E' ormai acclarato come la Spagna abbia un serissimo problema di peggioramento delle finanze pubbliche. Mentre l'Italia ha un alto debito statale, eredità di un passato di spese sconsiderate, la Spagna parte da una situazione migliore ma in rapidissimo peggioramento. I dati riportati dal Financial Times rivelano come in realtà la situazione sia ancora più problematica di quanto le statistiche ufficiali rivelino.
La misura standard impiegata per il conteggio del debito spagnolo esclude infatti i debiti derivanti da fatture scadute e non ancora pagate. SI tratta di più di 90 miliardi di debito, riconosciuti quale debito ma non inclusi nelle statistiche ufficiali: 30 miliardi di fatture non pagate per gli enti locali equivalenti ai comuni italiani; 18 miliardi per i governi regionali; 12 miliardi di fatture sanitarie non pagate ed infine 32 miliardi di "altri debiti" della stessa natura
La somma equivale a circa il 8.7% del PIL spagnolo del 2010. In Italia il dato equivalente per l'intero settore pubblico, è di 80 miliardi, ossia meno meno del 5% del PIL, pur includendo il governo centrale al contrario che per la statistica spagnola; è stabile o in calo ed è in parte incluso nelle statistiche ufficiali.
Un altro elemento preoccupante è quello dei tempi di pagamento, lievitati a 500 giorni ed ancora in salita - essenzialmente, molti enti semplicemente non pagano .
A questo si deve agigungere l'entità dei debiti del settore privato, molto più elevata che in Italia ed il fatto che la quota di tale debito finanziata all'estero è più elevata che quella italiana.
La crisi finanziaria degli ultimi anni ha reso familiari al grande pubblico concetti quali deficit, spread e l'importanza del rapporto fra debito e PIL. Quello che a volte si trascura è quanto accurate siano queste misure e quanto riflettano il vero fardello che stiamo lasciando in eredità ai nostri figli.