venerdì, marzo 30, 2007

Democratici e Democratici : quelli italiani fanno scuola Oltreoceano?

I sostenitori del Partito Democratico italiano non hanno mai fatto mistero di ispirarsi all'omonima formazione politica americana; d'altronde, ne hanno spesso imitato i metodi e non solo in capo semantico, come nello scippo del termine "liberale" per definire politiche socialiste. Più recentemente, vediamo che lo scambio di cattive abitudini sembra andare anche nell'altro verso: dopo aver proclamato di poter ridurre il deficit federale senza alzare le tasse "di un solo penny", i Democrats si preparano ad aumentare il carico fiscale per la famiglia media americana di svariate migliaia di dollari l'anno tramite la manipolazione del sistema fiscale.
Visco e Gordon Brown fanno scuola? La speranza ora risiede nella Presidenza Bush: secondo le proiezioni, il bilancio federale non ha bisogno di ulteriori tasse per tornare in equilibrio, ma della capacità di mantenere fede ai principi repubblicani da parte della Casa Bianca.

HT: Cato,Washington Post

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giovedì, marzo 29, 2007

Addio alla Seconda Repubblica? Siamo ancora alla Prima

Il Rumore Dei miei Venti si è chiesto se sia finita la Seconda Repubblica. A me, personalmente, sarebbe bastato poter dire addio almeno alla Prima, il cui fantasma mi pare infesti ancora l'Italia.

L'immagine idealizzata di un grande Centro è in Italia un parto della nostalgia e della retorica: la Democrazia Cristiana, per gran parte della propria storia non è stato un partito di centro che guardava a sinistra, ma un partito-stato dove gli elettori, con tutta probabilità in maggioranza di centrodestra, si sono ritrovati ostaggi di una leadership di socialisti bianchi che abbracciava lo statalismo quale mezzo di governo clientelare. La Guerra Fredda e la retorica dell'arco costituzionale impedivano la costituzione di una seria alternativa da destra, se non per brevi momenti (il 7% del PLI opposto al Centrosinistra ne è stato un esempio) .
Crollato il Muro, è crollata anche la diga che manteneva artificialmente in vita la DC, riportando buona parte della base elettorale democristiana sulla sponda naturale: quella destra.

Il problema, anzi, il dramma della classe politica italiana è quello di essere incapace di accettare proprio la natura transitoria del codominio PCI-DC e di comprendere come l'emersione di un centrodestra esplicitamente liberale o conservatore sia un ritorno alla normalità occidentale per l'evoluzione politica italiana, un percorso evolutivo interrotto dal fascismo e dalla minaccia comunista. Servirebbe ammettere quanto l'avventura democristiana sia stata artificiosa e limitata nel tempo, quanto quella del PCI: entrambi creature di una fase storica ormai conclusasi persino in Italia, sebbene con esiti anomali rispetto alla gran parte d'Europa: da noi hanno vinto i "rossi", in versione postmoderna.
Parlo di classe politica in generale e non soltanto di ex-dc ed ex-pci, perché questa forma mentis è condivisa, almeno istintivamente, anche da buona parte di coloro che sono le vittime designate.

In questo senso la Prima Repubblica non è mai morta, ma continua a vivere: nonostante le modifiche del sistema elettorale, la disintegrazione del Pentapartito e la metastasi comunista-diessina, esiste qualcosa che lega i vincitori "progressisti" agli sconfitti "moderati": l'illusione che si possa ricostruire, in una qualche forma il compromesso storico o, per lo meno, una qualche diga che ricostituisca diarchia democomunista, questa volta in chiave d'alternanza e non di democrazia bloccata. Relegando, di nuovo, al di fuori o ai margini della competizione le tradizioni politiche e culturali estranee alla comune radice collettivista. Sino a quando resiste la convinzione che questo sia lo stato naturale del corpo politico italiano e non, invece, una aberrazione, una camicia di forza in cui fu costretto per troppo tempo, la Prima Repubblica sarà viva e vegeta.

HT: Fenomeni, RDM20, JimMomo

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Dalla Francia, spunti per una nuova destra liberale


Una Destra moderna e liberale

Sabato 31 marzo - Sala Capranichetta

Invito in PdF



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mercoledì, marzo 28, 2007

Yahoo mail senza limiti?

Yahoo offrirà e-mailbox con spazio illimitato da maggio.
L'unico limite ormai è la connettività. Se riuscissimo ad essere sempre online, a cosa ci servirebbe outlook?

martedì, marzo 27, 2007

John McCain lesbo-chic , o l'arte del ringraziare

Quando si usa qualcosa messa a disposizione da altri , sarebbe buona educazione ringraziare. Questa regola vale anche e soprattutto su Internet, dove è sufficiente scrivere una minuscola righina di "credits" in fondo al blog o alla pagina.
A qualcuno dello staff di John McCain, candidato presidenziale USA e conservatore "atipico", è sfuggita questa normale regola di bon ton quando ha creato la pagina personale del senatore dell'Arizona su Myspace. Purtroppo per lui, dall'altra parte non c'era un designer qualsiasi, ma Mike Davidson, fondatore di Newsvine, che aveva messo pubblicamente e gratuitamente a disposizione alcuni template Myspace.
E Mike si è vendicato. Ha sostituito una delle immagini del suo template con una dichiarazione che dice:
Today I announce that I have reversed my position and come out in full support of gay marriage…particularly marriage between two passionate females.
Ossia:
"Oggi annuncio di aver completamente ribaltato la mia posizione e di schierarmi completamente a favore del matrimonio gay, soprattutto in caso di unione carnale fra due femmine passionali"

Il risultato lo potete ammirare qua sotto:





Hat tip : TechChrunch

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Riformiamo l'articolo uno

Hanno ragione Capezzone & Co. , questa volta: l'articolo uno della nostra Costituzione è ormai indifendibile, frutto di una "mediazione" di Fanfani e Moro per compiacere Togliatti, che desiderava un preambolo da Democrazia popolare liberticida. Meglio modificarlo in qualcosa di razionale, occidentale e realmente democratico.
(Troppa grazia sarebbe modificarlo secondo la "immodesta proposta" di JimMomo: troppo facile, troppo occidentale, per chi non è ancora riuscito a distinguere l'Occidente dalle tribù)

La forma dell'articolo è gli eventi successivi dimostrarono come , più che un compromesso, esso riflettesse il comune sentire dei tre politici che più hanno storpiato l'Italia. I due democristiani "progressisti" sfruttarono Togliatti per imporre alla nazione la palude collettivista e statalista, espressa in quell'articolo. Quando mi si chiede perché non posso nutrire simpatie neppure per Aldo Moro, basterebbe pensare a quell'articolo.




Hat tip: JimMomo

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Intermezzo

Non ha tutti i torti

Fedele Confalonieri non ha tutti i torti. Delle due l'una: o ipotizziamo che la Tv abbia un fortissimo potere ipnotico, sia uno strumento in grado di effettuare un lavaggio del cervello degno di un film di fantascienza, oppure qualcuno qui fa a gara d'ipocrisia.

"'Basta prediche: se le banche entrano in un certo settore è etico se lo fa qualcun altro è conflitto d'interessi. Uno che ha in pancia il Corriere della Sera avrà più o meno lo stesso conflitto d'interessi di uno che è dentro la tv'. " (Da Affari Italiani)



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Google SMS fornisce dati sui voli

Siete negli USA e volete sapere se il vostro volo è in orario? Con
Google SMS basta un messaggio di testo per essere informati.

Fine del rischio di credito o fine della bolla sul credito?

Per le banche, sicuramente. Per gli investitori, tuttavia, è solo l'inizio: per la prima volta, sono da soli a monitorare il rischio di prestare alle aziende; per la prima volta, ragazzini alle prime armi fanno i "banchieri" per vecchie volpi del mercato. Il risultato non è difficile da prevedere.
Si tratta probabilmente della bolla speculativa (razionale?) più esplicita della storia: quasi ogni partecipante al mercato sa lo ammette, ma tutti sperano che duri fino al prossimo bonus. La dimensione del problema è tale, da essere arrivata sul Wall Street Journal, in termini insolitamente espliciti:

clipped from online.wsj.com

Waves of money are coming at the markets from investors around the world. Bond and loan buyers have to put this money to work, even if the deals are shoddy. In the last year alone, they bought up $148 billion in new junk bonds from U.S. issuers, the largest sum in history by more than half for such high-risk debt.

The fuller answer tunnels into the Street's cynical heart, and why it has always been so profitable to work there: Hedge-fund managers, buyout artists, and bankers get paid for short-term performance. The long-term consequences of their actions are, conveniently, someone else's problem.

People inside the big banks are eerily candid about the credit cycle creeping to an end. They also candidly admit they don't want to get caught missing the next big deal. Their banks, and their own bonuses, might suffer. So they ply ahead.


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Tradizionalmente, i prestiti alle aziende rimanevano nei bilanci delle banche, che sopportavano il rischio in caso di ritardato pagamento od insolvenza. In cambio di condizioni economiche più favorevoli e flessibili rispetto al mercato obbligazionario, le banche ottengono informazioni più approfondite e riservate riguardo all'andamento aziendale ed un livello di garanzie maggiore rispetto ai "bond".
L'evoluzione del mercato nell'ultimo decennio ha modificato profondamente gli assetti tradizionali: l'evoluzione della tecnologia finanziaria permette alle banche di vendere il rischio di credito ad investitori non bancari, creando su misura prodotti che si adattano al profilo di rischio di tali investitori. questo sviluppo è indubbiamente positivo nel lungo periodo, come ogni innovazione che permette di diversificare i rischi.

Il problema nasce in questi ultimi tempi, per l'incrocio del processo d'innovazione con altri due fattori.
In primo luogo, la bolla sul carry trade: l'elevato ammontare di liquidità in circolazione, il basso livello di tassi reali e la situazione sullo yen hanno ampliato forse eccessivamente la domanda per qualsiasi attività finanziaria in grado di generare reddito.
In secondo luogo, l'emergere delle case di private equity come debitori di grandi dimensioni. Al momento, la situazione economica è ancora benigna per le aziende medio grandi; di conseguenza, la domanda di credito per operazioni di finanza ordinaria non è elevata e in aggregato viene soddisfatta ampliamente dai flussi di cassa prodotti dalle aziende stesse. Esiste quindi uno sbilancio fra il desiderio di investire in rischio di credito e la necessità da parte delle aziende di finanziarsi con debito. Le case di private equity quadrano il cerchio, comprando aziende con denaro preso a prestito. Anche in questo caso, in condizioni normali si tratterebbe di uno sviluppo fisiologico, che porta ad un aumento dell'efficienza nella circolazione del management. In queste condizioni, abbiamo invece casi di acquisizioni che sembrano motivate puramente dal desiderio di aumentare la leva finanziaria.
Le banche non costituiscono più un controllore affidabile, almeno per alcuni segmenti del mercato: rivendendo all'esterno fino al 95% dei prestiti erogati.Vero è che permane, per gli acquirenti di prestiti, l'accesso ad informazioni dettagliate ed in alcuni casi riservate, ma viene a mancare l'incentivo a disciplinare i prenditori di fondi da parte degli operatori più vicini ad essi.
Aggiungiamo a questo una caratteristica biografica: molti fra gli acquirenti di prestiti, ossia i veri prestatori di denaro, sono istituzioni finanziarie non bancarie (assicurazioni e fondi pensione) ed hedge funds, ossia attori entrati recentemente nel settore del credito, privi di esperienza in caso di crisi. I prenditori sono invece vecchie volpi, in alcuni casi veterani delle ultime ondate di LBOs.

E' vero che, storicamente, le banche vincono più spesso dei loro debitori; per la prima volta nella storia, tuttavia, oggi i "banchieri" sono meno esperti del ramo dei loro clienti. Nessun premio per chi indovina a chi resterà in mano il cerino.
clipped from online.wsj.com

Banks themselves have generally ceased their role as gatekeepers. They're now in the shipping business, not the storage business. They parcel out to other investors the big loan packages they cut, typically as much as 95% of the loans they originally underwrite. These are sliced and packaged into products and gobbled up by hedge funds, insurance companies and institutional investors hungry for anything with a sizable yield.

Structural changes in the way people buy and sell debt adds to the appetite. The Street's soothsayers say this has fundamentally changed markets, by spreading risk far and wide, like a rake shaping a deep sand trap into a large, shallow one.

In other words, don't worry about how these times will end. Just know that everyone will be getting paid until the day arrives. And no one will have to give it back.

No worries, indeed.


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lunedì, marzo 26, 2007

Solo se siete bergamaschi

Ho passato 5 anni al Lussana. Non oso immaginare la festa grande, per una notizia del genere in quel periodo: sei studenti del Vittorio Emanuele, in gita scolastica a Londra, rimandati perché di nazionalità "non gradita"


venerdì, marzo 23, 2007

Jinzo come la via crucis

Nella prima tappa di un breve viaggio nella realtà liberale, qualcuno ha incontrato Jinzo. Buon per il viaggiatore.

giovedì, marzo 22, 2007

Mi sento più intelligente?

Secondo una ricerca condotta dall'università di Warwick e presentata oggi alla conferenza della British Psychological Society, i giovani con un quoziente intellettivo più alto ad avere una maggiore propensione all'ascolto di musica Heavy Metal. La motivazione starebbe nella difficoltà d'inserimento nella società dei ragazzi più dotati e, quindi, la scelta di un genere musicale come il metal per esprimere la propria frustrazione. Secondo me è semplicemente una questione di buon gusto...

I ricercatori hanno esaminato i gusti musicali di 1.057 ragazzi membri della National Academy for Gifted and Talented Youth, un'associazione che raggruppa i giovani tra 11 e 19 anni con i voti migliori rispetto alla media nazionale.
Tra questi ragazzi, il 39% ha indicato il rock come genere musicale preferito ed un terzo ha incluso il metal nei cinque generi favoriti.
In confronto, solo il 14% ha affermato di amare la musica pop. "La percezione diffusa è che gli studenti di talento amino la musica classica e trascorrano molto tempo a leggere. Ma questo è uno stereotipo poco accurato. E' vero che alcuni studi collegano l'heavy metal a cattivi risultati scolastici e alla criminalità, ma abbiamo trovato un gruppo di persone che contraddice tutto ciò. Sono ragazzi che fanno fatica ad inserirsi, sono stressati e perciò ascoltano questa musica", ha detto Stuart Cadwallader, lo psicologo che ha condotto lo studio.

Fonte: Repubblica

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mercoledì, marzo 21, 2007

Touran Geniale

Darwin Awards all'italiana

I Darwin Awards sono un "premio" semiserio assegnato a chi migliora il pool genetico umano togliendosi di mezzo durante un atto di totale stupidità o distrazione.
Con un po' di licenza poetica, direi proprio che il signore qui sotto si piazzerebbe bene in una classifica italiana:

IN AUTO CON 3 KG DROGA FA CORNA A CARABINIERI, ARRESTATO

(ANSA) - MESSINA, 21 MAR - I carabinieri hanno arrestato Davide Viola, 35 anni, con l'accusa di spaccio di sostanze stupefacenti. L'uomo trasportava nel sedile della sua automobile tre chili di marijuana.
Nel tratto autostradale tra Roccalumera e la barriera di Tremestieri, l'uomo ha superato con una manovra azzardata una Fiat Punto con a bordo alcuni militari dell'Arma in borghese, che lo hanno redarguito per la manovra. Viola ha reagito inveendo contro di loro e facendo il gesto delle corna. A questo punto i carabinieri lo hanno inseguito e raggiunto al casello di Tremestieri hanno perquisito l'auto dove hanno rinvenuto i tre panetti di marijuana.
Fonte: ANSA

martedì, marzo 20, 2007

Cina: basta dollari, vogliamo gli hedge funds

La Banca Centrale cinese sembra aver appena abbandonato, almeno a parole, il proprio ruolo di finanziatore del consumatore americano (i dettagli su Macromonitor). Fortunatamente, al momento, gli USA hanno trovato nuovi finanziatori nei seguaci del carry trade e, soprattutto, nei signori dei petrodollari, al momento felici d'investire in buoni del Tesoro americani.

Nello stesso momento, sembra che una parte delle riserve della banca centrale Cinese verranno affidate ad un fondo che le investirà in maniera più aggressiva, probabilmente in azioni, debito societario ed investimenti "alternativi". Una via asiatica agli hedge fund? In fondo, non hanno tutti i torti: il rendimento degli invesitmenti USA all'estero è di quasi l'8%, molto più elevato dei tassi a cui gli USA si finanziano: molto meglio affidarsi ai gestori americani, piuttosto che limitarsi a comprare il "loro" debito e lasciare la differenza negli USA.

Nozze ABN-Barclays, quali effetti in Italia?

Nel matrimonio fra ABN e Barclays, Capitalia rischia di fare la parte del riso da lanciare agli sposi?
Il progetto di acquisizione della gruppo olandese da parte della banca inglese non è soltanto un affare di rilevanza mondiale da 80 miliardi di dollari (160, se prendessimo in considerazione la capitalizzazione di entrambe). Nel nostro piccolo, anche gli equilibri del risiko bancario italiano stanno per essere stravolti. ABN è infatti uno dei magigori azionisti di Capitalia, ma una quota del 10% non rivestirebbe particolare importanza per una entità come Barclays, abituata al pieno controllo operativo ed industriale sulle operazioni all'estero. Si prospetta quindi la vendita della quota ad un altro gruppo bancario interessato, con ulteriore scompaginamento dei giochi.



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lunedì, marzo 19, 2007

Il blog di Flavia Vento

Con un caro amico cui va tutto il merito di avere riscoperto questa perla, si meditava sui tristi destini d'Eurabia, di fronte a cotanti alfieri del genio italico nel mondo...

Pare che questo sia davvero il blog di Flavia Vento. Non è un fake, leggere per credere: se non ci fosse, a questo punto , dovremmo inventarla, perché per un comico degno di questo nome, qui c'è materiale per le vette della satira di costume senza nemmeno sudare troppo.

Accuse sarcasticamente infondate

Dal sempre divertente Sarcastycon




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Ebbravo Borgarello

Oltre che, ovviamente, bravo Joyce. Leggere per credere.

La vita in Iraq sta migliorando?

Sono certo che una notizia del genere dia su tutte le prime pagine dei quotidiani italiani, soprattutto di quelli pacifisti, popolari e democratici : secondo un sondaggio inglese, secondo gli Iracheni stessi la situazione starebbe migliorando.
Un sondaggio fra 5mila iracheni ha scoperto che soltanto il 27%pensa vi sia una guerra civile. Nonostante un abitante di Baghdad su quattro abbia avuto un familiare ucciso negli ultimi anni ed uno su tre ha un familiare emigrato; eppure, la stragrande maggioranza ritiene che la vita sotto il regime di Saddam fosse molto più pericolosa. Forse l'attuale regime iracheno non brilla per efficienza e competenza, ma evidentemente persino un governo corrotto ed inefficiente costituisce un miglioramento rispetto agli anni del terrore con Saddam Hussein.

"MOST Iraqis believe life is better for them now than it was under Saddam Hussein, according to a British opinion poll published today.
The survey of more than 5,000 Iraqis found the majority optimistic despite their suffering in sectarian violence since the American-led invasion four years ago this week.
One in four Iraqis has had a family member murdered, says the poll by Opinion Research Business. In Baghdad, the capital, one in four has had a relative kidnapped and one in three said members of their family had fled abroad. But when asked whether they preferred life under Saddam, the dictator who was executed last December, or under Nouri al-Maliki, the prime minister, most replied that things were better for them today.
Only 27% think there is a civil war in Iraq, compared with 61% who do not, according to the survey carried out last month." (fonte: The Sunday Times)



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Montepaschi + Arrocco= Capitalia?

"L'arrocco è un obiettivo importante all'inizio della partita (apertura) perché serve a due propositi molto validi: sposta il Re in una posizione più sicura allontanandolo dal centro della scacchiera e contemporaneamente porta una Torre in una posizione più attiva

In termini meno legati agli scacchi:

E IL MONTE DEI PASCHI SI APRE AI SOGNI DI GERONZI E D'ALEMA
"E pur si muove". E' questa l'esclamazione di stampo galileiano che gli abitanti di Siena hanno pronunciato sabato mattina quando hanno aperto i giornali. A grandi lettere c'era scritto che la Fondazione MontePaschi ha dato mandato alla banca d'affari JPMorgan di "esaminare e valutare la fattibilità di opzioni di crescita per linee esterne della banca del Monte de' Paschi di Siena". Si tratta di un segnale storico per l'Istituto fondato nel 1472 poiché significa in pratica che a Rocca Salimbeni hanno deciso finalmente di aprirsi a ipotesi di fusioni e di aggregazioni.[...]
Molte ipotesi. La più accreditata continua ad essere quella delle nozze tra MontePaschi e Capitalia. Qualcuno sostiene che l'operazione sarebbe improbabile a causa del problema della sede legale del nuovo gruppo. Francamente questa sembra un'obiezione ridicola rispetto a un processo che come noto sta molto a cuore a Cesarone Geronzi e a Massimo D'Alema. (Dagospia)

domenica, marzo 18, 2007

Sircana ed i sottili pudori di Oggi

Quella delle fotografie a Silvio Sircana potrebbe essere la solita, noiosa storia di peccatucci personali e meschini tentativi di ricatti ad un personaggio pubblico di mezz'età. Le ultime dichiarazioni del direttore di "Oggi" e le azioni del Garante della Privacy, invece, trasformano la vicenda nell'ennesimo esempio lampante dell'atteggiamento da ancien régime di questa maggioranza, che si ritiene un'aristocrazia, una casta di eletti al di sopra della legge e della morale comuni.

«Quando mi proposero il servizio - ricostruisce il direttore di Oggi Pino Belleri - mi dissero che era arrivato da Roma pochi giorni prima. C’è stata una rapida trattativa e poi l’ho acquistato perché mi sembrava molto interessante anche se incompleto. E per evitare che finisse alla concorrenza. Poi non l’ho pubblicato perché volevo valutare meglio le circostanze visto che toccava una sfera sensibile come quella della privacy».
Uno dei maggiori azionisti di Rcs, che pubblica Oggi, è la Intesa-Sanpaolo, creatura di Giovanni Bazoli, sodale e sponsor massimo di Romano Prodi. Il dubbio sorge: privacy o tentativo d'insabbiamento?

Di per se', la faccenda è da pettegolezzo di bassa cucina, da giornaletto scandalistico insomma; rimarrebbe al massimo il disagio per il "portavoce unico" di governo che si fa sorprendere a rischiare la violazione di norme del codice, oltre che quella della decenza e del codice di comportamento preteso dal suo status di "cattolico".

Quello che la dovrebbe rendere degna di attenzione e di una battaglia civile è la sua natura esemplare. Chi scrive è convinto da parecchio tempo che i membri del circolo mortadella siano al di sotto di ogni sospetto: già Vincenzo Visco, ministro della Repubblica che sogna il terrorismo di stato contro i contribuenti, si è fatto condannare per abusivismo edilizio.
Poca sorpresa, quindi, ma una certa tristezza nell'assistere allo spettacolo di un Garante della Privacy che di colpo si trasforma in censore e protettore della privacy dell'amico degli amici, laddove Sottile, per molto meno, è stato linciato sulla pubblica piazza (salvo poi essere assolto con formula piena in Tribunale); molti fra coloro che ora si ergono a difesa di Sircana in nome della decenza e del diritto erano fra i più attivi lapidatori del portavoce di Gianfranco Fini. I tanti moralisti, prontissimi a criticare ogni passo falso dei membri del Governo Berlusconi, adesso si scoprono muti e sordi?

Lorsignori a sinistra credono davvero che essere progressisti renda "antropologicamente superiori", degli oltreuomini immuni alla legge ed agli standard morali che si pretenderebbe di far seguire al volgo, al popolino comune? Oppure, più semplicemente, i fustigatori dei costumi tengono anch'essi "famiglia" e si ricordano bene un particolare: a Mondadori od in Mediaset, il "padrone" non oserebbe cacciare un giornalista, per timore di essere accusato di conflitto d'interessi; anzi, è il giornalista non inclinato a sinistra che rischia l'epiteto di "servo del padrone" e l'ostracismo della categoria.
Chi paga gli stipendi altrove, ad Rcs per esempio, se n'è sempre invece bellamente fregato d'impiegare il Corriere della Sera come strumento di propaganda, figuriamoci quindi gli scrupoli con un "Oggi" qualsiasi. In fondo, gli avversari sono inferiori a prescindere, come insegnano i maitres a penser, da Lenin ad Asor Rosa. Gli amici, invece, sono sempre e comunque "compagni che sbagliano" da proteggere e difendere, riempiendosi la bocca di alti concetti per mascherare l'infimo interesse di protezione della casta.

Tutti dobbiamo campare, ma si camperebbe meglio se coloro che volessero farci la morale non fossero tanto impegnati a far sembrare Maria Antonietta ed il suo "dategli le brioches" un esempio di rispetto per la pubblica opinione.


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Dopo iPhone, Googphone?

Google sta testando una risposta ad iPhone, il rivoluzionario telefono-palmare-ipod di Apple? C'è chi sostiene di aver partecipato ad una indagine a pagamento riguardo alla fattibilità del progetto e di avere in mano le prime immagini e qualcosa sulle specifiche del prodotto. Sappiamo cosa può fare Photoshop e comunque stiamo parlando di una "survey", non di un vero e proprio lancio, ma non si tratta comunque dell'unico indizio: la voce gira da alcuni giorni ed esiste persino una specie di conferma da parte di un manager della stessa Google.




(Hat tip: Business 2.0, Engadget)

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giovedì, marzo 15, 2007

Genealogia metallica

Una vecchia battuta sostiene che ci siano gli amanti della musica e i maniaci di musica. Poi , ci sono i metallari. Da fedele seguace (thrash, groove e black metal), non posso che trovarmi d'accordo: per quanto ci si possa indossare una giacca ed una cravatta, il modo di ascoltare musica e di godersi l'esperienza è qualcosa di particolare, che trascende la musica in sé e che soprattutto crea una lealtà di lunghissimo corso una band ed i suoi fan.
Per i metallari col gusto della storia propria "famiglia" musicale, ecco uno schema riassuntivo (e non del tutto completo) della genealogia dei gruppi heavy metal.
L'autore si chiama Sam Dunn: antropologo e metallaro, dopo aver e studiato altre culture, ha pensato di guardarsi intorno e studiare quella nella quale vive immerso per scelta da quando aveva 12 anni. Ne è nato Metal: A Headbanger's Journey, un documentario sulla nascita e lo sviluppo dell'heavy metal. Metalhistory è il sito Internet ufficiale.


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lunedì, marzo 12, 2007

L'affossatore di Barings torna al lavoro

Quanti ricordano ancora Nick Leeson? Di sicuro, lo ricordano bene le migliaia di facoltosi risparmiatori che avevano affidato i propri patrimoni alla Barings, blasonatissima banca d'affari che il truffaldino Nick, trader basato a Singapore, fece fallire nel 1995. Pare che ora abbia deciso di ricominciare a fare trading. Per il momento, pare, esclusivamente con i propri soldi.
Se trovasse qualcuno disposto ad affidargli i suoi, avremmo la conferma che c'è davvero troppa liquidità su questi mercati: stiamo parlando di una persona che non solo ha perso 1.4 miliardi di dollari, ma che ha scontato a Singapore una pena di tre anni e mezzo per frode, in parte in speculazioni errate, ma soprattutto nel successivo tentativo di occultare illegalmente le "prime" perdite. E' normale dare una seconda possibilità ad uno speculatore che abbia avuto sfortuna, ma chi, sano di mente, darebbe dei soldi ad uno con la sua storia?


(Hat tip: DealBook)



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Alter ego umoristico

Ho un gemello e non lo sapevo. Ed è anche più simpatico di me:


It's WAR!

Switzerland invades Liechtenstein, France surrenders.



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sabato, marzo 10, 2007

Telecom, Olimpia e l'IRI di Prodi

I numeri di Telecom Italia sembrano buoni, per fortuna di TI e del proprio maggiore azionista, la Pirelli di Marco Tronchetti Provera. Non sono stati sufficienti, tuttavia, a controbilanciare un piano industriale 2007-2008 che rende evidente il declino dell'influenza di Pirelli e lascia intravedere spazi per i sogni di statalismo delle reti del Governo Prodi.

Guido Rossi è stato anche troppo chiaro: le due maggiori innovazioni presentate ieri sono la riduzione del payout ratio e la ricerca di intese industriali , prima che finanziarie. Pessime notizie per Pirelli, che ha bisogno di valorizzare Olimpia: meno fondi per finanziare la propria posizione in Telecom, meno possibilità di utilizzare Olimpia quale merce di scambio per facilitare un'alleanza con Telecom.

Cosa c'entra, si potrebbe pensare, il governo in tutto questo? C'entra eccome. Varrebbe la pena di ricordare come alcuni giorni fa il ministro Gentiloni abbia dichiarato di nuovo che l'infrastruttura fisica della rete di telefonia fissa dovrebbe rimanere in mano italiane. Tale dichiarazione è avvenuta lo stesso giorno in cui Telefonica annunciava la sospensione delle trattative per un accordo con Pirelli e Telecom Italia. Data l'inimicizia con Tronchetti Provera, reo di aver rifiutato le sirene prodiane, di certo Gentiloni on dev'essersi troppo dispiaciuto dle risultato delle proprie dichiarazioni.

Nonostante la debacle del cosiddetto piano Rovati, ritorna quindi prepotente l'idea prodiana di un ritorno all'IRI: un socialismo negato a parole dalle "liberalizzazioni", ma reimposto in nei fatti alla nazione, attraverso la proprietà semipubblica (un consorzio Stato-banche prodiane) delle infrastrutture di rete, tramite le quali condizionare l'intero sistema economico senza dover esercitare ulteriori controlli di tipo formale.
Il sottoscritto non ha particolare simpatia per il Marco nazionale, prontissimo a saltare su ogni carro di vincitori gli passasse a tiro e ultimo rampollo di una casta dirigente "progressista" abilissima nel coltivare i propri nemici; ma ne ha ancora meno per i suoi ex-sodali, che puntano a mantenere l'Italia nella condizione di paese arretrato ad economia mista, pur di mantenere la presa sui gangli vitali della vita economica e finanziaria nazionale.

T'backed to: The Right Nation, Phastidio

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venerdì, marzo 09, 2007

Sic Trasit Gloria Occidentis

Soltanto per l’Occidente secondo Pera, cala il sipario. Succede, quando si confonde una parte per il tutto: per quanto importante, la componente cristiana non è la sola che abbia rilievo. L'incapacità di comprenderlo comporta l'incapacità di spiegarai come mai l'Occidente, quello vero, continui per la sua china discendente.

giovedì, marzo 08, 2007

Cave episcopus

Avremmo preferito rimanesse in Italia e mi mancherà, ma finalmente ho trovato un lato positivo del trasloco di Walking Class : reliquie di un decennio in cui ci si poteva illudere che il cambiamento sarebbe stato doloroso, ma quasi rapido. Il cambiamento c'è stato, è vero. Solo che è andato in senso opposto a quanto era desiderabile...


Ruini, un pessimo Cesare "Il Centro, quel Grande Centro che aveva dominato la prima Repubblica, dispensando feudi e prebende, non esiste più. O meglio, esiste ancora sulla carta e nei sogni di Segni e Martinazzoli, nelle pietanze di Spadolini e nei giochetti di Giuliano Amato, esiste ancora nelle schede e, talvolta, nelle preghiere di un episcopato che non segue le indicazioni di Wojtyla. Camillo Ruini, presidente della Cei, ora et labora, ma non fa miracoli. Né può farli. La resurrezione è opera divina, e qui si tratta di Cesare, di un pessimo Cesare".
Adolfo Urso, L'Italia settimanale, 10 novembre 1993


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Uranio arricchito o uranio per arricchirsi?

L'ultima frontiera per gli hedge fund sembra essere il mercato dell'uranio, piccolo ed illiquido. Subito si sono levate le critiche riguardo alle difficoltà che l'aumento dei prezzi starebbe provocando agli utilizzatori finali e riguardo ai possibili danni all'interesse strategico nazionale.
Tali critiche sembrano in realtà abbastanza strumentali: i fondi non si accaparrano fisicamente l'uranio per poi utilizzarlo od esportarlo verso Stati-Canaglia, ma si limitano normalmente a comprare derivati sullo stesso e successivamente a rivendere o mantenere le scorte fisiche.
Quello che cambia, quindi, è il prezzo, non la disponibilità vera e propria; anzi, il quantitativo in offerta al netto degli acquisti speculativi potrebbe persino aumentare: l'aumento dei prezzi sta infatti stimolando un aumento delle attività estrattive e dell'efficienza nell'impiego dell'uranio.
Ovvio che un tale sviluppo non piaccia particolarmente alle utilities, principali acquirenti del prodotto, ma è probabile che il prezzo fosse troppo basso in precedenza, non troppo alto in questo periodo e che gli hedge fund abbiano in un certo senso corretto una situazione eccessivamente favorevole agli acquirenti.



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mercoledì, marzo 07, 2007

A new Opinion

L'Opinione è un giornale che ho spesso apprezzato molto, e non è difficile immaginarne il motivo, dato chi ci scrive: Renato Brunetta, Benedetto Della Vedova, Daniele Capezzone, Marco Taradash, Davide Giacalone.
In bocca al lupo, quindi, per il restyling

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lunedì, marzo 05, 2007

Sadomaso o travoni?

Nonostante la mitezza e la carità dovrebbero essere un imperativo di fede, nonostante si declami la superiorità del cristianesimo quale verbo della tolleranza, per certi credenti il cilicio va bene, le paillettes no. A chi lascereste in mano vostro figlio?

Roundup binettici e Domenicali:Inyqua, 1972 ,Walking Class, il Megafono, Watergate, Rolli,Daw, Jinzo



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Padoa Schioppa

Un po' di qualunquismo talvolta ci vuole

Di fronte alle pressanti richieste dei sindacati a non tagliare pensioni e spesa sociale, il ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa ha invitato tutti a "non abbandonare la disciplina".
Come fa lui, insomma, che sopravvive con in suoi 131.206,07 euro netti di pensione, provenienti dalla Banca d'Italia, ai quali bisogna aggiungere lo stipendio da ministro,circa 400.000 euro l'anno

(Hat tip: Rolli)

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domenica, marzo 04, 2007

Ognuno è il terrone di qualcun altro: revocata la cittadinanza ai discendenti degli schiavi Cherokee

Oggi i membri della tribù nativa americana dei Cherokee hanno votato per revocare la cittadinanza ai circa 2800 discendenti degli schiavi della tribù.

I Cherokee sono una delle cosiddette "cinque tribù" indiane che mantennero relazioni relativamente pacifiche con i nuovi venuti statunitensi e ne adottarono numerosi usi e costumi, fra cui la proprietà di schiavi di origine africana. Fra il 1887 ed il 1893 la commissione Dawes cercò di definire la questione dell'appartenenza alle cinque tribù con l'obiettivo di ripartire le terre tribali ed assegnarle ai singoli cittadini, impiegando criteri razziali: si è membri di una tribù in base ai propri genitori e non della residenza; in seguito vennero aggiunti anche i nominativi degli schiavi di colore di proprietà delle tribù che erano stati liberati dopo la guerra civile americana.
Ai giorni nostri, l'appartenenza alla nazione Cherokee garantisce una discreta serie di vantaggi economici: sfruttando la parziale extra-territorialità garantita dagli USA, la dirigenza della tribù ha potuto aprire alcune case da gioco, ponendo le basi per un portafoglio di investimenti che garantisce sussidi e servizi ai membri della tribù. La posizione di privilegio economico dei casinò "indiani", non soggetti alle norme sul gioco d'azzardo, viene giustificata quale risarcimento per i torti subiti dal governo USA e come conseguenza dei trattati della Nazione Cherokee con gli USA.

Il referendum ha quindi una sua logica, dettata dall'interesse economico e da una particolare visione della tribù, ma resta un velo d'amaro in bocca : Piccolo Grande Uomo aveva degli schiavi, ma per il 76.6% dei Cherokee, non meritano aiuti.

T'backed to : The Right Nation, Phastidio


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Censura maschilista o censura "antifascista"?

Il sottoscritto non ha ancora capito bene cosa vi sarebbe da censurare nei nuovi spot di Dolce e Gabbana: sono volgari esattamente come buona parte dei precedente, maschilisti e mafiosetti come i precedenti, ma non certo peggio di alcune trovate di artisti e fotografi contemporanei (Toscani, per dirne uno). Allo stesso livello, tre quarti dell'hip hop americano andrebbe vietato. Come fanno notare i due stilisti , è più volgare il produttore o l'avido fruitore di certe immagini?

La risposta sarebbe semplice: se non vi piace, non guardatela, ma soprattutto non comprate i loro prodotti, tanto più che sino ad ora, ogni tentativo di censura ha oltretutto funzionato come un boomerang, funzionando da pubblicità gratuita per D&G.

Come mai allora la Cgil sfida il ridicolo? Camelot si chiede se la denuncia non sia dovuta al particolare che differenzia D&G da un Cattelan o da un Toscani qualsiasi: sono dichiaratamente di destra. Possibile che dopo tutte quelle pesanti dosi di politicamente corretto che è costretto a prendere, orfano dei capitalisti e dei borghesi con cui prendersela per qualsiasi cosa, il bravo progressista adesso ha bisogno di un terreno di caccia libero per chiunque sfogarsi con un bel linciaggio morale?

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