venerdì, gennaio 05, 2007

Liberation, quotidiano "proletario", salvato da un Rotschild e da un Caracciolo

Liberation, giornale quantomai sinistrorso, ha evitato la bancarotta grazie all'interessamento ed ai generosi versamenti di denaro del rampollo Édouard de Rothschild, già intervenuto al salvataggio nel 2005. Altro intervento interessante, che ha contribuito per quasi 5 milioni di euro, è quello di Carlo Caracciolo, nobilissimo (nel senso di sangue blu) ed ammanicatissimo co-fondatore de La Repubblica. Spero di non essere il solo a cogliere l'ironia di un quotidiano "del popolo" salvato da due nobili e finanzieri, vere e proprie allegorie della sinistra radical-chic.
Probabilmente Carlo Caracciolo dei Principi di Castagneto e Duchi di Melito si è almeno liberato dal senso di colpa di non aver potuto aiutare degnamente il Manifesto, analogo italiano di Libération, in grave crisi editoriale da tempo, crisi aggravata proprio dallo spostamento di Repubblica su posizioni massimaliste durante lo scorso anno.

Libération, the French newspaper, has taken a big step towards avoiding bankruptcy after lining up €15m ($20m, £10m) of fresh capital.

Edouard de Rothschild, the leftwing title's biggest shareholder, said he would inject €5.8m, with a further €5m coming from Carlo Caracciolo, co-founder of Italy's La Repubblica. (fonte: The Financial Times)

Update: The Austrian Economists si chiede se non ci sia anche lo zampino del Governo e riassume lo stato delle finanze del quotidiano, ricordando quanto sia deleteria la pratica di questo tipo di sussidi, che non puniscono i fallimenti. IMAO, un intervento governativo crea anche un evidente disincentivo a criticare gli organismi governativi, di qualsiasi colore politico: quasi nessuno morde la mano che lo nutre, a meno che non si tratti di mano liberale...

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