mercoledì, maggio 28, 2008

Rinegoziazione dei mutui casa, qualche considerazione

A spiegare la trovata del governo, i suoi pregi, i suoi difetti e le migliori alternative che già esistevano ci pensano in maniera egregia Claudio Borghi sul Giornale del 23-05-2008, Nicola Porro nella sua Zuppa e Phastidio da par suo.
Che il Governo, invece di una soluzione geniale, abbia scoperto l'acqua calda non è novità: i casi nei quali un governo sia in grado di elaborare una novità che non abbia a che fare con la rapina a danno del contribuente o del proprio vicino sono decisamente rari. Meglio però un governo che scopre l'acqua calda di uno che ti lascia morire intirizzito, anche se meglio di tutto sarebbe che il popolo bue accendesse il cervello quando s'incatena mani e piedi ad un pesante fardello finanziario.
Speriamo che ritrovarsi un mutuo a 30 anni invece che a 10 impartisca una lezione sufficiente, anche se la ciliegina sulla torta della possibilità di ricominciare a pagare il tasso variabile in caso di calo dei tassi diminuirà di parecchio il dolore necessario a questo genere di apprendimento.

Che sia qualcosa di trito e ritrito ne deriva anche da un piccolo aneddoto personale: un paio di settimane fa ho discusso ferocemente con la mia anima gemella , molto sensibile alle ragioni con coloro che sognano un focolare domestico e quindi portata a cercare soluzioni che impedissero lo sfratto coatto delle famiglie povere sottoposte all'aumento delle rate dei mutui a tasso variabile. Il sottoscritto, ex-aspirante randagio di lusso, sosteneva invece ragioni simili a quelle di Nicola Porro. Dopo un numero lubrificante di bicchieri di vino, la quadratura del cerchio era stata proprio quella di trovare un modo per estendere la durata del mutuo a condizioni non eccessivamente punitive, pur senza arrivare all'eleganza della soluzione phastidiosa....

Restano due nodi da sciogliere: il primo deriva dall'assenza di dettagli riguardo alle modalità di calcolo dell'entità del conto accessorio e del rientro al regime di tassi variabili: si aprono praterie sconfinate per sussidiare i mutuatari (come vorrebbero le associazioni dei consumatori) oppure offrire un'altra opportunità di profitto bancario ben nascosta agli occhi del pubblico . Il secondo è l'impatto che l'accordo avrà sulle cartolarizzazioni dei mutui, un impatto potenzialmente devastante su di un segmento del mercato dei capitali che, al di là della bolla finanziaria, ha permesso la grande espansione del credito di questi anni e di conseguenza l'accesso alla proprietà della casa a molte famiglie di reddito medio e basso.

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