giovedì, novembre 30, 2006

Mitrokhin: accusano Guzzanti perche' ha ragione

La vicenda di Paolo Guzzanti sembra una versione maccheronica dei metodi in uso nell'URSS dei bei (per l'Unione) tempi andati: il Presidente di una Commissione parlamentare d'inchiesta viene esposto alla gogna mediaticam diretta ed indiretta, attraverso una operazione di disinformazione mirata, oltre ad essere minacciato da un ministro per essersi permesso di svolgere il suo compito, ossia condurre un'inchiesta.

La misura della malafede con cui viene condotta questa manovra è data dal fatto che non si contesti il merito, ma ci si appigli a considerazioni riguardanti la foga o lo zelo (probabilmente eccessivo e quindi prono a qualche gaffe) con cui tale inchiesta viene condotta. Sarebbe difficile d'altronde smentire la base, almeno, del lavoro della Commissione, basato su documentazione e dati documentali parte del patrimonio storiografico europeo, se non di quello dei negazionisti rossi di casa nostra.

Da un lato, il Governo inglese e Scotland Yard continuano ad indagare sull'assassinio di Litvinenko (morto, come troppi altri consulenti degli studiosi e dei parlamentari occidentali nelle inchieste sui rapporti dei politici occidentali con il KGB). D'altronde, quando una ex-spia russa,
che accusa il proprio ex-capo di continuare, da Presidente, ad impiegare gli stessi metodi che utilizzava quando era il capo del KGB a San Pietroburgo, viene avvelenata ed uccisa con un metodo che sembra una firma, è naturale che il Governo della nazione in cui questo avviene non la prenda per nulla bene, soprattutto vista l'involuzione di quel regime.

Dall'altra, i membri dell'attuale italiano vogliono dimenticare, quietare, sopire, con l'aiuto di certa stampa. Lo erano quasi riusciti a fare, durante il Governo dei signori Prodi e d'Alema, che riusci' a censurare i documenti Mitrokhin.
Comprensibile, in fondo, data la natura dei fatti scoperti dalla commissioni, una serie di conferme che si uniscono a quelle contenute negli archivi sovietici, che confermavano tutto ciò che veniva sostenuto per decenni dagli anticomunisti e viene tuttora deriso dai "progressisti", che troppo spesso cercano in questo modo di nascondere le proprie responsabilità personali: il KGB manteneva e favoriva, in aggiunta al PCI fino al 1990, anche una serie di "utili idioti" foraggiati in quanto inconsapevoli strumenti di propagazione di idee e comportamenti favorevoli alla penetrazione social-comunista.

Non che siano meno idioti coloro che hanno sostenuto posizioni socialiste e collettiviste disastrose di per se', portando l'Italia sull'orlo del baratro, ma ci piacerebbe ascoltare un dibattito nel merito della questione, invece di leggere distorsioni e meri attacchi personali, che sembrano anche troppo spesso in malafede .

Roundup: Cantorblog,Le Guerre Civili, La pulce di Voltaire, The Just Choice, Schegge di Vetro (chiedo scusa a chi non cito)

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mercoledì, novembre 29, 2006

Esproprio proletario in Bolivia

Il senato boliviano ha ratificato l'ennesima riforma agraria. Festeggiamo per il regalo ai poveri?

La legge in teoria impone la redistribuzione delle sole terre ottenute illegalmente o "a seguito di corruzione".

Il passato non è incoraggiante: il governo del presidente Evo Morales ha già fatto carta straccia degli accordi sulla estrazione di gas e petrolio (guardandosi bene dall'indennizzare il denaro speso per investimenti dalle compagnie). Il Governo al momento sostiene che troppa terra sarebbe "sotto-utilizzata", o detenuta a garanzia di prestiti e per scopi "speculativi", il che chiarisce come ci si debba aspettare una campagna di espropri in grande stile.

Stupiscono l'ignoranza economica e l'atteggiamento predatorio da economia precapitalistica insiti nel comportamento di Morales.
L'agricoltore che acquista la terra o investe in migliorie, indebitandosi per reperire i fondi, senza nulla chiedere allo Stato, con le proprie azioni e rischiando in proprio sta creando benessere, ricchezza e posti di lavoro; per quale motivo andrebbe espropriato o penalizzato?

Il ritorno all'agricoltura di sussistenza significa il disastro, data la produttività ridotta di tale tipo di attività - una delle poche costanti della storia economica, quasi quanto il ritorno ad una qualche illusoria età dell'oro costituisce una delle costanti di un certo tipo di storia della politica.
Questo, sempre sperando che il Evo Morales voglia redistribuire la terra e non costituire qualche simpatico esperimento di fattorie collettive, nel glorioso solco di Cina ed Unione Sovietica.

Gli argomenti razionali e le tragiche dimostrazioni storiche ed empiriche della legge boliviana sono innumerevoli e note letteralmente da secoli, non soltanto da decenni. L'ennesima dimostrazione del detto secondo il quale il popolo che non conosce la Storia è destinato a ripeterne gli errori; da un adoratore di Castro e Chavez, pretendere cultura sarebbe troppo, soprattutto per gli intellettuali nostrani, pronti a dileggiare un congiuntivo d aparte di un politico di destra, ma a perdonare la ripetizione di tragedie e sevizie vechcie di secoli in nome di un curioso razzismo a rovescio .

(HT: BBC)


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Soldi ai pirati: perché investire in BitTorrent

Incalzano le voci di un altro aumento di capitale per BitTorrent (hat tip: Om Malik), fra i 15 ai 25 milioni di dollari. BitTorrent aveva già raccolto 8.75 milioni di dollari dal fondo di venture capital Doll Capital Management. Si tratta di una discreta quantità di denaro per una start-up come BitTorrent. Si discute anche della sostituzione di Bram Cohen, l'ideatore di BitTorrent, con un manager con maggiore esperienza.

La maggior parte degli utenti Internet conosce BitTorrent come sistema di Peer-to-peer, impiegato per condividere gratuitamente files; come farebbero soldi da questo? Sfruttando la reputazione ottenuta per vendere video e files.

BitTorrent ha pianificato, ma non ancora aperto, un video store via Internet. E' possibile che i fondi aggiuntivi possano servire a questo. Inoltre, BitTorrent è stata bene atenta a non presentarsi come un'alternativa all'attuale assetto dei media, se non nel campo della distribuzione: lungi dal giustificare in qualche modo lo scambio di contenuti coperti da copyright, durante quest'anno ha stretto una serie di accordi con Hollywood.





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lunedì, novembre 27, 2006

Conservatori contro liberali, scomparsi i socialisti

Purtroppo parliamo delle elezioni amministrative in Polonia e non delle politiche nel resto d'Europa. Il sogno rimane.

Da notare che sulla scena politica polacca il confronto sembra ormai confinato a due formazioni conservatrici: Legge e Libertà, più reazionaria e populista, e Piattaforma Civica, con un programma liberale e moderato. Sembrano per ora scomparsi i socialdemocratici che avevano governato la Polonia per molti anni sotto l'abile guida di Aleksander Kwasniewski. (walking class)




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Martininiana

Orizzonte liberale oggi intervista Antonio Martino, che si dimostra non solo una delle migliori intelligenze del centrodestra, ma uno dei pochi in grado di comporre in poche parole soluzioni di sintesi coerenti e condivise delle diverse posizioni al suo interno. Adesso dobbiamo soltanto trapiantargli la faccia di bronzo di un Formigoni.



n Italia esistono sia i laici (non moltissimi) sia i cattolici (più numerosi). Un buon governo deve rappresentare sia gli uni sia gli altri. Non è detto che il compromesso soddisfi tutti, ma è certo che tutelare solo le esigenze degli uni garantisce la decisa opposizione degli altri. Un governo autenticamente liberale dovrebbe per quanto possibile tenere la legislazione fuori dalla contesa fra i due: non imporre standard di comportamento nell'ambito chiaramente privato delle persone.




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domenica, novembre 26, 2006

Mozzarella di Bufala USA, ossia il D.O.C. come rendita

Un caseificio del Wisconsin, negli USA, sta cercando di produrre Mozzarella di bufala e sembra che vi stia riuscendo abbastanza bene.


Cosa faranno adesso Bassolino Co., minacceranno querela, come avvenne per l'indegna faccenda del "parmesan" contro "parmigiano"? Chiederanno l'ennesimo aumento dei sussidi per la "tutela del territorio"?

In Italia si fa un gran parlare, giustamente, di "giacimenti culturali" e di difesa delle tradizioni alimentari, sino alla pretesa che sia lo Stato a certificare ed imporre l'esclusiva di alcune denominazioni. Troppe di queste pratiche sembrano ancora un tentativo di mantenere un puro e semplice monopolio, più o meno giustamente acquisito e sanzionato dallo Stato.

L'innovazione di processo e di prodotto è quasi completamente assente, in nome della fedeltà alla tradizione; le campagne di marketing si sono rivelate molto più efficaci delle querele per difendere ed ampliare le quote di mercato dei prodotti tipici, eppure sono ancora ben poco diffuse. Eppure la via maestra per salvare i prodotti tipici consiste proprio nella creazione ed imposizione di un brand, di un marchio, riconoscibile nel mercato: No Logo eè il titolo di un pessimo libro, non certo una strategia commerciale, al massimo il vezzo di qualche radical-chic agricolo convinto di poter spregiare il mercato, sicuro di ptere, alle brutte, impiegare i NAS al posto del cervello.



Gli imprenditori agricoli dovrebbero comprendere che campare di rendita è sempre più difficile e che non possono sperare di sopravvivere senza rimboccarsi le maniche e pensare in termini di competizione sul mercato: dovremmo ricordarci che quasi tutti i nostri "prodotti tipici" sono di fatto scopiazzature di qualcun altro, a cominciare dalla seta per continuare con la mozzarella: bachi e bufali d'acqua sono animali d'origine asiatica, trafugati e trapiantati in Europa anche per aggirare i monopoli di allora.







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sabato, novembre 25, 2006

Tecniche nuove per Hamas: ammassare scudi umani a difesaa dei razzi

Hamas ingiunge ai fedeli di ammassarsi intorno alle staizoni di lancio dei razzi Qassam. Questo moltiplica le vittime: quelle che i razzi fanno in Israele, quelle ch einvolontariamente Israele fa distruggendo le postazioni nemiche, ritenendo vi si trovino soltanto terroristi, infine la terza categoria: la vertia'.

I media occidentali ci cascano completamente, amo, lenza e filo... o sono complici, tradendo cosi' il lettore e piegando lopinione pubblica occidentale ai desideri della propaganda islamica?



La nuova tecnica palestinese si chiama “scudi umani”, come scrive il Jerusalem Post. Sabato sera centinaia di palestinesi, comprese donne e bambini, sono stati fatti schierare attorno all’abitazione di Mohammed Baroud, un capo delle squadre di lanciatori di missili Qassam dei Comitati di Resistenza Popolare. Venerdì scorso diversi predicatori affiliati a Hamas avevano ingiunto ai fedeli di “occupare” ogni edificio minacciato d’essere colpito dalle forze israeliane, contando sul fatto, ben noto a Gaza, che le forze israeliane cancellano un’operazione quando sanno di non poter evitare perdite civili. “Anziché andarsene, i proprietari devono restare dentro e chiamare quanta più gente possibile – aveva affermato uno dei predicatori –. Gli scudi umani sono la nostra

migliore difesa”.




(Hat tip: liberali per Israele)





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Blackstone, questi sconosciuti, ma solo per l'Italia

LA società di "private equity" Blackstone Group e' recentemente balzata agli onori delle cronache anche in Italia. I gestori di Blackstone sono di fatto fra i maggiori capitalisti mondiali, ma visto che non indulgono alle prime pagine dei giornali scandalistici come gli epigoni degli Agnelli, una nazione provinciale come lo Stivale si accorge dei cambi nella catena alimentare dell'economia mondiale soltanto quando vi sono riflessi visibili e simbolici anche in Italia: in questo caso, il presidente di Blackstone, Tony James, che dichiara un interesse sia per TIM che per alcune attività di ENEL. Qualcuno ha fatto ironia, nessuno si è chiesto come mai certi semisconosciuti signori abbiano il denaro ed i contatti per pensare ad un investimento in due delle maggiori imprese italiane in contemporanea, considerandolo poco piu' che un investimento ordinario, business as usual.

Nel frattempo, Blackstone sta anche cercando di acquisire ASE, una delle maggiori aziende di semiconduttori di Taiwan , mentre ci si chiede se non sia stato troppo rischioso, da parte dei finanziatori di Blackstone nel deal per l'acquisto del fondo immobiliare aperto Equity Office Properties, comprare per 30 miliardi di dollari con solo 3 miliardi di capitale e 27 fra debito a compartecipazioni dei propri banchieri.

In tutto questo, Italia ed Europa continentale spesso arrancano, nella mentalita' piu' che nei fatti; mentre nelle nazioni anglosassoni ed in Scandinavia, i fondi di private equity e venture capital hanno finanziato la nascita e soprattutto la ristrutturazione di imprese ed infrastrutture .



Meno Lapo, più Blackstone.

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giovedì, novembre 23, 2006

Delusioni

Capezzone trova la Finanziaria deludente . Noi trovammo lui deludente, qualche tempo fa. Sulla Finanziaria non avevamo illusioni; forse lui vive ancora nel Paese delle Meraviglie dove il liberalsocialismo funziona ed il socialismo e' una filosofia politica funzionante e non criminogena





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mercoledì, novembre 22, 2006

Citazioni friedmaniane

Considerazioni Buone anche per qualcuno nello Stivale...



Reason Magazine - Milton Friedman, Archliberal

What is the logical connection, for example, between opposing gun control and supporting drug control, between eliminating tariffs and banning online gambling, between deregulating campaign ads and censoring TV shows? A laundry list of policy positions is no substitute for a carefully considered worldview. Coherence is something conservatives could have learned from Milton Friedman, who emphasized that freedom is indivisible.

martedì, novembre 21, 2006

Caino ha vinto, ecco perche' nessuno lo tocca

Qualcuno fra noi si illude ancora che in Italia sia stato l'Occidente a vincere la Guerra Fredda. In Italia, sembra che l'abbiano vinta i comunisti, o almeno socialisti, collettivisti e rivoluzionari da salotto vari, se non il comunismo vero e proprio, nascondendo poi lo scandalo attraverso il comportamento passivo-aggressivo tipico di molte sette religiose: la continua, ossessiva denuncia d'essere dei perseguitati, rovesciando cosi' l'onere della prova sull'interlocutore razionale; la negazione assoluta, le urla e gli strepiti a coprire ragionamenti e confutazioni scientifiche, le reazioni isteriche ed appello alla persecuzione nei confronti di chi si limita a portare dati di fatto e documenti storici per sottoporre a controllo logico certe affermazioni.

A smentire le professioni d'innocenza e la retorica vittimista bastano i fatti di cronaca: ad esempio, gli assassini brigatisti del Sindaco di Firenze nel 1986 vivono a spese dell'amministrazione pubblica di cui trucidarono il rappresentante eletto. Quasi nessuno dei media, pronti a commuoversi per questo o quel caos umano, pronti a scatenare campagne d'opinione per il camoscio, ha trovato nulla da ridire.

Non vorrei diffondermi poi sul caso dell'assunzione al Viminale di Roberto "Nicola" Del Bello,
quale segretario particolare di Francesco Bonato, nel governo Prodi in
quota Rifondazione Comunista. O del caso di Sergio d'Elia. O delle aule
della Camera intitolate ad aspiranti terroristi. O del caso Battisti.

Un ente pubblico, sopratutto un ente territoriale quale la Regione o addirittura la Camera dei Deputati, non sono un luogo od una struttura qualsiasi; l'assunzione di certi personaggi la dice lunga sulle opinioni del datore di lavoro politico e sulla considerazione di certe amministrazioni pubbliche d'essere davvero i rappresentanti "di tutti".

Al di la' di tutte le buone e buoniste intenzioni e di tutti i validissimi discorsi sulla reintegrazione del detenuto, per quanto tempo possibile vorremo nasconderci il significato politico di queste vicende, per smascherare l'uso ipocrita di tali argomentazioni? Se davvero nessuno deve toccare Caino, perche' non si sono assunti, citati, difesi ed onorati anche notori terroristi "neri" oppure semplici criminali comuni apolitici?

Cosa ci serve per aprire gli occhi: che condannino in contumacia i difensori della liberta' e della democrazia di quegli anni, che brucino le bandiere degli stati che lottarono per riportarci e tenerci fra le democrazie liberali, che facilitino la caduta dell'Occidente, foss'anche per mano del terrorismo islamico, pur di vendicarsi della caduta dei propri idoli? Questo sta gia' avvenendo, ma non interessa a nessuno. Serve davvero che dichiarino la Repubblica Popolare, prima di capire
che credono di aver vinto e che adesso dovremo pagare caro, pagare
tutti?

Nessuno tocchi Caino, se proprio volete: ma devo proprio anche mantenere, servire e riverire Caino in casa mia, fargli educare i miei figli, lasciargli compiere in pace cio' che cerco' di fare armi alla mano vent'anni prima?





( Hat tip: hurricane 53,Liberaliperisraele)



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L'onore delle armi

Volendo fare un titolaccio ad effetto su certi "compagni che sbagliano", anche se non sbagliano soltanto perche' si chiamano fra loro con quel'orrido termine....



Pannella epura JimMomo, in un silenzio malvino.



Era un sogno, un incubo, dal mio punto di vista, ma i sogni muoiono all'alba, soprattutto quando ci sono di mezzo il Sol dell'Avvenire ed i suoi affamati adepti.



(Hat tip: Mattinale)





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lunedì, novembre 20, 2006

Addio, Shalom

Comunicato Honest Reporting Italia 20 novembre 2006





Cari amici che da tempo seguite fedelmente i nostri comunicati, oggi dobbiamo purtroppo inviarvi un comunicato molto speciale. Shalom Noury - Shuny per gli amici, fondatore e per molto tempo unico redattore e curatore di Honest Reporting Italia, sabato 18 novembre ci ha lasciati. Nel comunicarvi questa tristissima notizia, desideriamo tuttavia assicurarvi che Honest Reporting Italia continuerà la sua attività: questo è stato l'ultimo desiderio di Shuny, e noi che lo abbiamo amato in vita onoreremo la sua memoria proseguendo la sua battaglia per una informazione onesta sui fatti che coinvolgono lo stato di Israele.


Gli amici di Shuny

HR-Italia@honestreporting.com

La Fonera a chi è di parola

La Fonera a chi è di parola: " Questa settimana, in collaborazione con Blogo.it, FON offre gratuitamente (spese di spedizione comprese) il social router La Fonera a chi prometterà di installarlo e di condividere la propria connessione a banda larga attraverso il WiFi. Maggiori informazioni sul blog di FON."

(Fonte: Aghenor)

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Corso di management in una puntata

Blogger reminder

Per evitare di prendersi troppo sul serio:




Salviamo dalla lapidazione Laila

TEMIS- Appello per salvare la vedova condannata in Arabia Saudita per aver partorito

Salviamo dalla lapidazione Laila. Invia questo post o scrivi direttamente al Ministro degli Esteri - m.dalema@massimodalema.it - perché il Governo italiano si attivi per salvare dalla lapidazione Laila, la vedova che in Arabia Saudita è stata condannata a morte per aver partorito una bambina. La sua storia è oggi su tutti i quotidiani, ma non può rimanere solo una notizia di cronaca. Bisogna fare qualcosa. Temis ci vuole provare. Unitevi a noi inviando questo post o una e.mail al Governo italiano affinché faccia pressioni sull'Arabia saudita per graziare Laila!




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Bimbi sindacalisti Magari, magari....

Ventinove Settembre avrebbe un ottimo metodo per trattare ocn certi ragazzini troppo cresciuti. In teoria. In pratica, temo che si dovrebbe aggiungere un fucile a canne mozze perche', al contrario delle parabole, invece di andarsene questi passano alla rapina, pardon alla redistribuzione.





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Pac-Man, la verita'

"I videogiochi non influenzano i bambini. Voglio dire, se Pac Man avesse influenzato la nostra generazione ora staremmo tutti saltando in sale scure, masticando pillole magiche e ascoltando musica elettronica ripetitiva."



(Kristian Wilson, Nintendo Inc., 1989)

PS: In realta', e' una barzelletta di Marcus Brigstocke .



PPS: Persino Wikipedia pero' toppa: Kristian Wilson esiste davvero, e' uno dei programmatori che appre nei "credits" per una ottima parte della saga del mitico videogioco Populous , Populous II: Trials of the Olympian Gods





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Ingiustizie ONU

Perche' loro no, ma invece lui , lui e lui invece si'? Il socialismo (versione moderna e pseudolaica del fanatismo religioso) ha la stessa razionalità e la stessa aderenza con la realta' dei Cavalieri Jedi. Almeno loro possono arguire che tutto questo si svolge in un futuro remoto ed in una Galassia lontana, non adesso e sulla nostra pelle.





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domenica, novembre 19, 2006

Libero azzardo in Libero (dallo) Stato

Indymedia chiude?

Magari. Persino chi ha lasciato che Indymedia scroccasse banda e spazio si e' rotto e ha dato lo sfratto. Purtroppo, immagino che andra a finire con la solita commedia tremebonda stile Nazifesto: tanto rumore per nulla, anzi, tanto rumore per i $$$ dei tre volte buoni "samaritani".





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Nuove vette. Il governo siriano imita gli shahid

Il governo siriano, preoccupato per le notizie sul proprio coinvolgimento nell'assassinio del primo ministro libanese Rafik Hariri, minaccia di autodistruggersi o di scatenare una campagna di repressione se l'indagine dovesse continuare.

La stabilità del regime siriano rischia di esser compromessa dal Tribunale internazionale per l'omicidio dell'ex premier libanese Rafik Hariri, dopo che i suoi vertici sono stati accusati di aver pianificato l'attentato del 14 febbraio 2005. «Bashar al-Assad ha ordinato di uccidere Hariri per stroncare le forze emergenti in Libano», ha affermato meno di ventiquattr'ore fa l'ex numero due del regime di Damasco, Abd al-Halim Khaddam, dal dicembre 2005 in esilio a Parigi. Accuse infondate, hanno risposto responsabili siriani: «Siamo i primi a voler giungere alla verità sull'omicidio Hariri, ma il tribunale deve aprirsi solo a conclusione dell'inchiesta», ha dichiarato l'ambasciatore siriano a Londra Sami al-Khaymi (da liberali per israele).


Praticamente, i metodi degli shahid e degli scudi umani elevati a strumento di relazioni internazionali! Complimenti per l'innovazione, come minimo ci si puo' attendere a breve una visita di d'Alema per "aprire un dialogo". Si dialoga con chi stupra, sembra normale dialogare con chi dovrebbe gestire una nazione ed invece tiene comportamenti da Anonima Sequestri o peggio.





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sabato, novembre 18, 2006

Dite addio al caricabatterie!

I metodi di trasmissione senza fili stanno cambiando drasticamente la vita di molti fra noi: la possibilità prima di telefonare, poi di impiegare un computer ed accedere ad Internet senza la costrizione di un luogo fisso, anzi, in teoria ovunque si desideri, stanno avendo effetti potenzialmente rivoluzionari sulle società occidentali, abbattendo i vincoli fisici che legano una funzione ad un luogo.

L'eccezione più grande, il freno maggiore consta di due elementi: le dimensioni degli apparecchi che dovremmo "portarci dietro" e la necessità di ricaricare le batterie.

Molto spesso, l'unico accessorio davvero indispensabile e' divenuto il caricabatterie; anzi, sempre piu' spesso "i" caricabatterie. Uno per il telefonino, uno per il PC, un altro per eventuali palmari od altri strumenti. Qui nasce il problema: la necessità di un caricabatterie differente per ogni strumento elettronico che ci portiamo dietro aumenta in maniera drastica il peso e la scomodita' del "nomadismo digitale", la possiblità di essere sempre connessi, di avere sempre accesso all'informazione. Abbiamo eliminato cavi e cavetti per connettere PC e telefoni fra loro ed alle reti di comunicazione, soltanto per aver una continua matassa di cavi elettrici e spinotti per connetterci alle prese?



Quest'ultimo passo e' quasi arrivato. Il principio per cui in teoria sarebbe possibile trasmettere energia elettrica tramite un campo elettromagnetico e quindi senza la necessita' di cavo conduttore, così come trasmettiamo informazione (radio) è noto sin dal 1831, quando Michael Faraday scopri' che una corrente elettrica che fluisce in un cavo induce una corrente secondaria in un cavo vicino. Il problema maggiore, sinora, e' il fatto che i campi sinora impiegati irradiano energia elettrica in maniera uniforme in tutte le direzioni, invece che in un fascio diretto verso gli strumenti da caricare, disperdendo cosi' gran parte dell'energia anche a brevissima distanza, senza considerare poi i rischi di esposizione del corpo umano a campi elettromagnetici intensi.



Marin Soljacic, del MIT, ha presentato al forum di fisica dell'AIP una possibile soluzione al problema.

Per far divenire "wireless" anche la trasmissione di energia elettrica, Soljacic propone di aggirare le difficoltà presenti, impiegando campi "non-radiative" e di distribuire l'energia elettromagnetica in maniera tale che venga trasmessa dalla parte magnetica e non da quella elettrica dei campi impiegati. I campi magnetici interagiscono molto meno di quelli elettrici con gran parte dei corpi - e del corpo umano, soprattutto e quindi la trasmissione di energia sarebbe efficiente e sicura.

Al momento, l'attrezzatura impiegata (un semplice cavo piegato a forma di anello, nel caso del "ricevitore" di energia, ossia il telefonino od il PC da ricaricare) permette una efficienza del 40% - migliorabile, ma non tremenda. Il tipo di campo studiato ha anche un altro vantaggi: può essere emesso in maniera tale che l'energia venga assorbito soltanto da apparecchi in "risonanza" con esso, permettendo di riassorbire l'energia non impiegata per le ricariche.

Preparatevi a poter ricaricare soltanto appoggiando il vostro PC o telefonino vicino alla parete giusta.





(Hat tip: The Economist)









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Zadie Smith e una meravigliosa metafora della lettura

La scrittrice Zadie Smith , intervistata ad un programma radio, spiega quale dovrebbe tornare ad essere l'essenza della lettura: il lettore dovrebbe somigliare al musicista dilettante: riproduce uno spartito scritto da altri, impiegando la propria abilità. LA momento, il dominio del cinema e della TV quale mezzi d'intrattenimento avrebbe portato alla preminenza di un tipo di lettura che mima l'esperienza audiovisuale, la ricerca di un intrattenimento quasi passivo.

Trovo che l'interazione fra mente del lettore e mente dell'autore sia una delle casratteristiche più affascinanti della lettura, qualcosa che le arti visive difficilmente possono riprodurre



From an interview with novelist Zadie Smith on KCRW's Bookworm program:

But the problem with readers, the idea we’re given of reading is that the model of a reader is the person watching a film, or watching television. So the greatest principle is, "I should sit here and I should be entertained." And the more classical model, which has been completely taken away, is the idea of a reader as an amateur musician. An amateur musician who sits at the piano, has a piece of music, which is the work, made by somebody they don’t know, who they probably couldn’t comprehend entirely, and they have to use their skills to play this piece of music. The greater the skill, the greater the gift that you give the artist and that the artist gives you. That’s the incredibly unfashionable idea of reading. And yet when you practice reading, and you work at a text, it can only give you what you put into it. It’s an old moral, but it’s completely true.


Link (via Michael Leddy's Orange Crate Art)











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venerdì, novembre 17, 2006

Palestina: i pacifisti sfilano sotto le bandiere dei guerrafondai

La sinistra sta per manifestare a Roma e Milano per la "pace"in Medio Oriente. I sinistri sfileranno sotto le bandiere palestinesi, declamando slogan a favore della partizione ed insultando Israele, senza rendersi conto della contraddizione in termini. I partiti ed i militanti di sinistra, in nome di una "pace" dalal stana definizione, insultano e disprezzano le vittime, la nazione aggredita nel 1948, che ha da sempre accettato e sostenuto la soluzione della comunita' internazionale, ossia la partizione in due Stati, nel rispetto dei piani originari delle Nazioni Unite e a prezzo di un esodo del tutto paragonabile a quello degli arabi di Palestina; si tratta della stessa soluzione che essi stessi adesso propongono. Nello steso tempo, in nome della partizione, idolatrano proprio la fazione che sempre avuto come obiettivo lo sterminio della parte avversa e che ha sempre coerentemente rifiutato ogni soluzione pacifica e boicottato ogni tentativo d'accordo (come nel 2000), a dispetto delle concessioni, sino ad arrivare agli attuali deliri antisemiti.

Rimane il dubbio: non sanno o non vogliono sapere?



(Hat tip: Il signore degli Anelli)



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Milton Friedman: comincia la diffamazione

Al Guardian, il 1984 non è mai passato di moda ed il Ministero della Verita' è già all'opera. Maramaldi e vigliacchi, al solito, oltre che del tutto fuori tema.

Tralascio le pure e semplici menzogne, troppo facili da esporre: le stupidaggiini su monetarismo e riforme in Cile sono semplicemente patetiche.

Quello che mi urta particolarmente e' il livello di malafede che lo fa definire come irrilevante: Friedman non lascia una scuola di pensiero per lo stesso motivo per cui non esistono piu' astronomi "copernicani" in opposizione a quelli "aristotelici": il suo contributo e' diventato parte del consenso di base in economia, al punto da essere condiviso a livello implicito da quasi ogni economista contemporaneo, compresa la scuola del MIT su cui tanto sbava chi ha scritto l'articolo.

riguardo all'accusa che poche delle sue proposte siano mai state messe in pratica, e' purtroppo parzialmente corretta. Purtroppo per noi, visto che quelle che lo sono state - "soltanto" abolizione della leva, deregolamentazione, buoni scuola - sono state un enorme passo avanti.



Scommettiamo quanti pennivendoli italioti comporranno saccenti articolesse scopiazzando questa velina da minculpop, errori e falsi evidenti inclusi?







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giovedì, novembre 16, 2006

Liberi di scegliere: Milton Friedman

Si è spento oggi Milton Friedman, uno dei piu' strenui difensori della libertà in uno campo dello scibile , l'economia, che l'ignoranza e i pregiudizi hanno spesso reso facile campo per il socialismo ed i nemici della libertà di ogni colore.

E' stato uno dei protagonisti del '900, non soltanto per i suoi numerosi contributi allo studio dell'economia , quanto per il suo atteggiamento verso la politica e la società in generale, ben riassunti nel titolo di un suo libro: "Liberi di scegliere". Lui e' stato uno dei grandi uomini che ci ha aiutato a rimanere liberi di scegliere.

E' stato uno dei primi e dei più efficaci intellettuali ed accademici a combattere il "liberalismo" keynesiano dall'interno, impiegando le sue stesse armi; uno dei primi ad essere in grado di coniugare conservatorismo e sostengo inflessibile alla libertà individuale anche sul piano politico, ad esempio nella battaglia per l'abolizione della leva o per l'antiproibizionismo. Ci ha ricordato sempre e comunque ocme liberta' e responsabilita' siano legate, come le persone vengano liberate dalla capacita' di scegliere, da sole od associate cvolontariamente con altre, mentre i governi non sanno scegliere, ma soltanto opprimere.



2 read: Walking class e il suo ottimo round.up.





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iPhone finalmente?

La voce continua a circolare e diventa sempre piu' pressante. : Apple avrebbe ordinato 12 milioni di telefonini ad un produttore taiwanese. La mossa potrebbe alterare definitivamente l'equilibrio nel mercato americano dei telefonini





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mercoledì, novembre 15, 2006

O.J. Simpson e l'intervista "ipotetica": confessare un omicidio

La vicenda di O.J. Simpson è paradossale

O.J. Simpson uccise moiglie ed amico scoperti in flagrante adulterio e si dette allal fuga sulle autostrade di Los Angeles, scatenando una vera e propria caccia all'uomo, e trasmessa in tutti gli USA, insieme al suo processo, divenuto rapidamente il "processo del secolo".

L'accusa aveva presentato un caso abbastanza convincente da far perdere a O.J. Simpson la causa civile, non prima di essere assolto da una giuria di diritto penale, in quanto sussisteva un "ragionevole dubbio", ossia qualcosa di simile alla nostra "insufficienza di prove". Si pensa che una persona che ha scampato la sedia elettrica per il rotto della cuffia grazie ad avvocati strapagati e disponibili a giocare la carta razziale nella maniera più spudorata preferisca mantenere un basso profilo. al contrario, Simpson verrà intervistato alla FOX e presenterà una confessione "ipotetica": se avessi ucciso mia moglie, lo avrei fatto così.

In sintesi, siamo in presenza della una autentica confessione a mezzo stampa e televisione che grazie al condizionale resterà impunita. L'unica magra consolazione è che i proventi di libro ed intervista finiranno a pagare i risarcimenti agli eredi due vittime.

Fox plans to broadcast an interview with O.J. Simpson in which the former football star discusses 'how he would have committed' the slayings of his ex-wife and her friend, (via GOP Vixen)







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martedì, novembre 14, 2006

Piccoli passi per un grande partito

In Wyoming il Libertarian Party e' riuscito finalmente a compiere il grande passo: il candidato libertarian alla carica di segretario di Stato ha ha preso il 18% dei voti, guadagnando al partito lo status di "major party", ossia di partito di primo piano. Speriamo che vada meglio dell'altra volta.
Qualche timido segnale esiste: le posizioni libertarian sono condivise più o meno consciamente da un elettore su otto; la virata statalista e repressiva di entrambi i partiti maggiori sta spostando voti verso il piccolo partito libertario, in precedenza messo in ombra dalla componente libertarian del Partito Repubblicano. Personalmente credo maggiormente nelle virtù di un'alleanza anti-statalista all'interno di un partito unico piuttosto che in una frammentazione partitica, ma un partito libertario anche piccolo, potrebbe impensierire abbastanza i partiti maggiori da restituire prominenza elettorale ad alcuni temi libertari. Da noi non ha (ancora) funzionato , ma gli USA sono una grande nazione.

(Hat tip: Neal Boortz, Instapundit)

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Ad andare con lo zoppo si impara a censurare

Torno in Rete dopo un'assenza di alcuni giorni e scopro una vicenda che ha dell'incredibile: DAW e' stato diffidato e censurato da Radio Radicale per un esilarante filmato in cui ironizzava sui dissapori fra Pannella e Capezzone (che, ad onor del vero, ha invece speso parole d'apprezzamento per il video) . Massima solidarietà per DAW, che si ritrova costretto gli effetti mefitici del contagio socialista nei confronti dei Radicali: i seguaci di Papa Giacinto detto Marco Pannella hanno sempre avuto una quantità industriale di difetti, ma le tentazioni censorie non erano fra queste. Evidentemente lo Sdi e' portatore sano (?) delle stesse pulsioni totalitarie e censorie di Baffetto d'Alema, per non parlare della pronta ed inevitabile applicazione della censura in ogni nazione appestata dal morbo collettivista. Noi non ne avevamo mai avuti troppi dubbi, speriamo ne venga qualcuno anche ai Radicali.


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giovedì, novembre 09, 2006

Perche' negano la festa della libertà

Perché ricorda loro quale sia la loro definizione di libertà : quella dei "migliori" di fare al resto di noi ciò che par loro, con un comodo muro a tener fuori gli sguardi indiscreti e dentro i fortunati abitanti del "paradiso". Poco importa che il paradiso in questione sia nero, rosso o bianco: tenetevelo.


(grazie a Il Giulivo per l'immagine)


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mercoledì, novembre 08, 2006

Bye Bye Don

Donald Rumsfeld si è dimesso. Non posso certo dire che non se lo sia meritato.

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Il miglior commento americano sulle elezioni italiane

Più precisamente, si tratta del miglior comunicato stampa di un politico repubblicano a seguito del risultato elettorale (con ottimo commento aggiunto) .
Da incorniciare, per stile, competenza, onestà e voglia di superare la sconfitta e ricominciare a guardare avanti, per riconquistare ciò che i repubblicani hanno perso e che i Democratici da soli mai sarebbero mai stati capaci di ottenere.

Forse, leggendolo, anche i politici del centrodestra potrebbero capire come mai siamo riusciti a passare da una maggioranza di 100 deputati ad una sconfitta per 27mila voti di scarto.

Hat tips: The Volokh Conspiracy, Instapundit


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lunedì, novembre 06, 2006

Giustizia politica in Italia?

Fa piacere vedere che se ne accorgono anche alcuni illustri visitatori della nostra nazione, anche se forse non hanno capito come di norma vada a loro favore. Quando li assolvono, invece, o li definiscono "resistenti", la nostra "giustizia" va benissimo, immagino.


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Con tanti Saluti a Di Pietro

Se chi ben comincia è a metà dell'opera...


PER IL MOLISE
IORIO ANGELO MICHELE

PER IL MOLISE



1.18655,498 %


L'UNIONE
RUTA ROBERTO

L'UNIONE



95144,501 %



Fonte: Ministero dell'Interno, gat tip: StarSailor

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Tax-mania

Liberissime traduzioni:

"A fine is a tax for doing something wrong. A tax is a fine for doing something right." - Author Unknown


"Una multa è una tassa per aver fatto qualcosa di sbagliato. Una tassa è una multa per aver fatto qualcosa di giusto. " Anonimo

"The politicians say "we" can't afford a tax cut. Maybe we can't afford the politicians." - Steve Forbes

"I politici ci dicono : "noi" non possiamo permetterci di tagliare le tasse. Forse "noi" non possiamo permetterci i politici" Steve Forbes

"There is no art which one government sooner learns from another than that of draining money from the pockets of the people." - Adam Smith

"Non esiste arte che un Governo apprenda più rapidamente dell'arte ti prosciugare le rache del popolo. " Adam Smith

"Your federal government needs your money so that it can perform vital services for you that you would not think up yourself in a million years." - Dave Barry

"Il vostro governo ha bisogno dei vostri soldi per poter fornire servizi essenziali e vitali cui voi non avreste mai pensato, nemmeno in un milione di anni" Dave Barry

E per finire, la mia citazione preferita da uno dei miei economisti meno preferiti:

"The avoidance of taxes is the only pursuit that still carries any reward." - J M Keynes

"Schivare le tasse è l'unica attività che garantisca ancora qualche soddisfazione" J M Keynes


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Masochismo elettorale, vizio di ogni destra liberale?

Fred Barnes, executive director del neocon Weekly Standard, rincara la dose di sale nelle ferite repubblicane (come se non fosse bastato il normalmente filo-repubblicano Economist) dal Commentary del Wall Street Journal di oggi. Chi scrive, come Barnes, spera che le previsioni di sconfitta si ridimensionino e che il Partito Repubblicano non perda la sua maggioranza alla Camera ed al Senato; detto questo, è certo che, data la situazione economica, il Partito Repubblicano dovrebbe veleggiare tranquillo nei sondaggi e non invece essere costretto a combattere per la sopravvivenza come partito di maggioranza.
La ricetta per essere certi di evitare un disastro a midterm è sempre esistita e si trova proprio nel programma di riforme del Partito repubblicano. Abbandonando tale programma, il GOP si è autoinflitto una sconfitta evitabile, contro un avversario debole e diviso.
La rinuncia, per lassismo, alle riforme del programma e la discesa in un pantano di sospetti di clientelismo hanno deluso ed allontanato buona parte della base storica del partito, che non è riuscito a compensare neppure tramite l'impiego del voto di scambio e l'abbraccio disinvolto dei temi etici come scudo per nascondere le proprie manchevolezze.
Non sembra la storia di una certa coalizione politica qui in Italia? La Casa delle libertà ha imitato il Partito Repubblicano. Purtroppo, ha imitato i suoi difetti molto più dei suoi pregi.


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Bombardata Forza Nuova

Se i fatti di Padova non fossero bastati, ecco un'altra dimostrazione del pacifismo connaturato alla sinistra senza se e senza ma. Gli idioti sono anche troppo frequenti in entrambi gli schieramenti, ma almeno a destra certi lupi non pretendono di nascondersi sotto a pelli d' agnello;soprattutto ben pochi ci cascano e ne prendono le difese ad ogni costo.

09:29 06Nov 2006 RTRS-Roma, bomba nella sede di Forza Nuova, nessun ferito

ROMA, 6 novembre (Reuters) - Una bomba è esplosa stanotte davanti alla sede romana del movimento della destra radicale Forza Nuova, senza causare alcun ferito ma arrecando gravi danni allo stabile e alle macchine parcheggiate intorno. Lo riferisce la polizia di Roma.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, verso le 2.30 di questa notte, davanti alla serranda chiusa della sede di Forza Nuova di via Nicola Nisco, nel quartiere Appio, viene posato uno zaino riempito con polvere nera e dotato di un innesco elettrico a distanza. La polizia ha ritrovato un filo lungo circa 40 metri che sarebbe servito per dare la scintilla che ha fatto esplodere la bomba.
Oltre a far saltare tutti i vetri del palazzo di cinque piani, lo scoppio ha divelto la porta di ingresso e ha danneggiato l'interno dei locali di Forza Nuova, distruggendo anche tre macchine che erano parcheggiate davanti allo stabile.

domenica, novembre 05, 2006

L'Economist affonda il GOP, per il bene dei Repubblicani stessi.

L'editoriale dell'Economist ripete quello che molti repubblicani hanno già sussurrato o pubblicato: il Partito Repubblicano si merita di perdere le elezioni di mid-term e potrebbe perfino essergli utile.
Il 109mo Congresso è stato pessimo; non tanto per gli standard dei Democratici, ossia socialisti, ma soprattutto per quelli dello stesso Partito Repubblicano. Il partito dello Stato minimo, della libertà , della lotta alle burocrazie ed all'invadenza del Leviatano ha importato dall'Europa il cancro rappresentato dall'espressione "conservatorismo statalista" e si è trasformato in una massa di peones parlamentari dediti al voto di scambio ed alle leggi di spesa ad hoc per favorire il proprio distretto, che per raccattare voti dopo aver deluso i moderati hanno inscenato rigori teologici e cedimenti illiberali pur di compiacere anche la destra bigotta. La fase dell'egemonia repubblicana è durata davvero soltanto pochi anni?
Forse. D'altro canto, una sconfitta di mid-term potrebbe permettere da un lato di ripulire il partito, dall'altro di riattivare la coalizione antistatalista che ha permesso al Partito Repubblicano di crescere e diventare maggioranza strutturale negli USA: la coalizione "leave me alone", per impedire allo Stato di imporre scelte etiche od economiche ai singoli, sia in economia, sia in campo etico. Un compromesso in grado di attrarre la maggioranza morale americana, scettica nell'uso della coercizione statale per risolvere i problemi economici e pronta a non impiegare tale coercizione sul piano etico, in modo da non scatenare di nuovo guerre di "religione".
Per chi dubitasse della necessità di un tale atteggiamento, ricordiamo che chi si dice d'accordo con i principi libertarian costituisce probabilmente il maggior blocco di elettori indipendenti negli USA.
Ricordiamoci che nel 1992 Clinton sconfisse sonoramente Bush padre, anch'egli pericolosamente statalista, scatenando proprio un processo di rinnovo dell'alleanza fra evangelici e libertari, che portò al trionfo repubblicano del 1994.

Lezioni per il nostro povero Stivale? Parecchie, direi.... la coalizione Repubblicana potrebbe rappresentare una meta, per il nostro sconquassato centrodestra? In fondo, non è stato lo stesso Sandro Bondi ad ammettere che la CdL ha perso 2 milioni di voti liberali, proiettando una immagine statalista sia in economia che sui temi etici?


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Squadrismi pacifinti: aggredito dagli autonomi il padre di Vanzan, caduto a Nassirya

Ricorda il figlio ucciso in Irak: botte dagli autonomi. Interessante metodo dialettico, indubbiamente.

Enzo Vanzan sembra un pugile sconfitto, la faccia pesta, l’occhio sinistro gonfio e nero. Le ha prese, ma non sul ring: nel pieno centro di Padova, nel cuore del Veneto civile e laborioso, l’altra sera. Aveva appena finito di partecipare a un convegno di solidarietà con le forze armate, lui che nel maggio di due anni fa perse un figlio militare in Irak, Matteo, caporalmaggiore dei lagunari, «gigante buono» ucciso a Nassirya da una granata. Erano passate da poco le 23 e con Vanzan c’erano altre cinque persone, tra cui il deputato di Alleanza nazionale Filippo Ascierto, ex carabiniere. Il raid di un commando, pugni e calci da squadristi dei centri sociali. Il segnale di allarme era suonato poco prima delle 21, quando un gruppetto di autonomi era passato a strappare le locandine della manifestazione. La solita provocazione, hanno pensato gli organizzatori della serata. [... ]
«Eravamo rimasti in sei - ricostruisce il deputato - stavamo facendo due passi verso piazza dei Signori, volevamo andare a mangiare una pizza. Ci sono piombati alle spalle, in perfetto silenzio, io ne ho visti quattro ma forse erano più numerosi, ci hanno scaricato pugni e calci ovunque. Vanzan è caduto a terra e su di lui si sono accaniti. Il pestaggio sarà durato mezzo minuto, poi sono scappati. Un’azione veloce ma dura, cattiva».
Pace subito, senza se e senza ma. La Pace Eterna?

(Hat Tip: il Mascellaro, fonte: Il Giornale)


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Agli statali aumenti garantiti, chi lavora per lo Stato muore in attesa

Per il pubblico impiego, accordo fatto tra Governo e sindacati, grazie alla minaccia di sciopero generale. Provate soltanto ad immaginare cosa succederebbe se i contribuenti impiegassero lo stesso sistema, ossia lo sciopero fiscale, oppure se i fornitori di servizi allo Stato si rifiutassero di lavorare per un cliente che si "dimentica" di pagare per mesi, fino a spingere al suicidio i propri creditori.
Dimenticavo, scusate, non è possibile. Si verrebbe accusati d'essere sporchi evasori ed organizzatori di serrate, crimine punito severamente, perché in Italia chi è pagato per lavorare può scioperare impunemente, ma chi si assume ogni rischio non ha il diritto di sospendere l'attività, sino al fallimento. Tutto questo accade mentre la retribuzione di un dipendente statale è cresciuta dal 1995 al 2005 molto più di quella di un dipendente del settore privato, nonostante le minori ore lavorate e i ridottissimi aumenti di produttività. Tutto questo accade mentre chi vanta un credito nei confronti del Leviatano deve attendere una dozzina d'anni per essere pagato. Tutto questo accade mentre i capponi votano per il Natale.
Inutile sperare di sanare Napoli, sarebbe il caso di cominciare da Roma.


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TB: The Right Nation, Mid-Term (Open) Must-Read List / 2

La sinistra In piazza contro il governo? Certo che no...

Secondo Prodi, le 100mila persone in piazza ieri non manifestavano contro il Governo, ma "contro il precariato", contro il quale il suo Governo starebbe già alacremente lavorando. Seguendo la stessa logica, il commerciante che si ritrova una bomba davanti al negozio non dovrebbe preoccuparsi: l'Onorata società non ce l'ha con lui e tutto ciò che deve fare è, semplicemente, pagare.

In fondo però ha forse ragione Stefano Folli, forse i reazionari rossi non erano davvero in piazza contro Romano Prodi, alleato di ferro di Bertinotti nell'ottica fanfaniana, ossia corporativa, che ben conosciamo: l'obiettivo sarebbe la pulizia etnica della sparuta componente riformista del cenotrosinistra. Ancora peggio, quindi. Non sia mai che qualcuno di loro potesse trovare ascolto e dimostrare la fondatezza elle proprie idee, semplicemente mettendole in pratica. Il volgo potrebbe perfino accorgersi che funzionano e - orrore! - cominciare a ragionare.

Nel frattempo, nessuno ha avvisato il compagno Caruso, che è ancora più esplicito, nel caso il messaggio non fosse arrivato forte e chiaro al primo tentativo:
Francesco Caruso, esponente no-global di Rifondazione, avverte: 'Anche il Governo e' precario,ha sottoscritto un contratto a termine con gli elettori e deve rispondere a 2 milioni di precari'.
Dei milioni di Italiani talmente poco precari da non essere mai licenziabili anche in caso di integrale nullafacenza, che con il peso della propria manomorta da Antico Regime impediscono ad altri milioni di concittadini di trovare un lavoro adeguato, nessuno si preoccupa, invece, se non per rassicurarli. Complimenti.
Il problema, secondo Governo e sfascisti rifondaroli, sarebbe quel 7 per cento di precari veri e propri, non il 23 percento di lavoratori clandestini, senza tutele e che non paga tasse né contributi. Si sa, sono probabilmente compagni che sbagliano, trovandosi in stragrande maggioranza nelle nuove "regioni rosse", quali la Campania. Molto più semplice massacrare chi almeno cerca di pagare qualcosa, piuttosto che prender di petto camorre e sanfedisti vari.

Paradossi per gente col paraocchi: buona parte dell'elettorato della sinistra radicale è costituito da veri e propri "rentiers", per quanto piccole siano le rendite: pensionati, statali, disoccupati organizzati, evasori legalizzati cooperativi, categorie protette e reclamanti protezione dalla concorrenza e da regole di merito, per i più vari motivi ; il resto è costituito da ragazzini illusi, intellettualmente storpiati da una scuola che ha insegnato loro a chiamare giustizia la rapina e filosofia l'irrazionalità. Se lo sommiamo alla massa d'urto sindacale, nella quale la maggioranza è composta di statali e pensionati, di fatto assistiamo ad un paradosso: i cosiddetti rivoluzionari prendon voti da coloro che dovrebbero definire "biechi reazionari", se fossero coerenti con la propria propaganda e non con ciò che scrivono appena lontani dai riflettori.


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venerdì, novembre 03, 2006

Olocausto nucleare. Letteralmente?

Verrà presentato lunedì il nuovo libero di Arturo Diaconale, di cui potete vedere la copertina qui sotto. Tutte le informazioni del caso da Krillix.

Citando liberamente dalla recensione di  Dimitri Buffa

Per la prima volta, infatti, qualcuno mette per iscritto e in maniera crudamente esplicita quale sia la posta in gioco in questo tira e molla della comunità internazionale con la repubblica islamica dell’Iran e con il suo nuovo presidente, il noto antisemita Mahmoud Ahmadinejad: la stessa sopravvivenza di quasi sei milioni tra ebrei e arabi israeliani che in Israele ci si trovano benissimo. Tanto da non avere mai commesso un attentato contro chi li ospita per dimostrare solidarietà agli altri arabo-islamici che li circondano. Di odio. Contrariamente ai baschi che vivono a Madrid o ai Nord Irlandesi che soggiornano a Londra, infatti, quasi mai si è sentito di complicità degli arabi israeliani con i loro fratelli "shaheed" della terra della futura Palestina. E questo vorrà pure dire qualcosa






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giovedì, novembre 02, 2006

Agricoltura biologica: fenomeno di nicchia o affamatrice dei poveri?

Un amico libertario, commentando qualche giorno fa un altro post, ricordava uno ragionamento incorerente, contraddittorio, ma ricorrenti, ascoltato in compagnia:
[...] sostenevano, in materia di agricoltura, che l'Africa in realtà non ha bisogno di OGM, ma solo di agricoltura biologica. Gli OGM vengono venduti all'Africa, secondo loro, truffaldinamente, con la stessa logica dello sfruttamento coloniale inglese sugli USA. Cioè secondo loro alla base del discorso OGM ci sarebbe il solo interesse delle multinazionali a vendere i loro prodotti sul mercato Africano, mentre i prezzi del biologico sono volontariamente alzati a cannone appunto per pilotare il mercato.
In Africa gran parte dell'agricoltura è "biologica", ossia esercitata senza fertilizzanti o pesticidi; proprio per questo muoiono di fame. Non è (soltanto) una battuta: l'agricoltura europea è stata sottposta a ben più di una rivoluzione ben prima dei pesticidi e degli OGM: quella medioevale, quella inglese e "scientifica" del XVII e XVIII secolo, che per inciso ha probabilmente posto le basi della prima Rivoluzione Industriale; questa serie di rivolgimenti ha elevato la produttività agricola, causando ovviamente danni di breve periodo. Quale agricoltura sarebbe quella "naturale", quindi?
L'agricoltura è diventata "industriale", con l'effetto (tipico degli sviluppi nelle economie di mercato) di ridurre i costi per unità di prodotto e quindi di ridurre i prezzi dei prodotti di prima necessità ed aumentare il numero di calorie acquistabili per ora di lavoro, a causa del calo dei prezzi; la fame in Europa ed in India è stata debellata anche in questa maniera, non certo tramite elemosine o redistribuzioni fra ricchi e poveri.
L'agricoltura organica e "biologica" impiega spesso raffinamenti di tecniche medievali, che riducono drasticamente la quantità di prodotto privilegiando la qualità ed il ridotto impatto ambientale. Obbiettivi indubbiamente validissimi e meritevoli, ma che nulla possono fare per aumentare la disponibilità alimentare per i poveri, dati i maggiori costi dovuti alla minore produttività delle tecniche impiegate: senza fertilizzanti chimici ad aumentare la fertilità del terreno e senza pesticidi e diserbanti ad eliminare le "perdite", le rese sono decisamente minori, a meno di non impiegare OGM per il medesimo fine.

Si vede quindi come non sia necessario ipotizzare alcun complotto per alzare i prezzi dei generi alimentari "biologici": il biologico è intrinsecamente più caro ed inadeguato a ridurre drasticamente il prezzo dei prodotti alimentari di base. Si tratta necessariamente di un lusso per pochi, per le stesse identiche ragioni per cui una nutrizione completa era un lusso per pochi nel Medioevo. Bel paradosso, per i progressisti: favorire politiche che riporterebbero i poveri in condizioni "medievali". Con le migliori intenzioni, ovviamente.

Per qanto riguarda gli OGM, non vedo in cosa sarebbero differenti dalla selezione genetica su basi sistematiche e scientifiche, che ha permesso la Rivoluzione Verde (Norman Borlaug è stato probabilmente il Premio Nobel più azzeccato della storia, Yunus compreso). O, tornando indietro nel tempo, dal "selective breeding" in auge dall'inizio dell'età moderna nelle isole britanniche e nell'Europa nordoccidentale ( praticato poi da sempre, in forma sporadica o meno scientifica, da pastori ed agricoltori in tutto il mondo). Si tratta di una soluzione a basso costo e a minor impatto ambientale rispetto a pesticidi e fertilizzanti; in effetti, si tratta dell'unica soluzione che sia contemporaneamente priva di componenti "chimiche" e a basso costo, quindi disponibile ai poveri.
Illudersi di fare a meno di entrambi, OGM e "chimica agricola", è semplice illusione: al momento, la scelta è fra questi due modelli od una loro combinazione;l'alternativa produrrebbe il ritorno a modelli di consumo alimentare medievali: ossia, qualcuno consuma gli altri crepano di fame e basta. E dire che sarebbero lorsignori a definirsi "umanitari".


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Nobel su Nobel: Becker on Yunus

Il premio Nobel Gary Becker ha recentemente commentato in maniera molto positiva il Premio Nobel a Mohammed Yunus ed alla Grameen Bank, Vero è che il premio è stato consegnato a qualcuno che c'entra poco con la ricerca della pace nel mondo, ma moltissimo con qualcosa di forse ancora più importante: il miglioramento delle condizioni di vita di milioni di persone nei paesi poveri (senza contare quante volte il premio è andato a personaggi quantomeno controversi).

Becker sostiene che il vero contributo non è stato quello allo sviluppo economico in senso stretto:la crescita economica in un dato territorio è nel lungo periodo legata maggiormente a fattori istituzionali, come il possesso di una struttura legale che riconosca la proprietà privata, faciliti gli scambi commerciali, mantenga una regolamentazione leggera ed una attitudine positiva verso l’educazione. Il contributo positivo del microcredito in Bangladesh ed in molti altri paesi è dovuto soprattutto ad altri due elementi: la pratica di finanziare soprattutto donne e la diffusione di un approccio orientato al mercato nell’aiuto ai poveri.

L’elevata proporzione di prestiti erogati a donne non è soltanto razionale dal punto di vista dell’efficienza del processo e dei risultati economici; ha anche fornito un enorme aiuto alla causa della condizione femminile, in nazioni dove l'altra metà del cielo viene normalmente oppressa: il successo della strategia di prestiti femminili ha definitivamente sfatato una serie di radicati pregiudizi nei confronti delle donne.

In secondo luogo, la struttura nozione che un approccio di mercato funzioni meglio di semplici elemosine: i tassi d’interesse che Grameen richiede, sebbene elevati per gli standard europei, non sarebbero in grado di compensare i rischi finanziari e di credito sopportati dalla banca , anche se molti dei “fornitori di capitale” sono disinteressati ad un ritorno commerciale. Tuttavia, la ricerca dell’efficienza nella gestione , tipica di una società for-profit, garantisce sicuramente un ritorno in termini di aiuto ai poveri più elevato, contribuendo inoltre a diffondere una mentalità imprenditoriale e positiva nei confronti del risparmio e dell'attività economica. Qualcuno ricorda come la sinistra anticapitalista nostrana abbia cercato di nascondere questo aspetto della Grameen Bank, per appiattirla sullo stereotipo di uno dei tanti “rivoluzionari” programmi pseudo-sovietici di elemosina socialista.

Richard Posner, quasi altrettanto insigne coblogger, ha un punto di vista differente, ma comunque interessante sullo stesso argomento.



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