venerdì, febbraio 27, 2009

Anti-Depressione a mezzo stampa: La Rivolta di Atlante

Le vendite di Atlas Shrugged negli USA sono in ulteriore aumento, dopo il record storico di 200mila copie vendute nel 2008.

Nonostante venga considerato un romanzo "liberatrio" , il libro e la sua autrice non erano libertari, ma oggettivisti, , ma sono spesso apprezzati da molti libertari ed anarchici americani.

Atlas Shrugged risente dello stile tipico del periodo in cui venne scritto, ma ha un indubbio interesse per almeno per un motivo: si tratta di una delle poche opere di narrativa dove non si offre la tradizionale campagna di odio sociale verso chiunque non sia un intellettuale disoccupato od un lavoratore in preda a gravissimi problemi esistenziali.
Il romanzo parla del crollo di una civiltà, dove gli sforzi dei socialisti e degli aspiranti benefattori a spese altrui portano alla catastrofe, grazie allo scoppio della contraddizione di chi chiama "capitalismo" qualcosa che in realtà è socialismo per gli amici degli amici e repressione delle libertà individuali.

Qualcuno comincia a "vedere la luce", o perlomeno le inquietanti somiglianze fra la distopia di Rand ed il nostro mondo in crisi? Bisogna ammettere che, come mi si faceva notare durante l'inaugurazione di Obama, il neo-presidente suona come alcuni dei personaggi di Ayn Rand: i riformatori pieni di ottime intenzioni, le cui azioni tuttavia trascinano alla rovina la società che vorrebbero migliorare per il "bene comune". Meglio, tuttavia, non farsi particolari illusioni.


Nel frattempo, anche il primo volume della trilogia in cui è stata divisa l'opera in Italia è esaurito. Non osiamo sperare che sia dovuto all'esttremo interesse del pubblico, ma ci piacerebbe almeno rivederlo nelle librerie.

Marginal Revolution: Counter-cyclical asset of the day: Atlas Shrugged

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