lunedì, maggio 17, 2010

Quando i servizi italiani coprivano le stragi dei palestinesi

Un mattone del muro di gomma a difesa degli atti terroristici palestinesi sta cominciando a crollare disinformazione : Furono i palestinesi ad uccidere i giornalisti Italo Toni e Graziella De Palo

Il Sismi di allora - dicono i familiari che hanno potuto accedere a parte delle carte segrete dell’Aise, il servizio l’Agenzia informazioni e sicurezza esterna - con Stefano Giovannone e Giuseppe Santovito fece operazioni di copertura a favore dell’Olp. Non abbiamo però prove sul movente né sul gruppo che effettuò gli omicidi. In sede giudiziaria George Habbash (Fplp) venne indicato come il mandante, ma poi fu assolto per insufficienza di prove" (fonte: LiberaliPerIsraele).


Chissà cosa ne pensano i molti giornalisti italiani e le strutture dell'informazione in Italia, abituate a scambiare la propaganda palestinese per una fonte attendibile, come nel caso dei falsi nella guerra del 2006, che portarono ad un repulisti nelle file di Reuters, oppure per i falsi contenuti in documentari come "Jenin, Jenin". Per troppo tempo i media italiani hanno vissuto in una realtà parallela nella quale i palestinesi sono sempre innocenti, anche quando stanno installando una bomba ,si vantano degli eccidi commessi, prendono di mira i giornalisti , si ingegnano ad usare i civili come scudi umani od impiegano le scuole e le moschee come arsenali e fabbriche d'armi, protestando poi quando vengono bombardate.

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