martedì, giugno 03, 2008

Pecore

I particolari dell'acquisizione di GMAC e Rescap da parte di Cerberus gettano una luce inquietante sui comportamenti deli investitori istituzionali almeno nell'ultima parte del mercato toro.

Nel 2006 Cerberus acquistò il controllo di GMAC, la divisione finanziaria di General Motors che fornisce finanziamenti agli acquirenti dei mezzi del gigante automobilistico americano, nonché della controllata ResCap, che sottoscrive mutui immobiliari. Ai tempi, GM era in profonda crisi e GMAC era considerata il gioiello di famiglia, soprattutto per gli immensi utili garantiti dall'attività di leasing e di finanziamento. ResCap, che vendeva mutui appoggiandosi all'inizio proprio sui dati raccolti da GMAC al momento della vendita degli automezzi, era stata una vera miniera d'oro. Al momento del deal, tuttavia, cominciavano ad addensarsi le prime nubi all'orizzonte, i primi dubbi sulla sostenibilità del boom del credito.

L'acquisizione di GMAC era un vero atto di coraggio da parte di Cerberus, fondo di private equity specializzato proprio nella ristrutturazione e nel risanamento di aziende in crisi. Il coraggio non è stato, sinora, particolarmente premiato: la crisi del mercato immobiliare ha devastanto i conti di ResCap e delal controllante GMAC, che continua inoltre a soffrire del calo di vendite di General Motors: meno automobili vendute significa, ovviamente,meno utili dal finanziamento di tali acquisti.

Il Financial Times rivela adesso che Cerberus non è solo in questa avventura: quasi immediatamente dopo la chiusura dell'operazione, ha proceduto a vendere la maggioranza del capitale di GMAC a quasi novanta investitori istituzionali, soprattutto hedge fund, ma anche ad altri, fra cui la Aozora, banca che Cerberus controlla in Giappone.

Il problema è la modalità con cui la vendita sarebbe avvenuta: gli acquirenti non hanno di fatto avuto il tempo di effettuare un'analisi approfondita dei dettagli dell'operazone, ma sono stati messi di fronte ad una alternativa secca: prendere o lascia,e in brevissimo tempo. La maggior parte si è comportata come piccoli risparmiatori dilettanti, fidandosi del nome di Cerberus, dei risultati stellari ottenuti in passato grazie alla partecipazione ai deal del fondo (l'acquisizione di Aozora aveva portato ad un guadagno del 30% nel giro di pochi mesi) e investendo senza preoccuparsi delle conseguenze.

Ciò che disturba è quanti gestori, in teoria sofisticati animali razionali, si siano comportati come pecore, gettandosi alla cieca in un affare senza preoccuparsi di impiegare le enormi capacità di raziocinio per le quali vengono lautamente remunerati dagli investitori che affidano loro il proprio denaro. Sono un convinto sostenitore dell'utilità degli hedge fund e dei fondi di private equity nello sviluppo del sistema finanziario; proprio per questo, credo che un comportamento di questo genere sia assolutamente ingiustificabile.

FT.com / In depth - Investors share GMAC and Chrysler woes


Although Cerberus invested $7.4bn in both transactions when it took the companies private in two of the biggest deals of the leveraged buy-out boom, it has since sold on the majority of its equity, people familiar with the situation said.
[...]

Most of those joining the GMAC deal in 2006 did not have much time to do their due diligence.

Instead, Cerberus invited about 50 hedge funds to its Park Avenue office for a presentation by its chief administrative officer, Seth Plattus.

“It was a ‘trust me’ kind of trade,” says one investor, who bought a small piece of GMAC. “You had no time to do real due diligence. But it was a hot deal and everybody wanted in as part of the gang.”

Many of the people who took part in the deal were friends of Steve Feinberg, founder of Cerberus, and said they invested as a sign of faith in him. Some of the investors also say they made returns of up to 35 per cent after Cerberus invited them into its deal for Aozora.

“They had the wind at their back and got carried away by the momentum,” says the head of one fund of funds that declined to take part. “There was an element of the greater fool theory to it.

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