domenica, febbraio 20, 2011

Quando avremo un Paul Ryan in Italia?

Non pretendiamo neppure la Thatcher o Reagan. Ci basterebbe avere come presidente della Commissione Bilancio uno come il pragmatico Paul Ryan, intervistato oggi dal WSJ, con la sua dettagliata "road map" per dimostrare che un futuro dove il governo sia meno invadente è possibile.
Per ora dobbiamo accontentarci di Giulio Tremonti, che scrisse bene una volta, nel 1994, e razzola male da una generazione. Ed è il meno peggio, oltretutto, ci dicono. La realtà non potrebbe essere più differente, ma la classe politica attuale è cieca e sorda a chiunque sia una minaccia anche minima ad una riduzione del proprio strapotere sulla vita e sulle tasche del singolo: il PD per programma, il PdL nella prassi mettono la museruola o il bavaglio a chiunque parli di mercato. L'unica "libertà" che piace è in realtà il privilegio ottenuto violentando il contribuente.

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