venerdì, luglio 31, 2009

Gli strabismi di D'Alema

Abbiamo sempre saputo che la verità, secondo Massimo D'Alema, è sempre stata relativa: da buon comunista, ritiene vero ciò che è utile al Partito e buono ciò che gli fa comodo. Adesso però mi pare si esageri: l'ex-capo supremo sostiene che il PD a Bari può dormire sonni tranquilli, nonostante le indagini sulla sanità.
Quindi, secondo lui, la D'Addario e il suo pappone - indagati ed intercettati Bari e proprio per le mazzette PD - sono credibili quando parlano del premier, ma non quando parlano di mezza giunta del PD pugliese. Le intercettazioni e le fotografie, di conseguenza, quando si parla di Berlusconi sono per lui, per Repubblica e Franceschini sono prove inoppugnabili, ma quando si parla dei vassalli dalemiani nel suo feudo pugliese sarebbero mere supposizioni.

Beata coerenza. RResta da comprendere come mai questa gente sia stata considerata, per quarant'anni, un modello di morale, vista la capacità di negare di fronte all'evidenza e di sostenere un'affermazione ed il suo contrario quasi all'interno della stessa frase.




clipped from www.ansa.it

(ANSA) - BARI, 31 LUG - 'Siamo tranquilli': Massimo D'Alema
risponde cosi' ai giornalisti che gli chiedono un commento
sulle inchieste baresi su sanita' e appalti. 'Non commento
mai - spiega l'esponente del Pd - gli atti della
magistratura. Abbiamo il massimo rispetto per le inchieste
baresi. Siamo anche tranquilli, nel senso che il Pd non ha
ne' connessioni con la criminalita', ne' ha costruito i suoi
bilanci con le tangenti'.
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