venerdì, marzo 26, 2010

Regionali: La Lega riesce ad essere più statalista del PD

Su Chicago Blog, una bella disamina delle promesse elettorali regionali, dal punto di vista del mercato. La miglior definizione dei programmi leghisti viene parlando di quello di Zaia: roba da Carta di Verona, il manifesto economico della Repubblica di Salò, vetrina del fascismo di sinistra, che coniugava collettivismo e manganello.
I programmi dei candidati, quando presenti, danno insomma ragione a Bossi quando parla di Lega "del popolo" . Nel senso di partito degno del Fronte Popolare: la Lega è ormai più statalista ed assistenzialista del PD e le sue politiche di spesa implicano una spirale del debito oppure una ripetuta rapina fiscale ai danni dei ceti produttivi. Se la cosa va bene a Maroni e Bossi, ex-sinistri, stupisce che qualcuno ancora s'illuda che il partito padano sia antitasse ed antistatalista. Quando li sentite urlare "basta tasse ", non significa che ne pagherete di meno: significa che le pagherete alla Casta Lumbard, dalla Trota Renzo Bossi in giù, invece che a Montecitorio. Non ci pare un gran cambiamento.

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