domenica, giugno 03, 2007

In Cina, finalmente, si può fallire. In Italia, si continua a preferire la mummificazione

Esiste almeno una nazione dove la possibilità di dichiarare fallimento è una gradita novità da un paio di giorni: la Repubblica Popolare Cinese.
Nella tradizione cinese, i debiti passavano di padre in figlio, senza possibilità di negoziazione. Sotto il regime maoista, vengono solitamente ignorati o risolti con una pallottola nella nuca del burocrate che li ha "permessi".

il capitalismo senza la bancarotta, sosteneva l'imprenditore Frank Borman, è come il Cristianesimo senza l'Inferno. Il fallimento è la sanzione definitiva della chiusura di un'avventura imprenditoriale, che permette di azzerare una gestione sballata e salvare il salvabile dell'azienda.

Noi italiani dovremmo saperne qualcosa: l'ossessione per la "macchia" fallimentare ha permesso anche troppo spesso la sopravvivenza di mostri aziendali ai quali lo Stato, e quindi i contribuenti di ogni reddito, hanno sacrificato miliardi di euro. I Cinesi hanno forse iniziato a comprendere: di quante Alitalia, di quante EFIM, di quante Cirio e Parmalat avremo bisogno nel Belpaese, prima di capire che a volte è meglio un taglio netto e ricominciare, anzichè ingessare tutto, imbalsamando e mummificando?
clipped from www.economist.com

THERE is a good chance that on June 1st, shortly after The Economist goes to press, at least one Chinese company will declare bankruptcy, or have bankruptcy thrust upon it. In most economies such an announcement would be cause for alarm. In China it is something of a triumph. After over a decade of contentious debate, China has finally enacted a law that allows worthless private companies to die.

Capitalism without bankruptcy is like Christianity without hell, observed Frank Borman, who watched the American airline he had once run go deservedly bust in the 1980s. Liquidations are not as nasty as they sound: assets that would otherwise be locked up in endless disputes can be recycled and put back to work. They can also reveal lies: because many Chinese companies are functionally dead but legally alive, their debts remain as receivables on the balance sheets of other Chinese companies, creating an accounting nightmare.


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