Il problema italiano rimane sempre lo stesso: dopo quarant'anni di lavaggio del cervello in tinta rosso-bianca, in Italia la destra ha roppa poca fiducia in se stessa, quando si tratta di fare qualcosa di destra e si accontenta di fare il verso alla sinistra moderata. Anche quando si parla di finanziaria.
Ad una prima analisi, quello che si potrebbe dire è che gli elettori di Prodi dovrebbero essere soddisfatti e magari astenersi dal commentare: anche se hanno perso la elezioni, si ritrovano con una Finanziaria estremamente simile a quella che avrebbero fatto Padooa Schioppa e soci. Chi invece ha votato per un cambio di registro, potrebbe avere parecchio di che lamentarsi, anche se perlomeno si intravedono alcune norme liberalizzatrici sui servizi pubblici locali e sulle coop.
SI tratta di una partenza decisamente in sordina, sicuramente in tono minore rispettoa quello che il nuovo Governo avrebbe potutto fare. Il soffocamento degli enti locali è una costante dai tempi del Governo Ciampi, una costante che sarebbe stato meglio vedere scomparire, magari ocn un riordino della ripartizione del carico fiscale che finanlmente responsabilizzasse gli enti stessi. Allo stesso modo, almeno il segnale dell'inizio di un drastico cambio di regime per quanto riguarda sanità e pensioni sarebbe stato molto gradevole.
Consoliamoci: al momento sembra improbabile che qualcuno lasci baratri del genere di quello di Roma, uno scandalo con pochisismi precedenti e la cui copertura mediatica è minuscola, in proporzione all'entità dello scandalo.
giovedì, giugno 19, 2008
Facciamo qualcosa di destra?
Posted by Unknown at 10:52 PM
Labels: Berlusconi , Finanziaria , Tremonti
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