martedì, gennaio 11, 2011

Come la Fed regala i soldi

Al cuore della seconda ondata di Quantitative easing della Fed c'è il cosiddetto POMO, il programma di acquisto periodico di titoli di Stato. Il programma è gestito in maniera talmente banale da poter essere tranquillamente anticipato, come ribadisce anche ZeroHedge, che gentilmente fornisce una lista dei titoli da comprare appena prima dell'operazione e rivendere poi. Sinora ha funzionato, provare per credere. E non sentitevi in imbarazzo: Non preoccupatevi, non farete mai i soldi che fanno i primary dealers, le poche banche autorizzate a gestire gli ordini della Banca Centrale americana. Per non sbagliare, pare che l'operatività per il programma d'intervento sul mercato più importante degli ultimi anni sia affidata anche a neoassunti privi persino di terminali Bloomberg , ossia dello strumento base per il trading sul reddito fisso. Più o meno come affidare ad un cieco una Ferrari al Gran Premio di Monza.

I complottisti avranno sicuramente una serie di oscure ragioni per dimostrare quanto tutto questo faccia parte di un complotto ai danni del popolo. Personalmente, sono più propenso (per fatti capitati a miei conoscenti) a dare la colpa alla tipica mentalità burocratica di una banca centrale: 1000 dollari a terminale al mese sembrano un'enormità ad un ufficio acquisti governativi, anche quando questo permetterebbe milioni in risparmi. Per i burocrati la massima di Schiller è sempre valida : "Contro la stupidaggine, neanche gli Dei possono nulla"

Senza contare, ovviamente, il poco velato desiderio di sussidiare le banche che aiutano la Fed nella propria attività caratteristica: manipolare i tassi d'interesse per facilitare il ciclo politico.

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