martedì, agosto 12, 2008

Petrolio, indossate gli elmetti. Comunque.

Abbiamo avuto una guerra a un passo da uno dei principali oleodotti che riforniscono l'Europa, eppure il prezzo del pretrolio non ha fatto che scendere. Dobbiamo festeggiare la fine del carovita o preoccuparci?
Il blog del Financial Times, FT Alphaville, ha un'ottima sintesi di quello che rivela il comportamento del greggio nella giornata di ieri. E non c'è per nulla da stare allegri: il prezzo non scende perchè sta salendo l'offerta, ma perchè stanno crollando i consumi persino in Cina; l'importazione di petrolio sarebbe scesa del 7% .
La ragione non è l'improvvisa conversione all'ambientalismo del Partito Comunista Cinese, ma l'impietoso funzionamento del mercato: il prezzo che sale sta riducendo i livelli di attività economica, a causa dell'aumento dei costi di trasporto. Pecorari Scani a parte, non conosco nessuno che voglia una recessione, pardon una decrescita felice, per risolvere i nostri problemi ambientali ed è per questo che questa discesa del petrolio non è una bellissima notizia: se siamo più poveri, un prezzo del petrolio più basso non sarà una grande consolazione.

Fonti: Alphaville

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