martedì, novembre 03, 2009

Crocifissi e mezzalune, dimostrazioni per assurdo

Come si è già arguito spesso e volentieri in questo blog, i cattolici dovrebbero smettere di affidarsi alla forza dello Stato e ignorare la forza della libertà: il giorno in cui si ritrovassero minoranza, saranno vittime delle stesse prevaricazioni governative che adesso applaudono. Non sarebbe meglio disarmare adesso quello Stato che prima o poi finirà per opprimere anche loro? La lezione di Antonio Rosmini è davvero andata completamente perduta? Fabristol illustra perfettamente e con ironia il problema


Anno 2060, una città d’Italia.

“Papà, oggi in aula hanno appeso la mezza luna dell’Islam. La professoressa Fathima Hussein dice che siccome l’80% della popolazione italiana è musulmana e che l’Islam è una tradizione consolidata da oltre 50 anni in Italia è giusto così. Dice anche che la mezza luna dell’Islam è un simbolo di laicità.”

“E tu cosa hai detto?”

“Cosa avrei dovuto dire da buon cattolico, papà?”

“Beh avresti dovuto dire che i muri delle istituzioni pubbliche non sono come gli angoli dove pisciano i cani per delimitare il territorio del branco più numeroso. E che quella della professoressa è una chiara violazione della laicità dello stato.”

“Ah.”

“Anzi ora chiamo il vescovo di Roma per protestare alla Corte Europea per i diritti dell’Uomo. Non si sa mai che gli ultimi 50.000 cattolici d’Italia riescano finalmente a far valere il loro diritto di minoranza ad essere rispettati. Che fine ha fatto la sana laicità, per dio!”

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