giovedì, dicembre 06, 2007

Piovono downgrades

Le agenzie di rating hanno falcidiato il merito di credito di un numero record di emissioni, con mesi di ritardo rispetto all’esplosione della crisi.

In teoria, si tratta dei giudici della solidità di strumenti finanziari complessi in un’ottica di medio periodo.E’ fallimento del settore privato? No. Le agenzie di rating non operano infatti in un mercato concorrenziale; costituiscono un oligopolio sanzionato dallo Stato, che ne ha come cliente chiave un altro.

Soltanto un numero limitato di agenzie può infatti fornire rating considerati validi dai regolatori del mercato finanziario, limitando la scelta per assicurazioni, fondi pensione e banche, clienti chiave in qualità sia di emittenti che di investitori. Tali istituzioni sono di fatto a propria volta un oligopolio: soprattutto nel caso delle banche, le regolamentazione a favore “del consumatore” serve da barriera all’entrata e freno alla concorrenza ed al ricambio del management.



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