domenica, gennaio 13, 2008

Gomorra e l'Economist

L'Economist recensisce questa settimana Gomorra">, il libro di Saviano sulla camorra.
Recensione interessante, che riconosce i meriti del libro e che non manca di coglierne in pieno i principali difetti: la scrittura talvolta eccessivamente barocca e le conclusioni di livello molto inferiore rispetto al lavoro sul campo.
Il motivo è presto e correttamente chiarito: il retroterra culturale di Saviano è cattocomunista, e produce il risultato di accusare la camorra di "neoliberismo", il feticcio cui certa sinistra addossa ogni male.
Purtroppo, tale critica è soltanto accennata, quando andrebbe espressa a voce alta, per evitare che il lettore venga irretito dall'ottimo lavoro iniziale, lasciandosi convincere a credere alle errate e pericolose tesi di Saviano. Pericolose, perché la camorra che emerge dalla stessa ricostruzione che se ne fa , magistralmente, in "Gomorra" è una organizzazione che fa propri tutti i caratteri del più antiliberale dei regimi: quello dispotico.
La camorra prospera infatti imponendo con la coercizione i propri comandi, violando così il primo cardine di una società e di un ordine economico liberali. Rifiutare il liberalismo, come implicitamente fa Saviano, la rafforza soltanto.


Immagine di Gomorra


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