domenica, agosto 16, 2009

Buon compleanno, Castro, macellaio di Cuba

Togliatti avrebbe saputo far meglio, immagino, ance se la storia economica comunista è sempre stato catastrofico, senza eccezioni .
Per fortuna, non siamo stati costretti a scoprirlo.

Castro prese il potere agli inizi del 1959 promettendo ai suoi compatrioti non il comunismo di stampo sovietico, ma la libertà. E fino al 1961 si guardò bene dal dire che la sua era una «rivoluzione socialista» e tantomeno dal definirsi «comunista». Fu così bravo da ingannare persino gli americani. «Siamo stati noi a mettere al potere Castro», disse poi l’ambasciatore statunitense all’Havana, Earl T. Smith.
i numeri parlano chiaro.
non è vero che prima dell’arrivo al potere di Castro e dei suoi barbudos Cuba fosse in miseria. L’Atlante dello sviluppo economico scritto nel 1966 da Norton Ginsburg metteva l’isola al ventiduesimo posto tra le 122 nazioni prese in esame e le accreditava un numero di medici e dentisti, in proporzione alla popolazione, maggiore di Francia e Regno Unito
Certo, era una ricchezza distribuita in modo ineguale. Ma cinquant’anni dopo a essere distribuita in modo più o meno uniforme è la miseria - con l’ovvia eccezione della cricca che vive attorno ai fratelli Castro
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