mercoledì, dicembre 26, 2007

La verità su Betlemme

I media si sono concentrati sui posti di blocco, ma hanno convenientemente ignorato la fuga dei cristiani palestinesi, scacciati dall'aggressività dei propri "compatrioti" musulmani. L'autocensura continua, persino da parte dei semplici turisti.

«La Chiesa è la nostra risorsa economica», commenta Victor Batarseh, sindaco cristiano di Betlemme eletto in una lista civica insieme ad Hamas. È un maestro d’equilibrismo: da quando governa con il partito islamico radicale difende il dialogo interconfessionale fin quasi a negare i problemi tra palestinesi musulmani e palestinesi cristiani, maggioranza assoluta della popolazione di Betlemme nel 1948 e oggi appena uno su dieci. Eppure stavolta mister Batarseh si sbilancia: «Il futuro della città è legato al ritorno dei pellegrini». Che di sicuro non amano essere perquisiti al check-point, ma meno ancora apprezzano l’eco del muezzin avvolgere il centro mitico della cristianità.
«Un Natale unico, però quante moschee e quante donne velate in giro, molte più di noi», nota Franca. Questo, aggiunge, non lo racconterà alle colleghe di Ancona.
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Fallibility: why conspiracy theorists are usually wrong

It's a crucial problem: conspiracy theorists believe that there is an agent with absolute information and unlimited powers. unfortunately, this has never been the case. But mistakes, false information and sheer ignorance are far more common than we think
clipped from claremont.org
what is missing from the national debate over the "worst" war in our history is any appreciation of past American military errors—political, strategic, technological, intelligence, tactical—that nearly cost us victory in far more important conflicts. Nor do we accept the savage irony of war that only through errors, tragic though they may be, do successful armies adjust in time to discover winning strategies, tactics, and generals.
Preoccupied with the daily news from Baghdad, we seem to think our generation is unique in experiencing the heartbreak of an error-plagued war. We forget that victory in every war goes to the side that commits fewer mistakes—and learns more from them in less time—not to the side that makes no mistakes.
Rather than sink into unending recrimination over Iraq, we should reflect about comparable blunders in America's past wars and how they were corrected. Without such historical knowledge we are condemned to remain shrill captives of the present.
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martedì, dicembre 25, 2007

Jingle bells - 2008 alternative version

Il ventriloquo Jeff Dunham e il suo pupazzo Achmed il Terrorista morto cantano una versione "alternativa" di Jingle Bells: Jingle Bombs. Da sbellicarsi

Fratelli d'Italia

Per festeggiare con un Laico Natale, si comincia a leggere

Immagine di Fratelli d'Italia

La mia opinione, per ora, tutta di pancia e non di testa: il beneficio del dubbio lo lascio sempre più facilmente a chi, almeno sul piano retorico, parla di libertà dell'individuo.

Merry X-Mas

Bella domanda: chi è il senatore corruttore nella vicenda RAI?

A NoiseFromAmerika si pongono una domanda interessante:


Ce lo siamo chiesti in tanti, credo, e vale la pena riproporlo: nella vicenda Saccà -Berlusconi, possibile che non si riesca a conoscere il nome del senatore disposto a scambiare il proprio voto con posto in RAI per attricetta di fiducia?

Perché io posso capire chi si schifa, perché s'era illuso che Silvio Berlusconi potesse essere meglio dei suoi sinistri predecessori e compagni di viaggio; chi sperava che i politici di centrodestra avessero lottizzati meno dementi di certa gente di cui ci tocca ascoltare i deliri; ma vorrei essere comunque libero anche d'indignarmi con gli altri responsabili dello scandaletto in questione, in primis con qualcuno capace di vendersi il voto per una soubrette. Oppure le onnipotenti procure si fermano, di fronte ai rischi che l'imbarazzo di qualche senatore, per quanto traditore, porterebbe all'adorato governo Prodi?
Rimane il fatto che mi continua a sembrare meno grave segnalare un'attrice, che "avere" una banca a furia d'impiego di Palazzo Chigi a scopi privati.


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sabato, dicembre 22, 2007

Epigoni: i libri non si bruciano, adesso si boicottano

La Fiera del Libro 2008 a Torino sarà dedicata al tema della bellezza quale salvezza del mondo, correlando così la fiera al ruolo di Torino quale capitale europea 2008 del design.
La manifestazione ha inoltre, quale nazione "ospite d'onore" per il 2008, lo stato d'Israele, nel sessantesimo anniversario della sua fondazione. Si tratta di un'occasione per far conoscere ai visitatori della Fiera il cinema, la letteratura e la storia israeliane.

Il "Forum per la Palestina" non ha trovato di meglio che invitare al boicottaggio della manifestazione. Si esige il boicottaggio di uno dei principali eventi culturali italiani, soltanto perché saranno presenti storici e letterati israeliani.

Si tratta di un lampante esempio d'ipocrisia e malafede: gli stessi "intellettuali" che si definiscono ad ogni passo "democratici" e "progressisti", nel nome del dialogo e della pace vorrebbero far cadere ogni difesa ed ogni cautela nei confronti di conclamati terroristi o apologeti del terrorismo; quando tuttavia sono i loro protetti a dar mostra di "razzismo" e "fascismo", quando non si limitano a rifiutare il confronto con intellettuali e storici israeliani, ma pretendono il boicottaggio, l'ostracismo nei confronti della controparte, cosa accade? Nulla. Non alzano un dito, non scrivono una sola riga. Immaginiamo soltanto cosa sarebbe accaduto se la comunità ebraica avesse chiamato al boicottaggio contro la Fiera del Cinema di Venezia, per la presenza di lavori ed artisti iraniani, siriani o palestinesi.

Perché accade? Forse perché accettare il confronto significherebbe dare dignità accademica ed umana a chi, in Italia soprattutto, non può averne: in una rivisitazione a poco prezzo e a basso rischio dei cliché e dei metodi antisemiti e stalinisti, le sprangate, le ingiurie, i roghi dei libri sono stati sostituiti dall'autocensura, dal mito del cattivo "revisionista", dalla congiura del silenzio, dai "boicottaggi" approvati da compagni e compagne.

Di libri temo ne abbiano letti ben pochi, se si escludono i testi di propaganda "democratica popolare", come ai certa gente piaceva farsi chiamare quando erano di moda. Altrimenti saprebbero riconoscere quello che sta accadendo, una volta ancora.


HT: LiberaliPerIsraele, Fuori dal Ghetto


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Condi slams Huckabee

Il candidato alla nomination repubblicana Huckabee aveva definito la politica estera dell'amministrazione Bush come"arrogante" ed "unilaterale".
Condi Rice ha ribattuto alle critiche. La prima reazione, secondo me la migliore, è stata un sonoro "non commento i commenti altrui.Non ho tempo per queste cose".
Poi ha articolato una risposta degna di un segretario di Stato; tempo sprecato, dietro ad un Huckabee qualsiasi?
clipped from www.newsmax.com

WASHINGTON -- In a brief foray into politics, Secretary of State Condoleezza Rice on Friday denounced comments by a leading Republican presidential candidate that the Bush administration's foreign policy is arrogant and unilateral.

Rice did not mention Huckabee by name in her response and at first declined to respond, saying dismissively: "Look, I don't comment on other people's comments. I don't have time, all right. I really don't have time to worry about this."

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mercoledì, dicembre 12, 2007

gonfiare non è sufficiente

Dopo la manovra concertata delle banche centrali, il percorso scelto sembra ormai chiaro: le SIV e gli altri veicoli fuori bilancio verranno smantellati ed il loro patrimonio riportato sul bilancio delle banche che li avevano istituiti; le banche finanzieranno tali "nuove" posizioni non più tramite prestiti a breve da parte degli investitori, spesso fondi speculativi a loro volta finanziati generosamente dalle stesse banche, ma attraverso prestiti delle autorità monetarie, ossia statali.

La maggiore liquidità dovrebbe permettere una ordinata ripresa del mercato per il rishcio di credito, generando prezzi realistici e permettendo la "selezione naturale" fra gestori competenti e partecipanti gofniati dal puro carry trade, senza capacità di selezione. Ricordiamo, come sempre, che la "crisi dei subprime" non è stata una crisi data da eventi inattesi: le statistiche sull'andamento dei mutui di quella categoria sono abbondanti e pubbliche. E' stata una crisi generata dall'incrocio perverso fra avidità d'incompetenti e una regolamentazione del sistema bancario insieme ottusa e protezionista.

Adesso, si cerca di guadagnare tempo tramite la creazione di nuova moneta, che si spera rimanga "congelata" a supporto di attività finanziarie più o meno redditizie e non vada a scatenare spirali inflazionistiche, né vada a gonfiare un'altra bolla in un'altra parte del sistema finanziario (le commodities sono un buon candidato). Se il tempo guadagnato servisse per liberare finalmente il settore finanziario dalla protezione dello Stato, sia in termini di indebito sostegno che in quelli d'indebita ingerenza, allora potremmo davvero applaudire. Speriamo invece che le autorità monetarie non stiano semplicemente cercando di arginare i danni e continuare con un sistema dove banche protette dallo stato in cambio della libertà di fare i propri comodi ed essere salvate nel momento del bisogno, sono costrette a fare i comodi del governo.

Al lettore il compito di immaginare quali siano, purtroppo, le probabilità dei due scenari.


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Non è Atlante, purtroppo

Quanto è corretto, per un liberale, appoggiare una corporazione che sfrutta un oligopolio per imporre le proprie ragioni ad un altro?

Da simpatizzante oggettivista, è forte la tentazione di guardare all'agitazione degli autotrasportatori come ad uno "sciopero dei produttori", il rifiuto di chi crea, lavora e produce di continuare a lavorare, per non farsi più sfruttare dai propri simili. Una tentazione a cui resistere, perché, al di là delle lamentele legittime, i modi sono totalmente inaccettabili e le richieste dei trasportatori tradiscono a volte il modo di pensare di una corporazione, non di un'associazione di imprenditori in cerca di libertà.

Il punto di vista dei camionisti è stato ben descritto da Oscar Giannino, che ricorda la disparità di trattamento fra gli autotrasportatori nostrani nei confronti della concorrenza straniera: il carico fiscale asfissiante, le accise sul carburante, i controlli di "qualità", minuziosi per gli italiani, ma nulli sulle strade e quindi per i mezzi provenienti dall'estero.
Il governo ha gestito in maniera indegna l'intera vertenza, chiudendosi a riccio contro una categoria ritenuta ostile, gettando l'Italia nel caos per una questione di puntiglio, dal punto di vista dei collettivisti al potere: hanno calato le braghe di fronte a chiunque, adesso rifiutano di trattare per l'ennesima volta proprio con chi tiene il coltello sulla giugulare economica nazionale?

La richiesta di una tariffa minima e del "numero chiuso" o poco più per gli operatori del settore chiariscono la natura della protesta: gli autotrasportatori non vogliono maggiore libertà di competere, ma maggiore protezione e per questo hanno bloccato una nazione.
Si tratta di un errore , soprattutto da parte degli scioperanti: finché accettano di trattare all'interno delle regole dell'economia dirigista, dove l'obbiettivo è il piccolo aggiustamento della camicia di forza e non il suo smantellamento, nel lungo periodo saranno sempre perdenti, perché preda di un sistema che li considera come un gregge da mungere e da macellare.

Avrei potuto sopportare i disagi derivanti da una battaglia per la libertà di produrre, non certo per assistere all'ennesima richiesta di concessioni, protezioni e palliativi, per quanto questa possa essere giustificata: niente Atlante in rivolta, purtroppo, ma l'ennesimo scontro dove i razziatori si nascondono anche sia tra le file degli imprenditori che fra quelle dei governanti.


Hat tip: Jim Momo, Nicola Porro, Oscar Giannino,Radicali.it
Update: Oggettivista ne parla, da oggettivista, in maniera + chiara che qui

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lunedì, dicembre 10, 2007

Alleanza per l'Italia = Forza Adolfo!

A leggere Adolfo Urso, potremmo finalmente vedere un partito "quasi liberale" a destra:
clipped from www.repubblica.it

In questo sforzo di immaginare il partito di domani, a fare da avanguardia è la fondazione Farefuturo, che prefigura quella "apertura" verso gli esterni che Fini vorrebbe dare ad An. L'animatore del think-tank, Adolfo Urso, è entusiasta dell'operazione e ne illumina il retroterra politico: "A sinistra hanno fatto il Pd e la Cosa rossa, Berlusconi ha lanciato il Pdl e solo Fini dovrebbe restare fermo?". Nella testa del "liberal" Urso, "Alleanza per l'Italia sarà una destra capace di spiegare ai taxisti che 500 licenze in più possono essere una necessità, che può dire ai lavoratori dell'Alitalia che può essere obbligatoria una ristrutturazione anche dolorosa. Come ha fatto Sarkozy con gli insegnanti francesi".

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Purtroppo, sembrano esistere ben altre pulsioni nel ventre molle di AN. Anche se dobbiamo notare che quella di Urso è una dichiarazione, mentre di seguito Repubblica confeziona un collage di virgolettati:
clipped from www.repubblica.it
Il nome, anche quello è già stato definito, sarà appunto: "Alleanza per l'Italia".

In questo disegno c'è il rammarico di Fini per il fallimento della stagione aperta con il Patto per l'Italia, quando sembrava che una parte del mondo del lavoro e delle imprese avesse iniziato a fidarsi del centrodestra. Ma c'è anche la consapevolezza di "poter aspirare a un 35% di elettorato potenziale", come dicono i sondaggi i via della Scrofa. Su questa strada c'è un partito che vuole diventare "il garante del lavoro e della giustizia sociale", contro il liberismo di Forza Italia.

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Speriamo si tratti di una libera mala interpretazione di Repubblica: se l'idea è quella di fare l'ennesimo partito socialista a destra, Fini ha sbagliato tutto, dal punto di vista strategico come da quello tattico.
Dal punto di vista tattico, dove starebbe la differenza? Abbiamo già abbastanza socialisti in Forza Italia, altro che liberismo duro e puro - quello l'immagina soltanto la mente allucinata del propagandista a libro paga di Scalfari e De Benedetti, purtroppo
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Da quello strategico, si tratta di un errore ancora maggiore: non ci si può distinguere dalla sinistra soltanto per l'uso più generoso del manganello e della genuflessione di fronte all'altare: ci sono già l'ala teodem del PD e Sergio Cofferati a fingere di presidiare quel tipo d'elettorato.
Purtroppo, le calunnie republicones suonano verosimili, a causa della storia di AN, in cui molt dirigenti conitnuano a nutrire incoffessabili pulsioni collettiviste.
Non resta che urlare "Forza Adolfo" contro i lapsus "freudiani" del resto di AN?




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Tocque-ville giornalata

Il Quotidiano Cognato si accorge che Il popolo della Libertà ha già trovato una casa su Internet.

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Non andateci

Avrei dei dubbi a mangiare in un ristorante che si chiama "Zizzi". Anche senza dei clienti con certe abitudini, ad esempio mozzarsi il pene di fronte ai commensali... saranno stati gli antipasti o il conto?

BBC: Man cuts off penis in restaurant

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sabato, dicembre 08, 2007

Miglior commento breve sul decreto sicurezza

Sul Terrorismo: "Scusate, il cane è diverso dal gatto, arrestatemi."

giovedì, dicembre 06, 2007

Alitalia, favori e favorini

A voler essere onesti, vorrei capire quale enorme favore abbiamo fatto ai francesi. Perché, cerchiamo di essere chiari, alle condizioni poste ufficialmente dal Governo per la "privatizzazione", Alitalia non è un affare: è una pietra al collo. A meno che i francesi, al contrario dei pretendenti passati, non siano state date certezze sugli slot e il via libera ad una ristrutturazione reale. La domanda a questo punto sarebbe: perché a loro sì?

AL momento, Alitalia vale meno di zero: anche se venisse acquistata ad un euro, l'azienda perde un milione al giorno, ha una flotta da rinnovare, un'immagine a pezzi, una quota di mercato in caduta libera e stipendi e privilegi scandalosi per i dipendenti. Il proprio patrimonio più prezioso, gli slot della preziosa linea Milano-Roma, non sono di proprietà, come avviene in luoghi più civilizzati, ma in teoria affidati all'arbitrio delle autorità di regolamentazione del traffico aereo. E, forse, qui sta la chiave della disponibilità di Air France ad acquisirla.

Il Governo Prodi potrebbe aver finalmente gettato la spugna ed abbia fatto capire che non farà opposizione a drastici tagli dei costi ed accetterà di voltare la testa mentre si spezza lo strapotere dei sindacati. Potrebbe, perché se si fosse limitato a garantire gli slot, assisteremo semplicemente alla liquidazione della compagnia ed all'appropriazione dello spazio da pare di Air France - una operazione che avremmo potuto fare tranquillamente "da soli", liquidando l'azienda e definendo finalmente una struttura proprietaria chiara per gli slot aeroportuali.

Democrazia nel mondo islamico

Fiamma Nirenstein sta organizzando una conferenza internazionale sulla battaglia per la democrazia nel mondo islamico, con la partecipazione di alcuni dissidenti da paesi islamici e personalità come Sharansky e Bernmard Lewis.
Detto da un amante della libertà, se sarete a Roma il 10 ed 11 Dicembre, pensateci. Anche se non ci siete.


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Piovono downgrades

Le agenzie di rating hanno falcidiato il merito di credito di un numero record di emissioni, con mesi di ritardo rispetto all’esplosione della crisi.

In teoria, si tratta dei giudici della solidità di strumenti finanziari complessi in un’ottica di medio periodo.E’ fallimento del settore privato? No. Le agenzie di rating non operano infatti in un mercato concorrenziale; costituiscono un oligopolio sanzionato dallo Stato, che ne ha come cliente chiave un altro.

Soltanto un numero limitato di agenzie può infatti fornire rating considerati validi dai regolatori del mercato finanziario, limitando la scelta per assicurazioni, fondi pensione e banche, clienti chiave in qualità sia di emittenti che di investitori. Tali istituzioni sono di fatto a propria volta un oligopolio: soprattutto nel caso delle banche, le regolamentazione a favore “del consumatore” serve da barriera all’entrata e freno alla concorrenza ed al ricambio del management.



Hat tip: Macromonitor

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mercoledì, dicembre 05, 2007

W gli Orsetti Mohammed

su LiberaliPerIsraele gli Orsetti Mohammed 1,2,3,4,5

Now, Sue me.

Manipolazione dell'informazione

Qualche giorno fa si notava come la riapertura dei confini di Gaza da parte di Israele non avesse fermato gli atti terroristici contro i villaggi israeliani e che la notizia non fosse quasi arrivata sulla stampa occidentale,m forse perché era difficile trovare un modo per distorcere gli avvenimenti in chiave filoaraba ed antioccidentale.

La controprova arriva oggi: l'esercito israeliano ha reagito , dopo due giorni di lanci di mortai provenienti da Gaza, uccidendo tre membri di una cellula terroristica prima che ricominciassero il bombardamento.
La notizia riportata è quella del contrattacco israeliano, presentato senza alcuna motivazione né contesto; i morti sono genericamente "palestinesi", non terroristi palestinesi, senza indicazione di cosa stessero preparando o cosa fosse avvenuto nelle giornate precedenti.

Hat tip:ilsignoredeglianelli, Liberali per Israele


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martedì, dicembre 04, 2007

Sesso droga ed hedge funds

Mancava ancora qualcosa perché i nuovi padroni di Wall Street potessero sostituire i palazzinari ed i figli degli industriali nell'immaginario popolare: gli scandali. Forse qualcosa sta per cambiare, grazie ad una storia che include sesso, droga, uno spogliarellista di nome "Tiger" ed un morto in piscina.

I gestori di hedge fund ed i baroni del private equity sono probabilmente i maggiori produttori di ricchezza dell'ultima generazione, ma neppure la recente crisi dei subprime è riuscita a trasformarli in personaggi da prima pagina. Troppo ossessionati dalla propria privacy, senza contatti immediati con la vita quotidiana del cittadino medio.
Nessun hedge fund si fa pubblicità, le aziende comprate dai private equity mantengono identità e marchi tradizionali: un qualsiasi Trump o Hilton sono molto più appetibili per il mercato dei media.

Sino a Seth Tobias: 44 anni, apparizioni regolari alla TV via cavo CNBC, hedge fund di discreto ma non enorme successo; a Settembre è stato ritrovato morto nella sua piscina. Sul fondo, gli occhiali da vista ed un bicchiere. uno sfortunato incidente domestico? Forse, ma adesso la polizia sta decidendo se riaprire il caso: un "assistente" del morto accusa la moglie di averlo ucciso, trascinandolo in piscina drogato ed ubriaco, con la prospettiva di un festino a tre insieme ad uno spogliarellista, di nome "Tiger", molto apprezzato da Tobias durante le capatine della coppia ad un gayclub.

Fra contestazioni feroci sul testamento ed indagini della polizia e dei giornali, i retroscena che stanno emergendo sono tutto, salvo che edificanti. Perfetti, insomma, per i media.
Chi ha detto che la finanza dev'essere per forza noiosa?

Fonte: DealBook


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lunedì, dicembre 03, 2007

Gli elettori del partito unico sono già qui

Il popolo delle libertà vuole un partito unico? Certo: qualunque sia il partito che si vota al momento, si vuole votare per il leader che possa costruire una rappresentanza unitaria del centrodestra, chiunque sia tale leader . A destra non si vuole la rivoluzione e non sono certo s'inseguano "socialità" d'altri tempi : si vuole soprattutto un ampio scudo che impedisca ai politici collettivisti, di destra e sinistra, d'impicciarsi degli affari e delle vite di famiglie ed individui e si vuole un leader che incarni e difenda soprattutto questo.

Leggere DestraLab per credere:

clipped from www.destralab.it
Gli elettori nei sondaggi rispondono sbrigativamente che intendono votare “per Berlusconi”… Ma i sondaggi suggeriscono che vincerà la competizione chi saprà proporre un’immagine il più possibile unitaria…
Voto
Quello che salta all’occhio
mi sembra sia la risposta alla domanda è meglio che i partiti si sciolgano per formare un solo, vero e proprio partito unico, dove si nota che il 72% degli elettori dell’Udc e il 62% di quelli di An rispondono in modo affermativo. Sembra che gli elettori del centrodestra ambiscono da tempo ad un rinnovamento nel quadro politico e nella loro coalizione in particolare. Ciò che i votanti per il centrodestra paiono volere soprattutto è la creazione di forze ampie, unitarie e la conseguente semplificazione del quadro politico. A quanto pare Casini e Fini potrebbero dedicare alla cosa un surplus di riflession

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HT: DestraLab
ps: mi associo alla dedica e alla “creatura“.

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Hillary Clinton dietro alle ultime insinuazioni su Giuliani?

Come mai il clan di Hillary Clinton starebbe già passando dettagli sugli "scandali " di Rudy Giuliani? Forse per timore: Giuliani è l'unico in grado di battere la senatrice, quindi deve essere fermato prima che possa conquistare la nomination.
clipped from news.newsmax.com
Hillary Behind Giuliani Billing Disclosures?
Political insiders are speculating that the hidden hand of Hillary Clinton was behind recent disclosures about Rudy Giuliani’s questionable billing practices as New York City mayor.
The Politico.com disclosed on Wednesday that Mayor Giuliani
billed obscure city agencies for tens of thousands of dollars in
security costs during the time he was starting an extramarital
affair with future wife Judith Nathan in the Hamptons on Long
Island, where she had a condo.
The speculation by insiders is that the information about
Giuliani’s billing practices was unearthed by Democrat Hillary
Clinton’s campaign researchers while she was running for the U.S.
Senate in the 2000 election.
The thinking is that Hillary is convinced that she’ll win the
nomination, and is seeking to knock off Rudy early because Clinton
and her backers believe Giuliani is the only GOP candidate who could
beat her in the general election.
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Buone e cattive notizie

Quella buona: in Venezuela, il castrista Chavez dovrà far scivolare piano piano la nazione nel caos e nella povertà socialista, invece che buttarcela in un colpo solo. In Russia, invece, lo Zar è di nuovo saldamente al comando.
In entrambe la nazioni , il briciolo di sviluppo economico indipendente viene schiacciato, grazie all'enorme cuscino fornito dalle entrate petrolifere, ovviamente monopolizzate dalla casta al potere.
Anche la Spagna aveva oro ed allume, anche l'URSS ha mantenuto un impero e l'illusione del socialismo funzionante, grazie a grano e petrolio.
Ci divertiremo al prossimo movimento di mercato o al prossimo cambio di tecnologia, ossia al primo ribasso ciclico dei prezzi, a vedere quali saranno le scuse accampate e soprattutto chi verrà additato quale ennesimo capro espiatorio per il fallimento del collettivismo, sia in versione corporativa che in versione socialista.



ht:riflessidiTana

Evviva la figlia del peccato

Suylla nuova figlia di Fini, quoto Inyqua . In primo luogo, perché ho istintiva simpatia per peccati e peccatori, quando non fanno vittime se non loro stessi. In secondo luogo, perché nel merito ha ragione:

"Perchè di mogli 'presentabili' nel centrodestra e nel centrosinistra ne vedo poche (mi riferisco a quegli squallidi figuri che hanno accusato il premier di AN di aver preso 'gli scarti di Gaucci' ...). Perchè la libertà individuale è cosa sacra ed intoccabile anche in un politico..."

Ringraziamenti scoppiettanti

Hurricane_53.ilcannocchiale.it - Gaza: colpi mortai su kibbutz

Da Hurricane_53:

"I mortai palestinesi sono entrati in azione colpendo a ripetizione le case del kibbutz. Almeno otto ordigni sono esplosi nel villaggio, altrettanti sono caduti nei campi vicini. Intanto, dopo sei mesi e' stato riaperto il valico di Rafah.(Il lancio di mortai è stato il ringraziamento!) Oggi 200 palestinesi hanno attraversato la frontiera."

Ringraziamo il cielo che certa stampa italiana non abbia neppure riportato la notizia. Immagino già come sarebbe apparsa: "Israele sfrutta altri 200 lavoratori, riapre un varco ed esplodono ordigni" o qualcosa di altrettanto lucido ed oggettivo.
Ringraziamo anche la mancata difesa dell'esercito israeliano: se avesse reagito colpendo i siti di lancio, magari uccidendo gli artificieri, al titolo precedente si sarebbe sostituito un "Israele bombarda Gaza, strage di civili"

sabato, dicembre 01, 2007

Citigroup: dopo la favorita, abbiamo un favorito?

Pessima battuta, lo so: a Wall Street, una donna perde il posto, ma un appartenente ad una minoranza guadagna posizioni. Sarà Ok per i contabili del politicamente corretto?
A Citigroup potrebbe essere arrivato il turno di Vikram Pandit, banchiere d'investimento assunto sette mesi fa. E' ancora un outsider, fuori dai veleni che intossicano il gigantesco conglomerato, ma allo stesso tempo è stato in Citigroup abbastanza a lungo per poter saltare la fase di inserimento e adattamento che ritarderebbe una ristrutturazione disperatamente necessaria. D'altro canto, Pandit è un tecnocrate, non un capo carismatico e la sua selezione dipenderà molto dalla percezione della natura del problema per Citi: uscire dalla palude dei SIV richiede un leader forte, profondo conoscitore del business bancario, o soprattutto un attento gestore dei rischi ed esperto di investimenti complessi?
Nota di colore: per assicurarsi i servigi di Pandit, Citi ha rilevato per 800 milioni di dollari Old Lane, la società di hedge fund fondata dall'indiano alla sua uscita da Morgan Stanley.

Una eventuale nomina di Pandit farebbe felice gli ossessionati dalla mancanza di "diversità" sul luogo di lavoro, compensando la caduta del vicepresidente donna di Morgan Stanley. Per Wall Street, sarebbe un guadagno netto: la dipartita di Zoe Cruz è stata deludente per le femministe, ma non è qualcosa per cui mi straccerei le vesti, data la performance come manager. Accettare che una donna debba rimanere al vertice solo in quanto donna mi parrebbe vagamente razzista e paternalistico nei confronti delle donne, roba da nuovi fan delle quote razziali e sessuali ad ogni costo. Quote rosa, anyone?

Fonte:New York Times

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venerdì, novembre 30, 2007

Tassi bloccati per i subprime, ma chi paga?

il Wall Street Journal di oggi riporta la notizia dell’elaborazione di un piano per limitare i danni per una categoria particolarmente insidiosa di mutui subprime. Per una volta, non pagherà Pantalone, ma azionisti ed investitori - inclusi i fondi pensione. Uno sviluppo positivo? In parte sì, certamente, ma al di là della retorica, a beneficiarne saranno anche piccoli speculatori improvvisati e acquirenti di case che non si sarebbero mai potuti permettere. A pagare, alla fine, anche i risparmiatori.

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Ufficialmente perplesso

Quella di Berlusconi è una correzione di rotta o un'immane cazzata? Ai posteri l'ardua sentenza.
Personalmente, mi sorge il dubbio che ci siano problemi con il senso delle proporzioni: se lo scopo dello psicodramma di questa settimana era quello di recuperare il centro dell'attenzione, esiste una disparità tragica fra il fine ed i mezzi: non si è gettato il bambino con l'acqua sporca, si è impiegata una bomba all'idrogeno per rompere un uovo...

Annunciare lo scioglimento del maggiore partito italiano, bruciare i ponti con gli alleati e promuovere la fondazione di un partito completamente nuovo, nella maniera più traumatica e antipolitica possibile, salvo poi fare marcia indietro nel giro di 48 ore, potrebbe anche essere un'agilissima manovra di tattica politica, ma il costo del successo tattico potrebbe azzerare i vantaggi strategici: quante altre contorsioni e svolte a 180 gradi possono sopportare alleati ed avversari, prima di ritenere inaffidabile la parola di Berlusconi Silvio? Non sto neppure considerando il merito del nuovo progetto di partito: da un lato, non vorrei dover ripetere lo studio fra 72 ore. Dall'altro, mi chiedo come Storace possa essere considerato sodale più liberale e moderato di Gianfranco Fini.

Vinta la "battaglia" del riconoscimento della centralità di Berlusconi nei prossimi mesi, si rischia di perdere la guerra per la riunificazione della destra, pardon centrodestra, italiano e per la costruzione di un'alternativa a tutto campo alla sinistra, non soltanto sul piano meramente elettorale, ma anche su quello della proposta politica economica e e culturale .
Rimbocchiamoci le maniche.



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9 indizi di probabile idiozia

Buahahahah
clipped from www.themishmash.com

1. You wildly overstate your case.

Overstate

2. You act as if the rules don't apply to you.

4x4

3. You preemptively tell others to fuck off.

Fyou

4. This is your idea of holiday cheer:

Sign

5. You really believe it's that simple.

Bumper

6. Rather than the pedestrian 'Beware of Dog' sign you instead opt for this:

Bite

7. You have a five year old do your dirty work.

Kid

8. You think you have all the answers.

Whoa

9. One obnoxious purchase is not enough.

Excess
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giovedì, novembre 29, 2007

Filantropia dell'avvoltoio

Speculatori e filantropi nello stesso momento? Potrebbe riuscire a William Ackman, capo dell’hedge fund Pershing Square Capital Management e convinto dell’inevitabile bancarotta delle assicurazioni monoline.


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mercoledì, novembre 28, 2007

Internet sarebbe una minaccia terroristica?

Letta su Slashdot, inquietante: una legge passata circa un mese fa dal Congresso USA ha incluso Internet fra gli strumenti terroristici e che quindi il Congresso dovrà sviluppare ed implementare per combatterla. Altro che senatori distratti, hanno dei deputati dementi - e scusate per la ripetizione.

U.S. House Says the Internet is Terrorist Threat: "'The U.S. House of Representatives passed a bill (H.R. 1955) last month, by a vote of 404 to 6, that says the Internet is a terrorist tool and that Congress needs to develop and implement methods to combat it.'"


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L'ultima riga vale da sola un articolo

Il resto dell'articolo di Orso di Pietra è ottimo, ma la chiosa in particolare è meravigliosa:

La sindrome badogliana : "L’ipotesi è allettante. Ma il leader di Alleanza Nazionale farà bene a riflettere attentamente prima di accettare di entrare a far parte della Santa Alleanza Antiberlusconiana. I suoi elettori potrebbero non capirlo. Perchè i Badoglio li riconoscono subito."

martedì, novembre 27, 2007

Ah, le Ristrette cerchie

"Un sogno, ma forse anche un progetto, visto che ieri, madame Deborah Bergamini detta Delta si è concessa a una ristretta cerchia di internauti che si raggruppano attorno a Tocqueville, detto anche «La città dei liberi». Appassionati di blog che sognano di cambiare il mondo: «Sarò squilibrata», dice, «ma questa gente mi affascina»." Dagospia.com
Era ristretta soltanto dal numero di sedie e di bottiglie di Novello :) Ed è un complimento.

Chiosa d'Abu Dhabi

gli USA, ma soprattutto alcune banche, non sono molto propizi alla finanza araba: Citigroup ha venduto titoli convertibili in azioni ad un fondo del governo di Abu Dhabi. Potrebbero esserci dei problemi, ma ricordiamo che non sono soltanto i giapponesi a leccarsi le ferite per gli acquisti americani in una bolla speculativa: lo stesso Al-Walid Bin Talal possiede il 5% della banca americana grazie ad un tentativo di salvataggio avvenuto una decina d'anni fa, nel 1998.

Hillary the not-so-unbeatable

clipped from www.newsmax.com

All five of the leading Republican presidential candidates � including John McCain � would beat Democrat Hillary Clinton in a head-to-head match-up, according to a surprising new poll from Zogby International.

Asked whom they would choose in a race between Giuliani and Clinton, 43 percent of respondents said Giuliani and 39.4 percent chose Clinton, with 14.6 percent opting for �someone else� and 3 percent selecting �will not vote/not sure.�

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Fiat più costosa di Mercedes?

Il matrimonoi del momento nel settore automobilistico è sicuramente quello fra Fiat e Daimler, ma sembra che non s'avrà da fare. Il magazine tedesco Auto Motor und Sport , citando alcuni dirigenti Dailmler come fonte, sostiene che i negoziati sarebbero interrotti, anche perché "gli Italiani producono auto compatte a costi più elevati dei nostri".
Se una Mercedes A o B costano meno di un modello Fiat,o a Torino hanno qualche problema di costi, oppure i tedeschi ci stanno rifilando una discreta "sòla".


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lunedì, novembre 26, 2007

buone notizie referendarie

Referendum elettorale, ok dalla Cassazione

E lo quoto integralmente:

La Cassazione ha ritenuto valide le 500mila firme del referendum sulla legge elettorale.
Chi vuole per davvero il partito degli italiani, un partito unico del centrodestra, dovrebbe sostenerlo.
Fini ha da tempo annunciato il suo si. Vediamo che farà Berlusconi.
Qualora, come probabile fallisca il dialogo sulle riforme, è quella l'occasione in cui il centrodestra potrebbe ritrovare la sua unità di intenti.
Io sono per il referendum e voterò si.

mercoledì, novembre 21, 2007

Rai, Mediaset, lunghi coltelli

COme mi fa giustamente notare qualcuno più sveglio di me: sarà un caso, ma la notizia di una sospetta collusione RAI-Mediaset per favorire Berlusconi nel 2004-2005 viene lanciata da Repubblica proprio qualche giorno prima dell'incontro fra Veltroni e Berlusconi? Oppure siamo di fronte ad un "avvertimento" da parte di Carlo de Benedetti e da schegge impazzite di un partito molto, molto presente in RAI ai tempi di Berlusconi premier?

La Fed apre gli occhi sui problemi dell'economia reale. Peccato.

La Federal Reserve ha ammesso l’impatto della crisi immobiliare e creditizia sull’economia reale, riducendo le proprie stime sulla crescita del PIL ad un livello persino più pessimistico di quello degli analisti delle banche d’affari. Dopo i risultati del settore dei trasporti, quelli finanziari e la situazione disperata sul mercato della liquidità, non si tratta di una grande sorpresa, ma semplicemente della rassegnazione di chi ha provato a fare il pompiere, ma non ce la può fare ancora a lungo.

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THat's funny

in vendita sui eBay: Direttore Filiale Banco di Sicilia

martedì, novembre 20, 2007

Another one bites the dust

Come si era già accennato, Freddie Mac ha pubblicato i suoi risultati. Adesso possiamo ufficialmente smettere di preoccuparci e cominciare ad urlare in preda al panico. Il grafico qui sotto dovrebbe chiarire il motivo: una società creata e sponsorizzata dal governo americano per garantire mutui immobiliari equi, dotata di rating AAA e che garantisce o possiede, insieme alla "sorella" Fannie Mae, il 41% dei mutui immobiliari americani ha appena avuto un tracollo di Borsa degno delle peggiori dot.com

Il prossimo che parla di intervento statale per correggere i fallimenti del mercato verrà lapidato.
clipped from blogs.wsj.com
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La classe criminale va in Paradiso

Su Hurricane 53, le foto del black bloc Carlo Giuliani ed il rapporto dei ROS. Comprendo che per i comunisti saranno le classi più disagiate ad entrare nel Paradiso dei lavoratori, ma dobbiamo davvero sorbirci l'anticipo della beatificazione della classe criminale?
Quando lo Stato dedica aule del Parlamento a coloro che hanno messo a ferro e fuoco una città senza curarsi di poter uccidere altri individui, possiamo ancora stupirci del degrado dell'ordine pubblico in questa nazione? Sarebbe questa la superiorità morale, queste le le mani pulite, la candida onestà di coloro che si contrappongono al centrodestra: i presunti evasori in galera, gli squadristi dichiarati in libera uscita?

HT:Rolli,Hurricane 53

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lunedì, novembre 19, 2007

Putting a number on financial "fear Factor"

Libor spread at wides, Treasury-fed fund spread wide as well. Liquidity is at a premium and the LIBOR spread accounts for financial contagion fears
clipped from blogs.wsj.com
one-month bills currently offer a yield of 3.85% — nowhere near the 4.50% federal-funds target rate, where it usually trades. And this is at the busiest time of the year for Treasury supply, making it all the more surprising. “Liquidity in the money markets right now is very poor,” says Lou Crandall, analyst at R.H. Wrightson & Assoc.

The concerns have resulted in an ongoing increase in LIBOR, a key global benchmark that some have described as a “traded” version of federal-funds. Prior to August, it tended to track the fed-funds rate reasonably well, but has been out of line since and despite a few attempts, hasn’t come back to earth. Mr. Crandall says of late, three-month LIBOR was at 4.95% at a time when the expected funds rate continues to fall.

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The difference between 3-month LIBOR and the federal-funds rate is still wide. (Source: Lehman Brothers)
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