Snow Crash di Neal Stephenson torna finalmente in edicola. Si tratta di un romanzo di fantascienza, visionario, ironico, folle e fenomenale: ad esempio, ha prefigurato e descritto il Metaverso, ossia l'evoluzione di Internet in un mezzo di comunicazione ed espressione di cui Second Life sembra essere soltanto una misera ricostruzione a sfondo ludico-onanistico.
Non si tratta dell'unica caratteristica interessante e dirompente dle romanzo; ben "peggiori", dal punto di vista della cultura italiana, sono lo sguardo condiscendente verso le dottrine libertarie ed l'anarco-capitaliste e una teoria sull'origine della religione estremamente particolare.
Snow Crash si svolge infatti in un futuro nel quale si è resa inevitabile un costante ritiro del governo dalla vita degli individui, fino alla quasi completa scomparsa del governo federale USA. I romanzi cyberpunk davano una visione distopica del mondo ed esploravano i primi effetti della rivoluzione dell'informazione e della globalizzazione, dandone sempre un ritratto in tinte cupe e talvolta profetiche(rileggere ora alcune delle "cronache del basso futuro di Sterling" fa semplicemente venire i brividi), mentre Stephenson è fra i pochi a descrivere con simpatia uno sviluppo anarco-capitalistae a dare un valore chiaramente positivo ai punti di vista libertari dei suoi personaggi.
Purtroppo, la mia avverione a svelare le trmae dei romanzi mi impedisce di parlare delle teorie religiose, epistemologiche e neurologiche di Snow Crash: enormemente stimolanti, sicuramente blasfeme.
La versione italiana di Wikipedia ha un articolo sul romanzo. Molto, molto meglio quella in inglese, dove nonh viene il dubbio che termini come "anarco-capitalista" e "privatizzazione" vengano impiegati come insulti.
Non si tratta dell'unica caratteristica interessante e dirompente dle romanzo; ben "peggiori", dal punto di vista della cultura italiana, sono lo sguardo condiscendente verso le dottrine libertarie ed l'anarco-capitaliste e una teoria sull'origine della religione estremamente particolare.
Snow Crash si svolge infatti in un futuro nel quale si è resa inevitabile un costante ritiro del governo dalla vita degli individui, fino alla quasi completa scomparsa del governo federale USA. I romanzi cyberpunk davano una visione distopica del mondo ed esploravano i primi effetti della rivoluzione dell'informazione e della globalizzazione, dandone sempre un ritratto in tinte cupe e talvolta profetiche(rileggere ora alcune delle "cronache del basso futuro di Sterling" fa semplicemente venire i brividi), mentre Stephenson è fra i pochi a descrivere con simpatia uno sviluppo anarco-capitalistae a dare un valore chiaramente positivo ai punti di vista libertari dei suoi personaggi.
Purtroppo, la mia avverione a svelare le trmae dei romanzi mi impedisce di parlare delle teorie religiose, epistemologiche e neurologiche di Snow Crash: enormemente stimolanti, sicuramente blasfeme.
La versione italiana di Wikipedia ha un articolo sul romanzo. Molto, molto meglio quella in inglese, dove nonh viene il dubbio che termini come "anarco-capitalista" e "privatizzazione" vengano impiegati come insulti.
tag: Snow Crash, Fantascienza, Media, Libri, Libertari