martedì, ottobre 14, 2008

Crisi finanziaria e responsabilità, non facciamoci ingannare

Crossposto un mio commento al pezzo riportato su Hurricane_53, Crisi finanziaria e responsabilità

Il sistema che vediamo tanto in difficoltà è tutt'altro che "anarchico" e lasciato a se stesso: al contrario , è stato creato da politiche statali, garantito implicitamente dallo stato e se le responsabilità non verranno punite sarà grazie all'ennesimo intervento statale.
Al centro della bolla speculativa ci sono enti statali quali le banche centrali ed i colossi parastatali del credito immobiliare, qualcosa cdi completamente avulso da un libero mercato; in Europa, le grandi banche commerciali, regolate e sorvegliate in teoria da agenzie pubbliche.
In una economia libera di mercato, nessuno avrebbe affidato ciecamente i propri soldi a certi intermediari , se non dopo averne controllato solidità ed affidabilità; nessuno avrebbe giocato col fuoco e speculato in una scala tanto grande, nessuno si sarebbe sognato di credere a semplici parole, senza esperti che ne corroborassero la validità. L'intervento statale,invece, ha impedito che le banche che non controllavano accuratamente i propri rischi fallissero, lasciando il campo ad istituti migliori e più prudenti.
Gli "speculatori" al ribasso sono soltanto un contorno: quelli che hanno gonfiato la bolla hanno sfruttato quello che lo Stato ha messo loro a disposizione, esentandoli dalla necessità di competere in un mercato libero; quelli che hanno venduto allo scoperto sono il bambino che ha urlato che il re era nudo. Accusarli significa sparare al messaggero, invece che affrontare il problema. E non sono sicuro che il problema si risolva dando ancora maggiore potere a quelli che hanno creato il sistema che adesso ci casca addosso.

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