mercoledì, febbraio 27, 2008

Primarie? Ripijateve er piacione!

Le primarie sono già finite nel dimenticatoio? Dal loft, ci hanno triturato le parti intime fino a desiderare quasi almeno l'anestesia, se non la castrazione chimica, con le primarie e con il loro contenuto rivoluzionario.
Eppure, nella pratica, di primarie se ne sono viste pochine: Veltroni è stato scelto come segretario di un partito, non quale candidato premier. I segretari regionali ed i candidati per le liste bloccate sono stati selezionati in maniera ben poco "democratica".
Dulcis in fundo, Francesco Rutelli è stato di fatto incoronato quale candidato del PD dal sindaco uscente, lo stesso Veltroni, senza nemmeno fingere un plebiscito che confermasse almeno dal punto di vista formale la scelta. Complimenti, siamo passati dai soviet al politburo a tempo di record.

E' morto il padre del consevatorismo moderno

Oggi si è spento William F.Buckley Jr. , il fondatore della "National Review" e uno degli uomini che di più ha fatto per la storia di tutto l'arcipelago intellettuale che si oppone allo statalismo. Il suo cpaolavoro è stato quello di portare avanti l'idea del fusionismo, ossia della desiderabilità della convivenza e del dialogo fra liberali, libertari, anticomunisti e tradizionalisti conservatori.
Come ricorda oggi la National Review Online nel necrologio, è stato il primo a credere che unificare in un solo movimento, politico e culturale, avrebbe potuto fare la differenza contro lo statalismo ed il collettivismo dilaganti. Forse non è stato il primo a dichiarare che la storia non stava per "svoltare a sinistra", maè sicuramente stato fondamentale nel fornire, almeno negli USA, una "casa" a tutti coloro che lo pensavano, a creare un ambiente nel quale, dalla fusione e dal confronto di differenti tradizioni, si è potuto formare un nuovo conservatorismo, dotato di rispettabilità intellettuale e talmente fiducioso in se stesso da fornire alternativa a tutto tondo alla sinistra dilagante, ma anche a credere che il corso degli eventi non condannasse all'oblio coloro che non erano collettivsti. Barry Goldwater, Ronald Reagan, Margaret Thatcher gli debbono molto, moltissimo.
Noi europei gli dobbiamo ammirazione e il migliore dei complimenti : l'imitazione del suo esempio. Fino a quando non riusciremo a costruire una vera alternativa a tutto campo allo statalismo , liberale e conservatrice, fino a quando non avremo l'orgoglio di crederci e di poter fare a meno di vivere delle idee e dei rifugiati dal mondo collettivista, i partiti politici di centrodestra vinceranno le battaglie elettorali, ma perderanno sempre la guerra, perché si ritroveranno a fornire una versione annacquata del verbo socialista.

Mah

Per la serie "il mondo è bello perché è vario", ecco I nuovi vergini: quelli che non lo fanno. La mente vacilla.

Hat tip: Hurricane_53

Culturalmente castrati

Il vero programma del Partito democratico (ma anche no) contiene davvero tutto ed il suo contrario, castrazione chimica compresa. Come è già stato fatto notare, tuttavia, quando a proporla era Calderoli, apriti cielo. Se la propone l'idolo dei salotti, allora la "grande stampa" si pone nella classica posizione genuflessa e comincia a dibatterne. Ovviamente, è molto più comodo accapigliarsi su argomenti del genere, piuttosto che su bazzecole quali il peso eccessivo delle tasse, le misure per limitare l'oppressiva ingerenza dello stato sulla società e la concezione totalitaria del rapporto fra individuo e politica, connaturata agli ambienti d'origine social-comunista e traslocata nel loft del Partito Democratico.
Non so come andrà a finire quella chimica, ma certa gente si è già castrata persino il cervello.



tag: , , , , ,

martedì, febbraio 26, 2008

Ambientalismo resonsabile

E' quello propugnato dalla FAA - Federazione Ambiente Agricoltura. Per potersi occupare di ambiente, senza rischiare di ritornare all'età della pietra o fare da carne da cannone per la sinistra radical-chic in attesa di arruolamento nell'Armata Rossa.

lunedì, febbraio 25, 2008

L’Avana, bel suol d'amore, di galere e di giunte militari

D'Alema si congratula con Raul Castro, fratello del lìder maximo e nuovo despota di Cuba, auspicando una svolta democratica. Incredibile, ci è coluto un po', ma persino Baffino si è accorto che a Cuba non sono tutte rose e fiori; forse qualcuno lgi ha racocntato delle persecuzioni sistematiche e delle carceri politiche dell’Avana, delle torture ai dissidenti, della repressione continua.
Oppure è ancora convinto che si tratti di complotti amerikani contro il valoroso popolo cubano, visto che ripone la propria fiducia in Raul, il capo-carceriere dell'isola, il padrone delle sue forze armate e dei servizi segreti.

Difficile, anche da destra, non avere un moto di tristezza, guardando la vera faccia della rivoluzione cubana : non quella trendy delle magliette di Che Guevara, ma un regime dove la TV di Stato alla cerimonia d'incoronazione di Castro II non riusciva a nascondere come gran parte dei boss fossero militari di mezz'età, come in una qualsiasi giunta militare latinoamericana degli anni'70 . Quello che , forse, Guevara avrebbe sempre voluto, da buon stalinista, ma che la propaganda che ne impiega il volto per anestetizzare le nuove generazioni vorrebbe da sempre nascondere.


Hat tip: MauroD

Madia per Uòlter

Su TEMIS, le foto e la descrizione della nuova scoperta di Valter Veltroni. Quella precedente, in effetti, romai l'avevano "scoperta" in parecchi, in effetti.

domenica, febbraio 24, 2008

CPDO in prima pagina

Il Wall Street Journal sbatte in prima pagina angoloini dle mercato del credito sinora ignorati dalle "masse" , ma che potrebbero prolungareil circolo vizioso della crisi del credito, quali i CPDO sull'indice Itraxx. Inpochi ricordano come tali prodotti abbiano aiutato a prolungare il boom precedente e garantito credito eccezionalmente a buon mercato al settore industriale.

Red Lights Flash in Credit Nooks - WSJ.com

Ambac e le piramidi

Le banche di Wall Street si starebbero preparando a sostenere il piano di salvataggio di Ambac, una delle maggiori assicurazioni monoline. Nula e' ancora ufficiale o definitivo, ma le indiscrezioni pubblicate sono state sufficienti a riportare le borse americane in attivo dopo una seduta deludente.
Il mercato apprezza che le banche accettino l'inevitabile: molte grandi banche hanno infatti assicurato contro l'insolvenza portafogli da decine di miliardi di dollari di strumenti di finanza strutturata proprio presso Ambac, MBIA ed altre monolines; sembra razionale quindi investire adesso alcuni miliardi nel salvataggio delle monoline, piuttosto che rischiare decine di miliardi di svalutazioni a causa del loro fallimento.
Si tratterebbe di un salvataggio, indubbiamente, ma sarebbe perlomeno una soluzione "di mercato", dove gli attori che profitterebbero da un salvataggio dovranno almeno parzialmente contribuirvi.




Fonte: WSJ.com

lunedì, febbraio 18, 2008

Addio, Mrs. Thatcher. Benvenuto, Benito.

Il premier inglese Gordon Brown ha difeso pubblicamente la decisione di nazionalizzare Northern Rock, la banca protagonista la scorsa estate ella prima corsa agli sportelli da un secolo a questa parte. Insomma, il governo laburista ha risolto la crisi di una banca imitando il peggior Mussolini, ossia comprandosi la banca. In questo modo, Brown rischia di perdere la reputazione di socialista in grado di gestire l'economia di mercato meglio dei conservatori.

All'ex ministro del Tesoro diventato premier non manca sicuramente il coraggio, ma la correttezza dell'operazione lascia scettici per più motivi e la reputazione di competenza nella gestione economica nazionale di Gordon Brown è messa a repentaglio, ma soprattutto si è gettata al vento una delle migliori eredità di Margaret Thatcher, riconosciuta tale anche dai governi laburisti: quello che il settore privato deve assumersi le responsabilità dei propri fallimenti e non solo godere dei propri successi.
Pur di difendere una grande banca con radici a Newcastle, nel cuore dell'Inghilterra laburista, Brown si è lanciato prima in un pacchetto di garanzie con pochi precedenti persino per una nazione statalista, per non parlare del Regno Unito. Si è deciso infatti di assumere la proprietà della banca, nonostante vi fossero potenziali acquirenti disponibili ad intervenire e nonostante i fondi proprietari del 20% del capitale della banca fossero favorevoli ad una soluzione privata. I precedenti non sono favorevoli al governo: la rinazionalizzazione forzata di Railtrack, la società proprietaria dei binari delle ferrovie inglesi, è stata gestita in maniera approssimativa tanto da portare a strascichi legali che soltanto dopo anni cominciano a trovare una soluzione almeno formale, mentre rimangono i dubbi sulla effettiva necessità di una mossa tanto radicale.
Il problema, anche in questo caso, non è cosa dovesse fare Gordon Brown oggi; il problema è come si sia infilato, da principio, in un pasticcio del genere. Una domanda che fa sorgere numerosi interrogativi sulla tanto vantata superiore competenza nella gestione della cosa pubblica dei laburisti, una "cosa pubblica" che, si teme, viene espansa e ridotta nel suo perimetro in base a ragionamenti squisitamente politici; sorge il sospetto che, appena il sistema mostra segni di crisi, emerge la sfiducia nei confronti del settore privato e scatta l'imperativo socialista del controllo dall'alto.
Anche in Gran Bretagna, insomma, in alcuni ambienti si stenta a comprendere come, in una economia di mercato funzionante e non gravata da costrizioni stataliste, crisi di questo genere non sano fatali, ma al contrario sono lo stimolo elaborare meccanismi ed istituzioni di mercato che ne impediscono il ripetersi, come ricordava già Friedrich Von Hayek. L'intervento statale, al contrario, molto spesso non fa altro che nascondere il problema, sotto una coltre di denaro del contribuente, come abbiamo avuto modo di comprendere persino noi italiani e come gli inglesi avevano tristemente scoperto e sopportato, fino all'arrivo di una certa Signora con la Borsetta .


Fonte: WSJ.com

giovedì, febbraio 14, 2008

Ve l'ho sempre detto di mollare il cannocchiale

Altirmenti vi capitano cose come questa. Oltre, ovviamente, a foraggiare indirettamente gente del calibro del fondatore del Riformista...

Pagliacci e buffoni

Il miglior commento lo trovate da Inoz:Veltroni non è più solo, ma con Di Pietro e l'Udeur calabrese: Adesso sì che "We can"

Berlusconi è sempre stato un personaggio relativamente poco incline al cerimoniale politico e diplomatico, per usare un eufemismo. Eppure, di fronte alle mattane di Ferrara ed alle ipocrisie veltroniane, che prima parla di semplificazione e poi imbarca gente simile, fa la sua figura: persino chi fa talvolta il pagliaccio sembra uno statista, se paragonato a buffoni del genere.

lunedì, febbraio 11, 2008

Inflazione e banche

Businessweek ospita una intervista all'analista bancaria che aveva previsto la débacledi Citigroup. Il panorama non è dei migliori e ci vorranno mesi per riportare il setore finanziario in uno stato pienamente operativo.

D'altro canto, gli hedge fund non sembrano più pessimisti a 360gradi: secondo i dati recentemente pubblicati, rimangono elevati i volumi di scommesse speculative sull'oro e le posizoni "corte" sull'indice Russell 2000, esemplificativo delle piccole e medie imprese americane; si sono quasi azzerate, tuttavia, le posizioni ribassiste sull'indice S&P500 e le posizioni rialziste sui titoli di stato americani a lunga. Aumentano anche le posizioni corte sulla volatilità degli indici maggiori .

In sintesi, questo significherebbe che la comunità degli hedge fund si aspetta, in aggregato, che gli indici maggiori si mantengano stabili, mentre l'economia in generale e le tensioni su altri mercati non si ridurranno significativamente. Tutto positivo, almeno per chi investe in Borsa?
Non ne sarei tanto sicuro. Dal mio punto di vista, tagliare posizioni sui bond a lunga scadenza e aprire posizioni lunghe sull'oro ha un altro significato molto chiaro: si prevede inflazione in salita e l'inflazione è stato l'unico , vero generatore di crisi di lunga durata nel mondo occidentale, dal dopoguerra ad oggi.

Abominevoli Abitudini Alimentarti

Il Redde rationem ci sta bene, anzi benissimo, ma certa gente non la si può dare in pasto neppure ai leoni senza che intervenga la Protezione animali - e voi ve la volete mangiare viva? Con un po' di fortuna,ad aprile mezza sinistra sarà ancora convalescente dall'intossicazione alimentare.

domenica, febbraio 10, 2008

Rating, avevamo scherzato

La notizia è di qualche giorno fa, ma un post di C.D.Ward su Macromonotor me l'ha fatta tornare alla mente: Moody's avrebbe intenzione di aggiungere un prefisso per identificare i rating dati ai bond di finanza strutturata.
Nel caso di strumenti come i CDO, al tradizionale rating, ad esempio "Aaa", verrebbe aggiunto il suffisso ".sf", per chiarire come i rating in questione non siano relativi, in un certo senso , a "veri" strumenti di debito emessi da società.
Mi sembra una ammissione di colpa di proporzione epocale: in teoria, una scala di rating come quelle impiegate da Moody's dovrebbero proprio servire a dare giudizi comparabili fra differenti settori e forme di debito riguardanti le possibilità di pagare interessi e rimborsare il capitale nei tempi previsti e di fornire quindi implicitamente indicazioni sulle probabilità di default.
La proposta di separare le due scale di rating, negando a posteriori dignità di rating "vero e proprio" a quelli forniti alla alla finanza strutturata, mi pare un tentativo disperato di confondere le acque, per non ammettere di essere stati presi per i fondelli da coloro che sfruttavano buchi nel sistema di rating per ottenerne di molto migliori rispetto a quelli "reali".

I modelli impiegati da Moody's funzionano di solito correttamente per le aziende industriali, anche se tendono a riflettere ben poco di ciò che avviene nel breve e medio periodo ad una azienda, risultando talvolta "in ritardo" rispetto all'evolversi degli eventi.
Nel caso della finanza strutturata, tuttavia, il sistema è andato in cortocircuito: l'impressione è che molti strumenti siano stati costruiti a partire dai modelli di rating ed ottimizzati per ottenere valutazioni ottime sui punti che avrebbero portato ad un rating eccellente, a spese di altri fattori che ne avrebbero minato la solidità, ma che non sarebbero stati rilevati dai modelli.
Sino a quando è stato troppo tardi.

tag: , , , , , , ,

Nel giorno del ricordo

L'Italia è troppo spesso una nazione senza memoria. Per uno degli episodi più dolorosi della nostra storia, il Parlamento ha cercato finalmente di sollevare il velo di omertà, proclamando il 10 febbraio quale giornata del ricordo per la tragedia:
"La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale «Giorno del ricordo» al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale."

Non voglio nemmeno spendere parole sul colpevole silenzio della stampa e di troppi esponenti politici, con la meritoria eccezione del Presidente della Repubblica, fra i pochissimi politici che, almeno per un momento, è riuscito a superare la propria storia.

Per conoscere meglio la tragedia delle foibe, leggete il post di Hurricane53.

In maniera più esplicita, riguardo al lato politico della questione, condivido in pieno
oggettivista: nel giorno del ricordo, ricorda chi è il colpevole






tag: , , ,

Petrolio, il combustibile pulito

Benzina e diesel sono i carburanti che producono meno gas serra: biodiesel ed etanolo, semplicemente, richiedono processi di lavorazioni che annullano ogni possibile vantaggio dato dall'assorbimento di anidride carbonica delle piante che vengono convertite in combustibile. Niente scorciatoie, insomma.
Nel frattempo, l'intervento statale sta causando un boom artificiale nella coltivazione di granoturco, impiegato nella produzione di etanolo, a spese delle superfici coltivate a grano, oltre che a spese del contribuente. Il risultato è il rischio di un raccolto ridotto negli USA, che non potrebbero più esportare grano a buon mercato verso i paesi in via di sviluppo: come previsto da alcuni, i sogni di gloria verde degli ambientalisti nei paesi ricchi stanno contribuendo ad affamare i poveri.


Hat tip:The Corner on National Review Online


tag: , , , ,

Chapeau - 2

Il nostro Presidente della Repubblica non mi ha mai entusiasmato: colpa del suo passato e della sua storia: uno può essere uno sciagurato, anche quando ha maniere impeccabili. Oggi, invece , si è dimostrato all'altezza del compito, dimostrando di aver sinceramente rinnegato almeno parte della propria storia: celebrando il 10 febbraio, giornata del ricordo delle foibe, ha consegnato 75 medaglie ai familiari di altrettante vittime ed ha ricordato le reazioni inconsulte della Croazia alla definizione di "pulizia etnica" data da Napolitano stesso nelle celebrazioni dello scorso anno.

Fonte: Corriere della Sera

Liberi, uniti e senza aspiranti balene?

Si è spesso scritto da queste parti quanto ci avrebbe fatto piacere un partito unico del centrodestra . Il momento sembra arrivato, finalmente. Soprattutto se i cosiddetti" centristi" di Udc e Udeur verranno davvero lasciati fuori, potrebbe essere la nascita di un vero partito liberale e conservatore in Italia; una conseguenza parzialmente inattesa, vista l'offerta estesa anche all'UDC. Si continua a sperare che si tratti di offerta di pura cortesia e non di genuino desiderio.
L'unico rischio è che Pierfurby venga costretto dal partito a lasciar perdere i propri sogni di gloria come ago della bilancia e piegare la testa: in men che non si dica, ce lo ritroveremmo a capo di una corrente dedita all'evirazione ideologica del partito.
In questo caso, Veltroni non avrebbe del tutto torto a definirla una operazione di maquillage. Se però si riuscisse a partecipare senza palle al piede, sarebbe il neodemocristiano sindaco di Roma a doverci spiegare in cosa la sua accozzaglia di apparati cattocomunisti, di esperti di propaganda e di intellettuali autodefinitisi "antropologicamente superiori" sarebbe migliore del partito delle Libertà

PS: Quasi inutile, se non per dovere di cronaca e lieve disgusto, commentare l'evidente pregiudizio contenuto nel titolo del Corriere. Ci si dimentica di quanto una svolta di questo tipo fosse stata reclamata a gran voce proprio dagli opinionisti del quotidiano, non viene analizzata la novità, né i suoi impatti sulla struttura politica italiana. No, si parla soltanto della "spaccatura" dovuta al rifiuto di Casini di accettare la realtà e si erige la ferita al narcisismo politico al rango di "crisi". Complimenti.

Hat tip: Calamity Jane

Liberi, uniti - e senza balene?

Si è spesso scritto da queste parti quanto ci avrebbe fatto piacere un partito unico del centrodestra . Il momento sembra arrivato, finalmente. Soprattutto se i cosiddetti" centristi" di Udc e Udeur verranno davvero lasciati fuori, potrebbe essere la nascita di un vero partito liberale e conservatore in Italia; una conseguenza parzialmente inattesa, vista l'offerta estesa anche all'UDC. Si continua a sperare che si tratti di offerta di pura cortesia e non di genuino desiderio.
L'unico rischio è che Pierfurby venga costretto dal partito a lasciar perdere i propri sogni di gloria come ago della bilancia e piegare la testa: in men che non si dica, ce lo ritroveremmo a capo di una corrente dedita all'evirazione ideologica del partito.

PS: Quasi inutile, se non per dovere di cronaca e lieve disgusto, commentare l'evidente pregiudizio contenuto nel titolo del Corriere. non viene analizzata la novità, né i suoi impatti sulla struttura politica italiana, né si ricorda quanto una svolta di questo tipo fosse stata reclamata a gran voce . No, si parla soltanto della "spaccatura" dovuta al rifiuto di Casini di accettare la realtà e si erige tale ferita al narcisismo al rango di "crisi".

Hat tip: Calamity Jane

martedì, febbraio 05, 2008

Niente palle al piede

Camelotdestraideale elogia il " realismo" di Fini, che vorrebbe una CdL in grado di "correre da sola", se lo facesse davvero anche il PD.
Forse, ma oltre ai gruppuscoli di estrema destra, sarebbe il caso di correre senza le serpi in seno - ossia i "centristi". Altrimenti prepariamoci al ribaltone al primo ricatto non soddisfatto, oppure a 5 anni di palude, come nella precedente legislatura. Rimane il fatto che il centrodestra rimane una coalizione, mentre sarebbe auspicabile una riunificazione sotto le bandiere, il programma e la disciplina di un'unica formazione politica. Possibilmente non troppo statalista, sia che si tratti dello stato in generale, che di quello di una certa Città d'Oltretevere

lunedì, febbraio 04, 2008

Inyqua, Teodori e Ferrara

Inyqua, Teodori e Ferrara. Perché se non ci fossero due fra questi tre, bisognerebbe inventarli.


Questo mi era sfuggito. Ma la lettura non può che confermarmi che Massimo Teodori è uno scrittore giornalista che amerei mi rappresentasse nella prossima legislatura. Ovunque fosse candidato. Ed ammesso che in questa italietta di atei devoti, di coglioni integralisti, di comunisti confusi, di fascisti senza palle e di imprenditori acritici, qualcuno lo voglia candidare...

Ce lo chiedevamo tutti

Ma il Partito democratico non doveva correre da solo? E invece no. Anche se Veltroni continua a sostenerlo e a ribadire quanto sia più audace di Berlusconi, che ancora si aggrappaa ad una "armata Brancaleone", il leader del PD si prepara allo sgambetto.


Hat tip: Camelot

Sussulti di civiltà

Bruno Berardi si candida alle elezioni. Pare che AN sia disponibile a garantire l'ingresso in Parlamento a coloro che possono dare testimonianza una diretta di quanto poco "formidabili" siano stati quegli anni, soprattutto peri familiari di coloro che vennero massacrati per aver difeso la libertà italiana, contro coloro che volevano annegarla in un mare di sangue per "salvarla" e che in troppi casi s'annidano oggi nel sottobosco governativo, dove continuano a fare propaganda.

Ha Tip: Orpheus

Template Designed by Douglas Bowman - Updated to Beta by: Blogger Team
Modified for 3-Column Layout by Hoctro. Credits: Daryl Lau, Phydeaux3