venerdì, ottobre 31, 2008

Crolli assicurativi e code per il sussidio

Dopo il rally di lunedì e gli ultimi giorni di relativa calma, qualcuno si spinge a ipotizzare che il peggio sia passato e che non vedremo più gli assalti ai quotazioni di titoli finanziari a cui abbiamo assistito nei mesi scorsi.
Il peggio potrebbe essere passato, per ora, soprattutto graztie alla montagna di liquidità fornita dalle banche centrali e dalle vastissime garanzie fornite dai governi. La volatilità è comunquea ancora fra noi e il comparto assicurativo USA ne fa le spese: Hartford Financial ha dimezzato il proprio valore in una sessione, trascinandosi dietro il resto del settore.
Pare che il Tesoro e la Fed stiano studiando un omdo per offrire anche agli assicuratori un piano di salvataggio.
Nel frattempo, come avevamo già sospettato, anche il settore automobilistico si è messo in coda per avere un sussidio, arruolando un nutrito numero di politici a fare da portavoce. Il FMI, disprezzatissimo alfiere della mondializzaizone demopultogiudaicomassonica, ha predisposto un pacchetto di 100 miliardi per aiutare i paesi emergenti in crisi valutaria, ridiventando di colpo l'adorato zio d'America anche agli occhi dei go0verni più socialisti.
Di questo passo, quanto ci vorrà prima che siano i governi del G7 ad avere bisogno di un piano di salvataggio?
Non si tratta soltanto di moralismo a buon mercato: è stato il "moral hazard", la speranza che in caso di problemi lo Stato sia sempre pronto a salvare le nostre terga, a portarci dritti in questa cirsi; ogni successivo salvataggio scava voragini sempre più profonde non soltanto nei conti pubblici, che ne usciranno devestati, ma soprattutto nella mentalità occidentale.
Il pacchetto governativo di aiuti per chi non riesce a pagare il mutuo, per fare un esempio, sta già
creando incentivi perversi: chi sinora ha pagato il mutuo si chiede perché dovrebbe essere penalizzato, rispetto a chi ha comprato una casa che non poteva permettersi e adesso viene sussidiato dal governo, con denari prese dal reddito di tutti gli altri cittadini. Il risultato è che si fa strada la tentazione di smettere di pagare, dichiarandosi indigenti.


Hat tip: Calculated Risk

Template Designed by Douglas Bowman - Updated to Beta by: Blogger Team
Modified for 3-Column Layout by Hoctro. Credits: Daryl Lau, Phydeaux3