e ultime notizie dalla Grecia non sono particolarmente positive e sottolineano la difficoltà di migrare da una economia assistenziale corporativa ad un assetto di mercato, più sostenibile.
Da un lato, cominciano le proteste per i piani di austerità e le liberalizzazioni: gli autotrasportatori stanno bloccando la superstrada fra Atene e Corinto e la città portuale di Salonicco, per protestare contro i piani di liberalizzazione del settore.
Dall'altro, secondo la Reuters la banca centrale avrebbe posticipato ad Ottobre gli stress tests; l'esame dei conti del disastrato sistema bancario ellenico, che continua a perdere depositi, avrebbero dovuto essere condotti questo mese. Il governo ha ceduto ad una corporazione, vedremo quanto resisterà contro l'altra.
Per quanto riguarda gli autotrasportatori, ci tocca ricordare quanto frequente sia l'impiego dello stesso genere di ricatto in altre nazioni latine: Francia ed Italia hanno una lunga storia di proteste corporative di questo genere, troppo spesso ricompensate dal cedimento di governi incapaci di accettare lo scontro in nome della libertà individuale contro i ricatti dei gruppi organizzati.
lunedì, settembre 20, 2010
Problemi alla latina per il governo greco
Posted by J.C. Falkenberg at 2:43 PM
Labels: corporativismo , Francia , Grecia , Italia
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