syrian-born Hollywood producer, complained in 1998: 'in Hollywood, Muslims are only terrorists' (Quoted in Laurie Goodstein, 'Hollywood Now Plays Cowboys and Arabs,' The New York Times, November 1, 1998). Today, at a hotel in Amman, Jordan, he and his daughter Rina, 33, were killed by Muslim terrorists. (November 9, 2005)"

venerdì, gennaio 27, 2006

Phastidioooooo

Phastidio vivisezione l'Index of Economic Freedom e cerca di ricordare che la CdL avrebbe dovuto essere anche un'aggregazione liberale e liberista, non solo una congrega di baciapile :

"Ma chi di liberismo ferisce, di liberismo perisce. Questa è la lezione che la Casa delle Libertà farebbe bene ad interiorizzare. Mettere ai margini le sue troppe termiti alemanniane e democristiane e procedere a tappe forzate verso la liberalizzazione.
E per consolarvi, pensate che i cugini d’Oltralpe sono dietro a noi in classifica.
Non ve lo avevano detto? Certo che no, quello è un paese modello per la nostra Disunione, sul piano economico e di politica internazionale. Declino italiano si, ma con la erre moscia ed il pugno chiuso."

Idee

COme questa su Wittgenstein: 1milione per una pagina web?

Bastian contrario su Google

Bill Thompson, dalla BBC, pensa che Google non abbia avuto tutti i torti Il motivo? In estrema sintesi e' duplice : in primo luogo, la Cina non e' un paese libero che imnpone la censura, ma una nazione priva di una qualsiasi tradizione liberale, quando si arriva alla liberta' di opinione e di parola. una politica di engagement da parte occidentale potrebbe essere una soluzione praticabile; piuttosto che niente, meglio piuttoso, insomma...
Il secodno motivo e' piu' interessante: in fondo, Internet e' in realta' soggetta a censura, in un modo o nell'altro, ma questo avviene in maniera molto + subdola. Non avivene soltanto in posti come l'Arabia Saudita o Cuba. Accade anche, per ragioni legate alla lotta alla pedofilia, ad esempio, in Europa e negli Stati Uniti.

L'esplicita menzione della censura da parte di Google.cn, dovrebbe perlomeno far squillare un campanello d'allarme.

Update: L'opinione di Thompson non coincide con la mia, riguardo a questo compromesso.

Civilizzare Hamas?

Scott MacMillan si chiede se Hamas verra' addomesticato , attraverso la partecipazione al gioco democratico. Certo, come no, anche Hitler e Lenin vennero addomesticati... anche se, a voler essere onesti, questa tattica ha avuto qualche sporadico successo:

The movement now speaks of pluralism and civil liberties, although its supporters still hate Jews, call the Holocaust "a myth," and dismiss al-Qaida as "an illusion." A similar shift took place in Tunisia between 1975 and 1990, when the national Islamist movement adopted more liberal positions on women's rights and democratic reforms as the government temporarily relaxed its repression.

NB: continuo a pensarla allo stesso modo di qualche post fa

Hamas, ovvero i democratici non liberali

La vittoria di Hamas non mi stupisce: Milosevic e le elezioni algerine sono state esempi sufficienti di quanto l'espressione "democrazia" , impiegata come sinonimo di "regime di liberta'" suoni come un presa per i fondelli: il suffragio universale puo' tranquillamente produrre despoti.

Credo che non si possa, in una società aperta, concedere tolleranza agli intolleranti; lasciare che alle urne si presentino personaggi che seguono la legge del "un uomo, un voto, una vota". E se non siamo di fronte ad una società aperta, è inutile pretendere elezioni: se manca una struttura statale e sociale liberale, meglio non illudersi ed accettare un regime non democratico, purché almeno orientato al liberalismo; come dicevano Furet e Richet nel loro studio sulla Rivoluzione Francese, la Francia dovette subire il Terrore per non avere trovato il suo Luigi Filippo.

E' il motivo per cui mi sono sempre dichiarato liberale, prima che democratico: credo che la democrazia sia solo un metodo per mantenere una certa selezione delle elites, un processo per impedire la sclerosi del potere costituito; al contrario, molti dei vantaggi di cui parliamo quando parliamo di democrazia appaertengono , nel novanta per cento dei casi, ad un regime liberale, che resterebbe tale (non si sa per quanto, in effetti) anche senza il suffragio universale.

Cerco di spiegarmi: quando parlo di un regime liberale, non sto parlando di un sinonimo della "democrazia dei valori" contro cui si e' scagliato JimMomo, con sui tendo invece a concordare. Sto parlando dello sforzo di costruzione di istituzioni liberali, necessarie a mio parere ben prima del suffragio universale: regole e forme che permettano la difesa dell'individuo dal potere di ogni organizzazione coercitiva, i primi passi di uno stato di diritto, il rispetto della persona e delle sue proprieta' , sono queste regole, a parer mio, che vengono prima di tutto; persino prima di libere elezioni, che rischiano, come in Algeria, di essere le ultime possibili, quando a votare non va un popolo, ma una plebe.

In Palestina, invece, abbiamo assistito al peggiore dei risultati possibli: ingenuita' wilsoniana coniugata al cinismo gaullista. L'Unione Europea ha scelto di continuare ad appoggiare Arafat, abbacinata forse dal suo mito ed incapace di vedere lo scempio che stava avvenendo: abbiamo finanziato libri di testo negazionisti e inneggianti alla furia omicida contro Israele, abbiamo dato liberamente ai costruttori dichiarati di una utopia socialista, quale i massimi dirigenti dell'ANP. L'Amministrazione Bush si e' cullata, questa volta, in una visione ottimista del funzionamento della democrazia, senza pensare a quali fossero le precondizioni necessarie ad un successo dell'operazione, come ricorda anche Daniel Pipes.
Perche' stupirci che un popolo sottoposto a questo lavagigo del cervello decida poi, al momento del voto, di scegliere una versione piu' onesta, anche se piu' bigotta di quello che anche l'Occidente ha additato loro come il Salvatore della Patria?

Magra consolazione

Secondo Gianni Riotta, non bisogna fare sconti all'odio, anche se la situazione in Cisgiordania e a Gaza sarebbe meno oscura di quanto si tema:

"Meno di un palestinese su cinque condivide il proclama di Hamas, «far sventolare la bandiera di Allah, cancellare Israele»: i 76 seggi conquistati, contro i 43 di Fatah, esprimono protesta e frustrazione, ma se Hamas imponesse la sharia, il canone islamico, nei turbolenti villaggi del West Bank, la sua vittoria potrebbe rivelarsi effimera. "

Purtroppo l'esempio iraniano smentisce, almeno parzialmente, l'ottimismo di Riotta: i mullah sono ormai ampiamente detestati, ma il controllo sulle istituzioni, uno Stato opppressivo e collettivista e, dulcis in fundo, la capacita' d'impedire a candidati liberali e riformisti di partecipare alle elezioni, consentono di mantenere viva e vegeta la teocrazia.

mercoledì, gennaio 25, 2006

trotzkismi

Al Senato, arrivano i trotzkisti: "Poi ci sono i duri di «Sinistra critica», eredi di Livio Maitan quindi trotzkisti, anche se meno di Ferrando. Sono Salvatore Cannavò, numero 2 alla Camera a Roma dopo Vladimir Luxuria, e il senatore uscente Gigi Malabarba, che si ricandida in Liguria ma con l'accordo di dimettersi il 20 luglio e lasciare il seggio ad Heidi Giuliani, nell'anniversario della morte del figlio Carlo."

Non posso che provare una istintiva simpatia verso la madre di un ragazzo morto prematuramente.

Poi mi viene in mente che Carlo Giuliani e' morto mentre insieme ad altri simpatici amici, cercava di aggredire, a colpi di estintore, un carabiniere ventenne, rimasto ferito e stordito dallo schianto della camionetta in cui viaggiava.
La sinistra alternativa non e' ancora riuscita del tutto a renderlo un eroe, perche' Giuliani ha avuto la sfortuna di essere immortalato mentre aggrediva il carabiniere a terra.

A Carlo Giuliani hanno dedicato gia' dedicato lapidi mendaci, contrabbandandolo per un martire. Adesso ne avremo la madre in Parlamento; bel modo per Rifondazione di sfruttare l'accaduto a fini elettorali e, se possibile , seppellire deifnitivamente la realta' sotto la coltre di menzogne, come accaduto per molti, troppi "eroi" comunisti.

Infinita tristezza

In Cina, anche Google accetta la censura; si puo' discutere all0infinito sse sia meglio fornire comunque un qualche tipo di servizio, piuttosto che nesusn servizio, ma e' comunque triste osservare che la nuova potenza cinese, tanto amata dai Bertinotti di turno in chiave antiamericana, promette un futuro molto piu' oscuro dei due secoli dominati dall'Anglosfera.

martedì, gennaio 24, 2006

Dopo Alitalia, tocchera' a Telecom?

Se lo chiede Libero Pensiero , meditando su un commento del Corriere riguardo all'estensione del wi-Fi (e del VoIP) a citta' come Tallin.
Io ci aggiungerei anche il Corsera stesso, visto quanto ci ha messo a scopiazzare un reportage apparso piu' di un mese fa sul New York Times e riportato persino da questo misero blog che state leggendo. Povera Italia...

Cospirazioni e cospirazionisti

wellington spiega cos'è il cospirazionismo in un lungo post che merita un alettura piu' approfondita, rispetto a questo scampolo:

La vera differenza tra le teorie della cospirazione in voga nella sinistra americana e quelle in voga nella destra americana è il loro livello qualitativo. Mentre le cospirazioni "di destra" sono rozze, spesso poco plausibili o sconclusionate e presentate in maniera estremamente aggressiva da personaggi marginali, le teorie della cospirazione "di sinistra" sono il più delle volte plausibili, sottili, presentate in maniera elegante e in nome delle più alte intenzioni, e spesso enunciate da intellettuali prestigiosi come Noam Chomsky e Gore Vidal. Oggi nelle università americane, roccaforti liberal, le teorie della cospirazione di destra vengono esaminate nei minimi dettagli e smontate, quelle di sinistra sostituiscono talvolta la storiografia ufficiale.

Questo contribuisce a far si che, negli USA come nel resto del mondo, la maggior parte della gente tenda a considerare scredidate le teorie cospirazioniste della destra, ma credibili quelle della sinistra, anche quando esse sono di fatto identiche.

Auto: Gli USA come la Gran Bretagna?

Il WSJ: medita su di una semplice verita' : il mercato americano dell'auto e' in ottima salute e gli USA continuano ad essere un grosso produttore. La differenza con gli anni passati e', come per gli anni '80 in Gran Bretagna, che le societa' che le costruiscono non sono americane.

"Mr. Bredesen, whose state will shed some GM jobs even as Japanese companies move in, was simply working to get the most out of an accelerating trend. The business of building cars in the U.S. has seldom been better. It just isn't being done as much as before by American companies.
[..]


Yet foreign manufacturers' inroads reflect more the advantages than the disadvantages of the U.S. economy's openness in a globalizing world. Despite charges from U.S. car makers that the foreign companies have displaced their jobs and sales, the deepening foreign involvement more likely has saved America's largest industry from going the way of textiles, where imports have taken over the market."

Mr. Cuneo[Il numero 2 di Toyota U.S.] says the danger to U.S. car-making isn't posed by Toyota but ultimately by insufficient training and education. What worries him is that America isn't graduating enough engineers or preparing enough skilled tradesmen"

lunedì, gennaio 23, 2006

Castro e i segnali luminosi

La BBC riporta la paradossale reazione di castro all'instalalzione di striscioni che citano la dichiarazione dei Diritti dell'Uomo: una denuncia di fascismo per aver osato citare slogan quali "ognuno a diritto al libero pensiero", il tutto in un discorso di 3 orer

domenica, gennaio 22, 2006

Il Dormiglione e Vannilla Sky sono arrivati

WSJ.com - A Cold Calculus Leads Cryonauts To Put Assets on Ice:

"You can't take it with you. So Arizona resort operator David Pizer has a plan to come back and get it.

Like some 1,000 other members of the 'cryonics' movement, Mr. Pizer has made arrangements to have his body frozen in liquid nitrogen as soon as possible after he dies. In this way, Mr. Pizer, a heavy-set, philosophical man who is 64 years old, hopes to be revived sometime in the future when medicine has advanced far beyond where it stands today.
[...]
At least a dozen wealthy American and foreign businessmen are testing unfamiliar legal territory by creating so-called personal revival trusts designed to allow them to reclaim their riches hundreds, or even thousands, of years into the future.


And because Mr. Pizer doesn't wish to return a pauper, he's taken an additional step: He's left his money to himself."

sabato, gennaio 21, 2006

Latte alla spina?

Dal blog di Beppe Grillo , Latte alla spina:

A Roncadella, alle porte di Reggio Emilia, a ottobre è stato inaugurato in un’azienda agricola il primo distributore automatico dell'Emilia Romagna di latte appena munto. [...]

Il prezzo del latte fresco è di 1 euro al litro (30 centesimi in meno che nei supermercati a parità di prodotto).
Arrivi con la tua bottiglia di vetro carichi e via!
Puoi anche fare “cariche” da 25 centesimi e 50 centesimi.
Dopo 24 ore il latte non distribuito è riutilizzato per fare la ricotta e altri formaggi. [...]
E’ una grande idea: si eliminano i rifiuti con l’uso di bottiglie di vetro e si abbassano i prezzi.

Iniziativa che mi sembra lodevole ed interessante, un esempio di inziativa commerciale con esternalita' positive (come avviene normalmente).
Proprio per questo, non mi stupisce che la diffusione venga ostacolata da una legge rimasta, al solito, in ritardo rispetto alle soluzoni offerte dagli individui.
Peccato che in Emilia Romagna la legge regionale consente questi distributori solo presso le aziende agricole e non, come ha chiesto la Coldiretti, anche in supermercati, negozi, scuole, mense come avviene in Lombardia e nei Paesi del Nord Europa.

venerdì, gennaio 20, 2006

Hanno macellato la Pecorella

E Marco Taradash commenta, sconsolato: "Come volevasi dimostrare. La pressione senza quartiere della magistratura organizzata ha ottenuto il risultato di affossare un passaggio decisivo per la riforma liberale della giustizia."

JimMomo, piu' pacato e non (piu') destrorso, e' ugualemente rattristato.
Cosi' siamo in tre...

Miracolo , Serra Vede la luce!

io dovrei odiare Michele Serra, eppure e' dai tempi di Cuore che sento una istintiva affinita' . FInalmente, un post di Wittgenstein me ne ha svelato il motivo:

"Quando usare i carabinieri
Se Michele Serra fosse stato un commentatore di sinistra iracheno, sotto Saddam, non avrebbe potuto raccontare il suo desiderio per il futuro civile di quel paese. Ma a partire dalla sua rubrica oggi, la sua posizione appare ovvia. No?
“Alcuni ultras del Catania, seccati perché il loro treno era in ritardo, hanno bloccato mezzo Nord Italia, domenica, occupando la stazione di Parma. Sono (o almeno: tento di essere) un sincero democratico, ma sempre più spesso mi ritrovo a sognare ad occhi aperti una carica di carabinieri a cavallo, con il pennacchio, la tromba che fa perepè e la sciabola sguainata (magari di plastica, ma sguainata). Il massacro quotidiano della legalità, lo spregio dei diritti altrui, la tracotanza di bande e ghenghe le più varie, ha raggiunto, in questo Paese, un livello insopportabile. Vado all’estero con sempre maggior sollievo ma anche con crescente pena, perché so che ad ogni rimpatrio mi toccherà misurare la differenza umiliante tra la decenza civile che altrove è la norma, e il bullismo diffuso che infesta la nostra vita nazionale. Non regge la lettura puramente sociale della nostra anarchia: da noi non sono periferie disperate, o disoccupati in lotta, a procurare la maggior dose di disordine pubblico. E’ una micidiale miscela di menefreghismo e isterismo diffusa quasi ovunque, alimentata dall’idea bizzarra che 'diritti' voglia dire zero doveri, che leggi e regole siano carta straccia. E a proposito di carta straccia: ci sono i cestini fatti apposta, cacchio, vogliamo piantarla, una buona volta, di buttare tutto per terra?”
Repubblica"

Ottime notizie

BBC NEWS | Middle East | Iraqi Shias win election victory: "Iraq's Shia-led United Iraqi Alliance has won the country's parliamentary elections, but failed to obtain an absolute majority."

Bye Bye Zarqawi?

Il Motel dei Polli Ispirati si chiede se stia per calare il sipario su Al-Qaida in Iraq

In paese 7 chiese, ma il club Arci è un privé

Dal Corriere della Sera : il Circolo Arci e' in realta' un club per scambio di coppia.
In piu' di un senso e' la realizzazione del sogno della sinistra storica, dal"libero amore" al totale indifferentismo per le posizioni etiche....
Altro che noi liberali, libertini a parole , ma poi nella realta' un po' puritani: giustamente, per i compagni non si tratta solo di tollerare, ma anche di intervenire per creare pari opportunita' :-)

D'altronde, argomenta il "gestore" del club:

Per Francesco anche quella dell’Arci è una ritorsione puritana. Dice, tutto serio: «Legga il decalogo dei soci. "Il gioco, la gioia e la felicità sono beni inalienabili di tutti che ognuno ha il diritto di preservare". E io vorrei sapere cosa c’è di più giocoso, gioioso e felice di una bella... insomma, di quel che facciamo nel nostro locale».

Scherzi a parte, l'unico problema dell'iniziativa di Franceso e' per i suoi vicini di cas,a che hanno ragione a lamentarsi degli schiamazzi: proporrei di insonorizzare il locale :-)

Funny quotes

As the joke has it, if cars were made by IBM, they would go 5000 Miles an hour and get a hundred thousand miles to the gallon.


And explode once a week, killing everybody in a ten foot radius.

giovedì, gennaio 19, 2006

Sanità e mercato in Europa

Phastidio sintetizza magistralemente la situazione di Sanità e mercato in Europa:

"C’è quindi ampio spazio per riflessioni anti-stataliste, soprattutto per quanti criticano, non senza ragione, l’inefficienza e la tendenziale iniquità della gestione della sanità negli Stati Uniti."

Concertazione, no grazie

Ciampi, citato dal Corriere della Sera

"[...]insiste il capo dello Stato che nel suo discorso agli amministratori locali rilancia anche il metodo della concertazione, «è la premessa del successo di ogni iniziativa»."

Opinione comprensibile, da uno degli architetti dei patti del 1992. Tuttavia, la concertazione in Italia fu un semplice palliativo.
In Olanda il metodo conertativo venne impiegato come anestetico per operare tagli chirurgici all'interno del sistema industriale, in Italia e' servito da semplice stupefacente ad uso ricreativo, per dimenticarsi i problemi per un po' , salvo ritrovarseli ingigantiti un quinquennio dopo.
Credo che i sindacati e gli industriali italiani non siano in grado di gestire un metodo che fra l'altro ha avuto successi alquanto limitati a contesti, come quello olandese, profondamente differenti da quello italiano.

Putin peggio di Eltsin?

Peggio. Almeno nel caso di Eltsin, la corruzione e il furto erano visti come prezzi da pagare per l'apertura dell'economia . Invece Putin da un lato nazionalizza a colpi di accuse speciose compagnie profittevoli per concentrare potere, dall'altro permette agli amici di fare lo stesso.
Zarismo puro, insomma.
L'ultimo caso, riportato dal Wall Street JOurnal, e' quello del ministro russo delle Telecomunicazioni, che sarebbe il proprietairo di importanti quote delle aziende che dovrebbe regolare.

WSJ.com - Putin Ally May Control Big Mobile-Phone Stake: "Russia's telecommunications minister was secretly named by his own law firm as the true owner of a Bermuda-based mutual fund that has amassed control of a large share of Russia's mobile-phone industry, according to a filing in a London court.

Leonid Reiman, a longtime close confidant of Russian President Vladimir Putin, also was described by his own lawyers during a confidential meeting as standing to gain financially from companies since accused of stripping Russian state telecom assets, according to records of the meeting obtained by German prosecutors in a separate criminal investigation.

The developments have prompted the Bermuda fund to abandon its longstanding legal position that Mr. Reiman couldn't be one of its owners. For years, the fund has claimed its only owner is Mr. Reiman's onetime lawyer, Jeffrey Galmond. In a sworn affidavit signed last week, a director of the fund, Swiss fiduciary David Hauenstein, said the fund's board had determined that 'the point has come when it can no longer maintain' that position."

MPS-HOpa: in effetti...

il Banchiere invita giustamente a riflettere:

"Si continua a dire sempre: 'la Hopa di Gnutti', ma, forse, così facendo, si trascura il peso che a Brescia ha ormai davvero il gruppo Monte Paschi di Siena. Non è cosa da poco. Bisognerebbe probabilmente rifletterci sopra di più..."
MPS in realta' ha sempre avuto un peso rilevante nelle imprese di Gnutti & Co. Ricordiamo ad esempio l'intreccio in BAM, i finanziamenti per le scalate, le presenze incrociate nei consigli di amministrazione...

Pagatori di Consorte

Fatemi capire: trecento milioni diEuro transitano, in 15 mesi, su conti legati alla premiata coppia ai vertici Unipol.
Ne parlano Travaglio e Gomez, sull'Espresso, non il Secolo e Libero.
Stento a credere che un finanziere paghi cifre del genere a due semplici compagni di corruttele. Mi sembra piu' probabile che chi pagava (tramite informazioni riservate) fosse convinto di foraggiare i "collaterali" dei capi rossi della finanza rossa; penso forse male?

mercoledì, gennaio 18, 2006

SMemorati DS

watergate2000 compila un breve commentario ad uso di chi , come me, ha perso qualche battuta nella telenovela di Unipol e di come abbiano reagito i DS.

PACS , problemi veri, soluzioni false...

Babs, new entry di IdeAzione/The Right Nation, e' invelenita per la trasformazione di una manifestazione per i PACS in una kermesse di propaganda rifondarola e ArciGaya, con tanto di fischi per i partecipanti che non sono militanti di sinistra, a quanto pare.
Il post ha dato origine ad un dibattito abbastanza vivace riguardo all'atteggiamento di destra e sinistra "politiche" nei confronti della minoranza gay.

Personalmente, non ho mai capito questa fregola per i PACS. Credo che tutta questa energia sarebbe molto meglio spesa per una riforma liberale del diritto di famiglia , invece che impegnarsi per pietire dallo stato l'ennesimo privilegio per questa o quella casta.

In secondo luogo, credo che ogni movimento dovrebbe far attenzione agli alleati che si sceglie: con certi "sinisstri" e' fortissimo il rischio di essere fagocitati dalla maggioranza o di schiacciarsi su posizioni che non si condivide. Inoltre, certe cause vengono giudicate anche in base proprio ai propri compagni di strada: eoclogismo e diritti dei gay possono essere cause validissime, ma credo che la loro associazione sempre piu' stretta con la sinistra radicale abbia portato a forti degenerazioni delle tecniche di promozione e ad una loro facile ghettizzazione da parte dell'opinione moderata.

In terzo luogo: penso che i "diritti" dei gay, o meglio le giuste richieste di autonomia degli individui omosessuali o di coloro che non vogliono contrarre matrimonio di fronte ad un'autorita' costituita, sono stati storicamente meglio difesi dai liberali, di ogni schieramento, piuttosto che dai collettivisti di destra e di sinistra.

Credo che il vero discrimine sia fra chi accetta comportamenti diversi dai propri, finche' compiuti all'interno della propria sfera di autonomia, rispetto a chi ritiene che qualsivoglia Stato o Chiesa o Volonta' Popolare abbiano il diritto a decidere contro la volonta' dell'individuo.

Finche' gli omosessuali o le coppie di fatto si illuderanno di trovare protezione attraverso politiche collettiviste, invece che da riforme e politiche liberali ed individualiste , ogni avanzata dei loro diritti verra' subita dalla maggioranza della popolazione come un abuso.

E allora impiega la celere!

I metalmeccanici bloccano l'Italia. Il governo: "Iniziative illegali":
"Al nord come al sud, poche centinaia di manifestanti o cortei imponenti, blocchi di diverse ore con grandi problemi per automobilisti e passeggeri dei treni o semplici gesti simbolici. In attesa di Federmeccanica [...] la protesta dei metalmeccanici ha scosso oggi tutta l'Italia. E il governo, per bocca del sottosegretario al Welfare Maurizio Sacconi, bolla la protesta con un 'è illegale'. "
Vorrei capire perche' il governo non fa il suo mestiere e sgombra le strade, anche con la forza se necessario.

Sindacati: Fiom contro UAW

La FIOM, in linea con la sciagurata tradizione di buona parte del sindacato italiano, pensa di risolvere la questione del contratto dei metalmeccanici attraverso i blocchi stradali; una barbarie da Terzo Mondo degna dei disoccupati organizzati e degli agricoltori assistiti delle quote latte.
In contrasto, il sindacato dei lavoratori automobilistici americani, alle prese con ben altri problemi, non solo fa votare i propri iscritti sulle proposte delle aziende, ma arriva addirittura ad assumere una banca d'affari del calibro di Lazard per far controllare i biilanci delle aziende con cui contratta, in modo da sapere fino a quando spingersi.

E poi parlano male del sindacato americano: rispetto ad alcuni dei nostri, sono modelli di competenza e democrazia.

martedì, gennaio 17, 2006

Anonimato in un CD?

Wired News riporta la notizia del primo sistema operativo disegnato per garantire un accesso veramente anonimo e sicuro alla Rete.

To many privacy geeks, it's the holy grail -- a totally anonymous and secure computer so easy to use you can hand it to your grandmother and send her off on her own to the local Starbucks.

That was the guiding principle for the members of kaos.theory security research

when they set out to put a secure crypto-heavy operating systems on a bootable CD: a disk that would offer the masses the same level of privacy available to security professionals, but with an easy user interface.

I problemi ancora aperti sono numerosi, ma la prima versione e' incoraggiante. Tuttavia, esistono dubbi sulla sua utilita' nel caso di governi repressivi: in fondo, se il governo e' in grado di arrestarti e torturarti per il solo fatto di conneterti alla Rete o di usare tecniche di criptaizone, non serve a molto impedirgli di leggere la tua posta...

But actually using the system can be a slow experience. Anonym.OS makes extensive use of Tor, the onion routing network that relies on an array of servers passing encrypted traffic to permit untraceable surfing. Sadly, Tor has recently suffered from user-base growth far outpacing the number of servers available to those users -- at last count there were only 419 servers worldwide. So Tor lags badly at times of heavy use.

Between Tor's problems, and some nagging performance issues on the disk itself, Banks concedes that the CD is not yet ready for the wide audience he hopes to someday serve. "Is Grandma really going to be able to use it today? I don't know. If she already uses the internet, yes."

Experts also say Anonym.OS may not solve the internet's most pressing issues, such as the notorious China problem: repressive governments that monitor their population's net access, and censor or jail citizens who speak out against the government.

Flat Tax Domenicale

Anche Il Domenicale si pronuncia a favore del "La Flat tax: pagare meno pagare tutti" (Grazie Ely!)

Evidentemente non e' cosa contraria alla dottrina sociale Ratzingeriana ...

lunedì, gennaio 16, 2006

David Cameron, ossia il Blair dei Tories?

Businessweek si interroga sull'inarrestabile ascesa di David Cameron,
nuovo leader dei Tories inglesi. Cos'ha di tanto irresistibile da ribaltare le sorti di un partito dato quasi per finito fino al testa a testa con lgi apparentemente invincibili laburisti ?
Semplice: smebra essere lo specchio di Blair a destra.

Come Blair, ha fatto propria l'eredita' del "mitico" predecessore sulla sponda politica opposta:

"Cameron's selection represents a sharp change in course by the Tories, who have taken a terrible drubbing in three straight elections. As YouGov Chairman Peter Kellner notes, the Tories' strategy under the three leaders prior to Cameron has been to attack the policies of Labour and Blair. While Cameron still hasn't formulated detailed policies, he seems to largely accept what Blair has done, from devolving power to Scotland and Wales to boosting public spending on the National Health Service and education.
Come BLair, sembra essere in grado di atttrarre i giovani elettori dei sobborghi, economicamente "liberali" ma socialmente "progressisti"
HUMAN TOUCH. Like Blair, Cameron exudes decency and seems to empathize with people -- qualities that are more important to voters than specific policies. He's in favor of all sorts of things that appeal to young suburban voters, including boosting the numbers of female Tory members of Parliament, organic gardening, and increasing aid to Africa. 'He is trying to convey the impression that that he is prepared to act decently on the health service, on the economy, and so on,' says Kellner. "
Purtroppo, come si nota, il suo successo avviene anche a spese delle posizioni tradizionali dei Tories "tatcheriani", quelle posizioni che paradossalmente Blair fece proprie in maniera "nascosta".
In fact, Cameron has gone out of his way to treat the bloated NHS as sacrosanct, saying he has come to appreciate its doctors and nurses through the long hours he has spent in the services' facilities with his disabled four-year-old son.
Spero che il riposizionamento di Cameron non porti a renderei Tories "eleggibili" a spese della ripresa del programma di modernizzazione della Gran Bretagna. Sarebbbe l'epilogo piu' triste, per il partito che fu della Lady di Ferro.

Fiamma Nirenstein intervista Bernard Lewis

Su Informazione Corretta l'opinione di Bernard Lewis intervistato da Fiamma Nirenstein, sulla Stampa del 14.1.2006.
Merita una lettura integrale.


«Il caso di Sabra e Shatila è unico al mondo. Là furono uccise 800 persone, purtroppo; ma a Hama il siriano Assad ne uccise fra le 10 e le 20 mila. Sabra e Shatila divenne un caso internazionale. Per Hama, niente. Sharon non ebbe a che fare con la strage perpetrata dai cristiani maroniti, se non per il fatto di non averla evitata. Ma ancora oggi è ritenuta colpa degli ebrei: è stata giudicata secondo il doppio standard che si applica agli ebrei, nei quali si cerca il male assoluto».

Solo in Italia...

Poste, trovato l'accordo assunzione per 30 mila precari: scrive Repubblica: "Nell'intesa rientrano anche i 13mila lavoratori che avevano fatto causa, nel giro di tre anni l'azienda assorbirà i contratti a tempo determinato"

tutta la storia e' una conferma imbarazzante dello stato della legislazione sul lavoro in Italia e delle pantomime necessarie per tirare avanti.

Elemosine a Genova ai terroristi di suicidi

Da Informazione Corretta: "Un'inchiesta di ottimo giornalismo investigativo quella di Francesco Battistini e Erika Dellacasa sul CORRIERE della SERA di oggi 15.1.2006. Un terrorista di Hamas (non un militante) è stato fermato in Cisgiordania con 9 milioni di euro, dei quali 50.000 dollari erano per la famiglia di un kamikaze. Erano stati raccolti a Genova, dove agiva indisturbata una ong che recava la targa 'Associazione benefica di solidarietà con il popolo palestinese'. "

È un palazzo qualunque del Ponente ligure. Un pianoterra che dà su Bolzaneto, appena fuori Genova. Targa: «Abspp. Associazione benefica di solidarietà con il popolo palestinese». Manifesti in arabo, i computer, il fax. Cinque persone al lavoro. Un'organizzazione non governativa come tante. Di quelle che raccolgono aiuti per i Territori. Che mandano soldi agli orfani. Che sostengono gli ospedali. «Viste così, sembrano tutte uguali — dice Micky Rosenfeld, portavoce della polizia israeliana —. In realtà, l'Abspp e altre ong fanno quel che faceva già Saddam Hussein: mandare soldi alle famiglie dei kamikaze».

MOnaco di Spielberg - masochismo ideologico.

from being to becoming: Monaco 72 : Krauthammer fa a pezzi Spielberg, e io me la rido:

"Anche piu' notevole della manipolazione dei personaggi e' la propaganda nei dialoghi. La tesi dei palestinesi e' espressa in modo diretto ed esplicito: gli ebrei hanno rubato la nostra terra e noi uccideremo ogni israeliano che possiamo per riaverla. Quelli che si suppone esprimano i motivi degli israeliani dicono ... lo stesso. La madre dell'eroe, il sionista militante e spietato, dice: Ci serviva rifugio. L'abbiamo preso. Serva quel che serva per assicurarcelo. E poi comincia a spuntare la lista dei suoi familiari perduti nell'Olocausto.

Spielberg rende l'Olocausto il motore del sionismo, e la sua giustificazione. Che, naturalmente, e' la versione palestinese. In effetti e' la versione classica degli antisionisti, da ultimo il presidente iraniano, che dice che Israele dovrebbe essere cancellato dalle carte. E perche' no ? Se Israele e' nulla piu' del senso di colpa dell'Europa per l'Olocausto, perche' dovrebbero i musulmani sopportare uno stato ebreo ?"

Consiglio caldamente la lettura di tutto l'articolo, nella traduzione di Vincenzo Fiorentini o in originale su FrontPageMagazine , dove "Krauthammer prende a pappine Spielberg ("the self-hating Jew")"

Ironie della sorte per la NSA

BusinessWeek riporta come la NSA, ossia l'agenzia di sicurezza USA che si occupa di codici e spionaggio "informatico", abbia sempre pui' bisogno di nbuoni matematici, ma non puo' assumere stranieri (un incredibile 50% dei laureati USA in matematica) ne' offire la stessa paga di GOogle o Yahoo.

Risposta: lifestyle. How ironic...

Online Extra: The NSA: Security in Numbers: "But there's also a lifestyle lure. NSA officials say a good number of mathematicians prefer a suburban Maryland life and a government job with predictable hours to the more frantic pace and market gyrations of an Internet company. This is especially true of women. In general, they're underrepresented in mathematics, but far less so at the NSA. 'Many of our new hires are women, especially at the PhD level,' says James Schatz, chief of the mathematics research group at the agency. "

domenica, gennaio 15, 2006

Bravi ragazzi

LA premiata ditta Lotieri & Mingardi riesce a sintetizzare molto meglio di me l'ostilita' quasi istintiva verso l'idea stessa di una Banca Centrale. O di una Moneta Centrale. O di un Governo Centrale, se e' per questo, ma temo che quelo ci tocchi sopportarlo.

"La storia delle idee registra un’antica inimicizia tra la tradizione liberale e l’idea stessa di una Banca centrale: basti pensare alle battaglie condotte da Thomas Jefferson nell’America di fine Settecento oppure, più vicino a noi, alla polemica di Friedrich von Hayek sulla denazionalizzazione della moneta. E se i difensori del mercato hanno sempre contrastato il monopolio statale di battere valuta, le ragioni sono molte. La più rilevante rimanda alle cause dell’inflazione (ovvero l’aumento della quantità di circolante) e all’abuso del diritto di signoraggio.—"

Il primo blog militare italiano?

Almeno secondo Libero News, è il blog Diario da Kabul, dove gli alpini della Brigata Taurinense tengono un diario della loro permanenza in Afghanistan.
Ha qualche problema tecnico, ma nessuno nasce imparato no ;-)

Pecorella e lupacchiotto

Condivido molte delle argomentazioni di Roberto Martinelli e l'opinione dell'Elefantino Ferrara.
In teoria.
Le mie perplessita' sono di natura "transitoria" e pratica, come si suol dire, ma purtroppo non sono piccole.
In sintesi, temo che l'inefficienza dell'apparato giudiziario porti a troppe assoluzioni per prescrizione o decorrenza dei termini.

Sappiamo tutti che i tempi per l'istruzione e lo svolgimento di un processo sono lunghissimi, soprattutto rispetto ai sistemi giudiziari dove la norma in questione e' gia' operativa; di piu', tali deficienze e ritardi non sono imputabile ad una qualche norma specifica, ma da un lato ad una totale incapacita' dell' "autogoverno" giudiziario di produrre una qualche efficienza nell'uso delle risorse, dall'altro, lo stato degli apparati investigativi italiani e' pietoso e lo stesso puo' dirsi di buona parte di quelli della magistratura.

Di conseguenza, temo che inItalia si rischierebbe una brusco aumento di assoluzioni o di mancati processi a causa della prescrizione del reato.

Temo che senza una profonda riforma della organizzazione della giustizia ed un aumento delle risorse a disposizione dell'apparato investigativo (magari una buona volta sottratto a magistrati non propriamente detectives), il Dll Pecorella rischi di divenire una di quelle buone intenzioni di cui e' lastricata la strada per l'Inferno.

PS: non ho una formazione legale, quindi e' possibile esistano falle "giuridiche" nel mio ragionamento. Fatemele notare, per favore. Spero davvero di sbagliarmi, non mi piace condividere timori con un demagogo con bava alla bocca qual e' Beppe Grillo


Update: botta e risposta asimmetrico fra JimMomo e Carlo Federico Grosso

Conti Pubblici e camarille private

Persino il sito Lib-Lab Lavoce.info ammette che, per una volta, un Governo italiota non vara una Finanziaria elettorale, ma un insieme di provvedimenti seri.
Purtroppo non sembra essersene accorto nesusn altro; neppure i partiti della CdL sembrano essere tropo interessati a farlo notare. Paura che le "nostre" clientele non apprezzino questo tentativo di ridurre la loro razione? TImore che i numeri delle categorie protette possano superare queli dei potenziali elettori sani?

Loro di censura se ne intendono

Ciprì e Maresco contro la Guzzanti: "Basta coi martiri della satira". E loro hanno subito ben peggior sorte di Guzzanti & Santoro

Santoro in TV - e' regime, e' regime!

dAL Corriere della Sera : Santoro parte su Rai3, La Rosa rinviata.
quando vederemo le vestali della sinistra, impegnate ad urlare su ogni tubo catodico ed ogni pagina stampata contro la supposta censura di regime
, sfilare trionfanti in piazza per aver riportatoin Rai Santoro contro i desiderata del "dittatore" ?

sabato, gennaio 14, 2006

Tolkien, paleolibertario

Via astrolabio:

"“le mie opinioni inclinano sempre più verso l’anarchia (intesa filosoficamente come abolizione di ogni controllo, non come uomini barbuti che lanciano bombe), oppure verso una monarchia non costituzionale. Arresterei chiunque usi la parola Stato (intendendo qualsiasi cosa che non sia la terra inglese e i suoi abitanti, cioè qualcosa che non ha né poteri né diritti né intelligenza); e dopo avergli dato la possibilità di ritrattare, lo giustizierei se rimanesse della sua idea!”

J.R.R. TOLKIEN, “La Realtà in trasparenza” (Milano: Rusconi, 1990), p. 74."
Qui altre considerazioni

Link fra Saddam ed il terrorismo, ecco le prove

A Conservative Mind racconta come il laico Saddam ha addestrato ottomila terroristi islamici.
Camillo pure.
Si tratta di uno scoop del Weekly Standard, ripreso dal Wall Street Journal.

It is almost an article of religious faith among opponents of the Iraq War that Iraq became a terrorist destination only after the U.S. toppled Saddam Hussein. But what if that's false, and documents from Saddam's own regime show that his government trained thousands of Islamic terrorists at camps inside Iraq before the war?

Sounds like news to us, and that's exactly what is reported this week by Stephen Hayes in The Weekly Standard magazine. Yet the rest of the press has ignored the story, and for that matter the Bush Administration has also been dumb. The explanation for the latter may be that Mr. Hayes also scores the Administration for failing to do more to translate and analyze the trove of documents it's collected from the Saddam era.

Mr. Hayes reports that, from 1999 through 2002, "elite Iraqi military units" trained roughly 8,000 terrorists at three different camps--in Samarra and Ramadi in the Sunni Triangle, as well as at Salman Pak, where American forces in 2003 found the fuselage of an aircraft that might have been used for training. Many of the trainees were drawn from North African terror groups with close ties to al Qaeda, including Algeria's GSPC and the Sudanese Islamic Army. Mr. Hayes writes that he had no fewer than 11 corroborating sources, and yesterday he told us he'd added several more since publication.

E' vero, le armi di distruzione di massa non sono ancora saltate fuori in quantita' rilevanti (usate tutte su curdi e sciiti?), ma le altre ragioni addotte per eliminare Saddam sembrano venire, giorno dopo giorno, confermate in maniera sempre maggiore.

Berlusconi e Bertinotti, La montagna e il topolino

La mia prima impressione e' che questa volta il Cavaliere abbia fatto un grosso passo falso. I racconti ai giudici osno poco piu' che pettegolezzi da portinaie, non certo grandi rivelazioni; anche perche' prove non se ne danno, lasciando cosi' ampio spazio per smentite ai diretti interessati.
Eppure esistono ben altre responsabilita' politiche a cui inchiodare DS e soci, senza ricorrere ai giudici, come fa notare un giornalista che normalmente detesto, Gian Antonio Stella.

Una montagna che partorisce il topolino, insomma. O un atto di autolesionismo grave, fate voi.

venerdì, gennaio 13, 2006

WARGAMES

Fuorimercato dice quello che molti pensano: su BNL-Unipol si assiste ad un regolamento di conti fra differenti anime del centrosinistra, in vista delle elezioni 2006.
Questo ovviamente senza nulla togliere al dato fondamentale: certi comportamente vanno tassativamente repressi.

Brigate Rosse

Otimaster e' arrivato al quarto capitolo della sua ministoria delle Brigate Rosse: breve riepilogo...

Brigate Rosse - Prima Parte - La nascita
Brigate Rosse - Seconda Parte - Dalla propaganda al sangue
Brigate Rosse - Terza Parte -Espansione e prime perdite
Brigate Rosse – Quarta Parte – Con Moretti al comando verso gli anni 80


Pinocchio , Comunismo e citazioni

Pinocchio raccoglie qualche citazione dei padri del Comunismo e si meraviglia che non si colgano le assonanze con la barbarie nazista: purtroppo, non c'e' peggior sordo...

"Siccome con l'argomentazione logica è apparantemente difficile convincere la maggioranza della leggitimità del parallelismo tra comunismo e nazismo, provo a percorre un'altra via. Quelle che seguono non sono parole mie, non sono frasi forsi o interpretazioni di anticomunisti viscerali. Sono tutte dichiarazioni di esponenti di rilievo del comunismo sovietico della prima ora. Dichiarazioni che dovrebbero far riflettere. "

George Galloway , eroe in Italia, assenteista sul lavoro

George Galloway, diventato eroe della sinistra internazionale per il suo appoggio a Saddam e contestato per le generosissime "donazioni" irachene arrivate nelle sue vicinanze con lo scandalo Oil for food , ha vinto un seggio al APrlamento inglese, in un collegio pesantemente musulmano di Londra. Fin qui, nulla di strano: noi abbiamo avuto ben di peggio in Parlamento.

Tuttavia, nessun "onorevole" ha mai pensato di partecipare al Grande Fratello inglese, come ha fatto Galloway, ritrovandosi sepolto sotto le proteste dei popri elettori: i quali saranno musulmani, ma abituati al sistema inglese, maggioritario compiuto dove, votando la persona piu' che il partito, ci si aspetta che l'eletto stia in Parlamento a fare gli interessi dei propri elettori, non segregato in un reality show TV a parlare di sesso in termini ginecologici.

Galloway ha infatti il poco invidiabile record di essere fra i parlamentari piu' assenteisti, in compagnia di una morta e dei 5 parlamentari del Sinn Fein, che non partecipano per principio...

Indeed, Mr Galloway's public appearances seem to have come at the expense of his parliamentary duties. According to the Public Whip, a website that tracks voting records, he ranks in the bottom 3% of all MPs when it comes to attending votes, one place ahead of Tony Blair. Others ranking lower include the Speaker and Deputy Speakers, who cannot vote, five Sinn Fein MPs, who refuse to attend on ideological grounds, and Rachel Squire, who died last week after a long battle with cancer.

Complimenti!

Porti ed Imperi

La britannica P&O, uno dei maggiori operatori mondiali di strutture portuali, si e' messa in vendita. Fra i possibili acquirenti, vi sono- ironicamente? - due prodotti dell'Impero britannico: gli operatori (statali) dei porti di Singapore e Dubai (amche il magigor operatore del mercato, Hutchison, era originariamente una societa' inglese basata ad Hong Kong) :

"The scene seems set for a high-stakes engagement between the Arabs and the South-East Asians. DP might hope that European regulators object to PSA’s bid on the ground that it and P&O are the lone operators of the container terminal at Antwerp, one of the continent’s busiest ports. But whichever bid succeeds, it will mark the end of the British maritime might that built an empire. Back when Britannia still ruled the waves, the Peninsular and Oriental Steam Navigation Company (as P&O was then known) provided a vital link between Britain and its overseas possessions."
Come magra consolazione, entrambi i pretendenti sono entrambi prodotti dell'Impero: Singapore e Dubai, come citta', praticamente non esistevano fino al diciannovesimo secolo, quando vennero scelti per la costtruzione di basi e porti per l'espandione delle rotte commerciali britanniche : in questo senso, e' vero che l'Impero colpisce ancora...

DP has promised to keep P&O’s headquarters in London and also to retain the firm’s loss-making ferry service across the English Channel—the last vestige of P&O’s once vast fleet of vessels. If PSA wins, the future of the ferry service is uncertain. However, those sorry that an historic British firm is set for a foreign takeover should draw some comfort from the fact that the two suitors are themselves products of Britain’s imperial legacy, and mightily successful ones at that.

Google e Turing

Secondo l'Economist i fondatori di Google cercheranno di "giocare a Dio": e farebbero bene.

". And what is that quest? Merely upstaging Microsoft would be almost banal. “We're not trying to build a better operating system,” says Mr Schmidt (although that will not kill the rumour). Part of the plan is certainly “organising the world's information”. But some people think they detect an even more grandiose design. Google is already working on a massive and global computing grid. Eventually, says Mr Saffo, “they're trying to build the machine that will pass the Turing test”—in other words, an artificial intelligence that can pass as a human in written conversations. Wisely or not, Google wants to be a new sort of deus ex machina.
"

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