Uno non se ne può andare in vacanza senza perdersi l'ennesimo momento-inciucio di Walter Veltroni. Avremo a Roma via Bettino Craxi. Monica, su ingrandimenti, ha ragione a notare come lo sdegno del direttore dell'Unità suoni decisamente ipocrita, proveniendo dallo schieramento che ha dedicato una sala del Senato a Carlo Giuliani, un ragazzo noto per averci rimesso la pelle mentre cercava d'accoppare un carabiniere.
Continuo a chiedermi, tuttavia, se non sarebbe più decente, più civile, più seria, una via dedicata a Luigi Calabresi, ad Antonio Custra o a un qualsiasi altro servitore dello Stato, caduto mentre difendeva una Repubblica che ormai esalta soltanto chi ne ha cercato e ne cerca la fine.
Che lo debba dire io, un libertario, reazionario e mezzo anarchico, dovrebbe far capire a che punto siano certi uomini "d'ordine". Lasciamo Craxi dov'è, attendendo gli storici e rimandiamo Giuliani dove merita. Le strade, lasciamole a chi se le è guadagnate, insieme al nostro rispetto.
Continuo a chiedermi, tuttavia, se non sarebbe più decente, più civile, più seria, una via dedicata a Luigi Calabresi, ad Antonio Custra o a un qualsiasi altro servitore dello Stato, caduto mentre difendeva una Repubblica che ormai esalta soltanto chi ne ha cercato e ne cerca la fine.
Che lo debba dire io, un libertario, reazionario e mezzo anarchico, dovrebbe far capire a che punto siano certi uomini "d'ordine". Lasciamo Craxi dov'è, attendendo gli storici e rimandiamo Giuliani dove merita. Le strade, lasciamole a chi se le è guadagnate, insieme al nostro rispetto.
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