Avrei voluto scriverlo io. Grande Pietro. Sporcarsi le mani: un appello ai liberali
sabato, febbraio 26, 2011
invidia
Posted by Unknown at 4:17 PM |
Labels: Italia , Liberalismo
Motorola Atrix 4G- Slurp
Posted by J.C. Falkenberg at 12:47 PM |
principi e applicazioni
Lo sloga di Stefano è una magistrale sintesi della soluzione di Einaudi per l'estensione ottimale del governo. È tuttora valida, basta non affidarsi a un Fanfani per l'applicazione altrimenti persino i panettoni ci diventano di Stato Facebook Status forwarded by John Christian Falkenberg
Posted by Unknown at 8:17 AM |
Labels: statalismo liberalismo
venerdì, febbraio 25, 2011
Buone notizie da Giuliano
Posted by J.C. Falkenberg at 4:30 PM |
AIG, ancora problemi
I risultati del colosso assicurativo nascondono problemi operativi dietro agglomerato utili straordinari generati vendendo le divisioni migliori.
AIG Swings to Profit as Asset Sales Offset Big Charge - WSJ.com
mercoledì, febbraio 23, 2011
Razzismo sindacale
Posted by J.C. Falkenberg at 2:31 PM |
domenica, febbraio 20, 2011
Quando avremo un Paul Ryan in Italia?
Posted by J.C. Falkenberg at 12:23 PM |
Labels: Liberalismo , Paul Ryan , Statalismo
giovedì, febbraio 17, 2011
Ecco la Rai di Berlusconi: solo sinistra
Ci raccontano che la RAI sarebbe ormai un deserto, dominato dai nuovi barbari berlusconiani. Come no. Nel frattempo, il festival di Sanremo è presentato da un ex filoterrorista e da due comici che riescono a far satira antiberlusconiana anche in uno sketch in teoria satirico verso la sinistra. Benigni sta usando il festival della canzone per frecciate contro il premier. Su rai2, il solito Santoro.
Già, Berlusconi è davvero il padrone assoluto dell'etere. Si vede.
'
Posted by Unknown at 10:40 PM |
lunedì, febbraio 14, 2011
Il budget della guerra all'America di Obama
Secondo l'ultimo annuncio la Casa Bianca si attende un deficit di bilancio di 1650 miliardi di dollari, il 10.9% del PIL. Numeri da brivido, per ogni nazione. Ogni commento parrebbe superfluo, se non temessimo le difese d'ufficio degli obamiani nostrani.
Rimane il fatto che il presidente non ha quasi fornito alcuna ricetta per risolvere i problemi fondamentali che affliggono la società americana, se si esclude un timido tentativo di riforma scolastica rimasto sinora lettera morta a causa dell'opposizione dei sindacati, grandi finanziatori e lobbisti dell'Amministrazione. Si aggiunga inoltre l'inquietante sospetto che l'entourage del Presidente, di estrazione radicalmente sinistrorsa, si sia rallegrato della crisi per poter infliggere alla nazione un'agenda di riforme stataliste apporifttando dell'emergenza e giocando sul panico, come accadde durante il New Deal. Il famigerato commento di Rahm Emanuel, per cui "non si può sprecare una crisi" per poter plasmare una società, volente o nolente, non è di certo servito a fugare i sospetti sulla duplicità delle ricette economiche di un Presidente già molto più a sinistra del suo elettorato.
Posted by J.C. Falkenberg at 9:18 PM |
Labels: Barack Obama , corporativismo , deficit , USA
Atlas Shrugged - La Rivolta di Atlante finalmente al cinema
La prima parte del capolavoro di Ayn Rand arriverà finalmente su grande schermo il 15 aprile, Tax Day, ossia il giorno in cui vengono venivano tradizionalmente pagate le tasse negli Stati Uniti. Non è un film ad alto budget, non ci sono le star che avevano espresso interesse, ma finalmente potremo vedere quello che è stato definito "il primo film anti-bailout di Hollywood". Tutti a vederlo, sperando che non sia l'ultimo.
Posted by J.C. Falkenberg at 1:39 PM |
Labels: Atlas Shrugged , Ayn Rand , Cinema
Cosa Tasserano Dopo? Non è satira, è la triste realtà
La tragedia è che buona parte di quanto descritto non è fantascienza, né un aspetto la realtà spinto all'assurdo: è la pura verità. Noi già paghiamo tasse ogni volta in cui apriamo il rubinetto dell'acqua, accendiamo il gas o facciamo benzina. Il fisco è tuttavia abbastanza furbo da non dover chiedere neppure il nostro consenso, come avviene nel video: si limita a inserirle nel prezzo dei beni che acquistiamo ogni giorno. Salvo poi prendersi di nuovo altro denaro ogni volta che siamo noi a ricevere un pagamento, sempre senza chiedere permesso a nessuno, tramite l'odiosa servitù del sostituto d'imposta, con cui obbliga il cittadino a farsi alternativamente vittima o carnefice dei propri simili.
E' ora di dire basta.
FLI a Nord?
Con tutta la stima per le aspirazioni di FLI, a Bergamo qualcuno ha fatto un passo falso. Diciamo che se vuoi rubare voti alla Lega, dovresti evitare di farti pubblicità con due perosnalità come Granata e Buonfiglio: meridionalissimi e decisamente non allineati con il sentire conservatore e moderato di una città come Bergamo.
La strada dovrebbe essere quella di un centrodestra che vuol tornare ad essere una vera forza liberale e moderata, il mix rautian-grillino di Granata non ha molto spazio sopra al Po. La prossima volta, suggerirei caldamente la presenza di qualcuno più politicamente affine al contesto lombardo, come Benedetto Della Vedova.
Quando al Nord Fli voleva rubare voti alla Lega | Linkiesta.it:[...] E da Roma erano saliti a festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia (in quella che rimane pur sempre «la città dei mille di Garibaldi») «tre big»: i deputati Fabio Granata e Antonio Buonfiglio e il senatore Giuseppe Valditara. La manifestazione, con circa trenta presenti, si era tenuta provocatoriamente in piazza Pontida.
Posted by Unknown at 10:59 AM |
Labels: Bergamo , FLI , Gianfranco Fini
venerdì, febbraio 11, 2011
Quanto Citigroup e Morgan Stanley Teetered sono state sulll'orlo del baratro nel 20080?
giovedì, febbraio 10, 2011
A sinistra desecrano le foibe e a destra nessuno fiata