mercoledì, agosto 27, 2008

Malpensa è una corazzata Potemkin

Sono lombardo fino al midollo e quindi insospettabile di denigrazione campanilistica.
Eppure, guardandomi in giro per Malpensa, osservandone l'orrido mattonellume, vagando disperato per un'architettura che riesce ad essere orrenda e per di più inefficiente, inospitale e sgradevole, al massimo grado, un grido sorge spontaneo: questo hub è una cagata pazzesca!

Un abominio, da far saltare con la dinamite, come avvenne per le Vele a Napoli o per l'ecomostro di Bari. Se questo è il biglietto da visita di un territorio che si pretende efficiente, moderno e votato anche all'accoglienza turistica, mi stupisco che i visitatori non ci ridano in faccia o non vomitino per il disgusto appena prima di saltare sul primo aereo fuori dal manicomio italiota.

Persino anonimi scatoloni prefabbricati, come Orio o Villafranca, possiedono più dignità, almeno quella del puro utensile, privo di ogni pretesa estetica, ma che assolve tuttavia in maniera efficiente alla propria funzione.
Qui invece la pretesa esiste eccome, ma è fallita in maniera totale. L'architetto responsabile dello scempio andrebbe arso vivo, o meglio condannato a vivere nel teminal per sei mesi. Entro due cercherebbe di darsi fuoco da solo per porre termine alle proprie sofferenze.

E per questo immane schifo, senz'alcuna speranza di assomigliare ad aeroporti del mondo sviluppato, stiamo buttando centinaia di milioni di euro e rischiamo rivolte parlamentari? Umberto, la piantiamo di ragionare come Mastella ?

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