venerdì, febbraio 13, 2009

Effetto Obama: i Repubblicani ad un solo punto dai Democratici

I primi effetti dell'amministrazione Obama e dello strapotere democratico si cominciano a vedere: il Partito Repubblicano è in forte rimonta e quasi alla pari con i democratici. Non sono sicuro sia un bene.
Comincia a sembrare plausibile la tesi di molti commentatori della riva destra, per cui gli americani hanno votato per Obama anche per punire un partito repubblicano che vneiva percepito come una parodia di quello democratico: assistenzialista, corrotto e bigotto.

Buone notizie? Soltanto in parte. Il GOP non è ancora riuscito a sanare i propri problemi fondamentali, ossia il recupero della metà libertaria della coalizione , ma l'assenza dal potere ha almeno messo il silenziatore a quei conservatori che si comportavano come dei socialdemocratici, pardon, liberal di destra: disposti a buttare dalla finestra qualsiasi somma di denaro del contribuente pur di farsi rieleggere e portare avanti la propria agenda anche a scapito della libertà di scelta altrui.
Il silenzio, tuttavia, non risolve la questione: senza un ritorno al fusionismo tipico della coalizione repubblicana reaganiana ogni rimbalzo sarà di mera natura elettorale e temporanea ed anche un ritorno al potere non riuscirà a riportare la nazione sul binario della libertà.
Ogni riferimento alla situazione italiana non è puramente casuale: la coalizione di centrodestra soffre dello stesso problema , con la differenza che il fusionismo, da noi, non è mai veramente arrivato a compimento e, di conseguenza, ogni singolo ciclo elettorale ha marcato il fallimento dei tentativi di evoluzione del centrodestra e di modifica della costituzione materiale italiana verso una struttura più liberale.

Hat tip: Right Wing News

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