Cosa pensereste se qualcuno che vi ha venduto quello che adesso sembra essere un vero bidone, si ofre di ricomprarlo per metà prezzo? Lo ringraziereste oppure comincereste ad avere il dubbio che sia un arrivo la seconda fregatura?
Si tratta del dilemma che attanaglia due grandi banche anglosassoni, in trattativa con fondi di private equity per la liquidazione di portafogli contenenti prestiti concessi negli ultimi anni... a fondi di private equity, per operazioni di Leveraged buyout, che si starebbero di fatto ricomprando 13 miliardi di dollari del proprio debito. Stiamo parlando della crema dellI fondi, gestiti da alcuni dei migliori finanzieri ed esperti di ristrutturazioni di aziende in crisi ed il sospetto è quindi che il riacquisto avvenga a prezzi di saldo.
La funzione originaria dei fondi di private equity, ossia l'acquisto e la ristrutturazione di aziende in crisi o in stagnazione, è qualcosa di certamente positivo per l'evoluzione di un ordine economico, soprattutto quando questo porta al risanamento aziendale oppure risolve il problema della successione al fondatore di una azienda, tipico di molte medie imprese in nazioni sottosviluppate dal punto di vista del mercato dei capitali - fra le quali si colloca l'Italia.
Purtroppo, l'abbondanza di liquidità degli ultimi anni aveva innnescato un effetto perverso, con il passaggio da operazioni di ristrutturazione nel quale il debito serviva per disciplinareil management, ad acquisizioni dove l'unico motore della creazione di valore sembrava essere il credito concesso a prezzi irrisori, senza parlare dell'ingresso nel settore sdi operatori meno qualificati; il risultato era stata la diminuzione dell'attrattiva del modello, evidenziata dal tentativo dei fondatori del settore di quotare le proprie aziende, monetizzando il lavoro di una vita e rifilando i problemi al pubblico pagante.
Se qualcuno avesse avuto dei dubbi riguardo l'astuzia dei gestori di fondi di private equity, adesso se li può togliere.
Si tratta del dilemma che attanaglia due grandi banche anglosassoni, in trattativa con fondi di private equity per la liquidazione di portafogli contenenti prestiti concessi negli ultimi anni... a fondi di private equity, per operazioni di Leveraged buyout, che si starebbero di fatto ricomprando 13 miliardi di dollari del proprio debito. Stiamo parlando della crema dellI fondi, gestiti da alcuni dei migliori finanzieri ed esperti di ristrutturazioni di aziende in crisi ed il sospetto è quindi che il riacquisto avvenga a prezzi di saldo.
La funzione originaria dei fondi di private equity, ossia l'acquisto e la ristrutturazione di aziende in crisi o in stagnazione, è qualcosa di certamente positivo per l'evoluzione di un ordine economico, soprattutto quando questo porta al risanamento aziendale oppure risolve il problema della successione al fondatore di una azienda, tipico di molte medie imprese in nazioni sottosviluppate dal punto di vista del mercato dei capitali - fra le quali si colloca l'Italia.
Purtroppo, l'abbondanza di liquidità degli ultimi anni aveva innnescato un effetto perverso, con il passaggio da operazioni di ristrutturazione nel quale il debito serviva per disciplinareil management, ad acquisizioni dove l'unico motore della creazione di valore sembrava essere il credito concesso a prezzi irrisori, senza parlare dell'ingresso nel settore sdi operatori meno qualificati; il risultato era stata la diminuzione dell'attrattiva del modello, evidenziata dal tentativo dei fondatori del settore di quotare le proprie aziende, monetizzando il lavoro di una vita e rifilando i problemi al pubblico pagante.
Se qualcuno avesse avuto dei dubbi riguardo l'astuzia dei gestori di fondi di private equity, adesso se li può togliere.