Forse è vero che La minaccia ad Obama parte dal Texas, ma di certo la sua elencazione dei padri nobili delle "due americhe" in guerra è profondamente errata e di parte.
Così Claudio Gatti, del Sole 24 Ore:
Tra l'Atlantico e il Pacifico, oggi più che mai esistono due Americhe. C'è l'America di Barack Obama e di Nancy Pelosi, rispettivamente figlio di un keniota e nipote di un abruzzese, che è quella che ha riformato il sistema di assicurazione sanitaria e ha come modelli Thomas Jefferson, Franklin Delano Roosevelt, i Kennedy (da John a Ted) e Martin Luther King Jr.
E c'è quella che ama presentarsi come la "real America" fatta di gente dai cognomi più tradizionali e che nella riforma vede un ennesimo passo nel processo di socializzazione dell'economia nazionale imposto da una classe politica corrotta e senza più alcun vincolo, né genetico né culturale, con i padri fondatori del paese.È l'America platealmente cristiana, che ha come miti politici il leader dell'esercito confederato Thomas " Stonewall" Jackson, Ronald Reagan e Newt Gingrich, e si sente rappresentata dalla Moral Majority e dalla National Rifle Association, la lobby delle armi da fuoco.
[...]Via anche Thomas Jefferson, uno dei padri fondatori del paese che nel 1801, da presidente, introdusse il concetto della separazione tra Stato e Chiesa con la sua interpretazione del primo emendamento della Costituzione
Gatti prende una delle frange più lunatiche della destra americana e la eleva a paragone per l'intero movimento, arrivando a contraddirsi, oppure a dimostrare una discreta ignoranza di ciò che sta a destra dei socialdemocratici che si spacciano per "liberal" . Thomas Jefferson è un'icona dei libertari e dei conservatori americani, a causa della sua strenua opposizione allo stato centralista ed all'invadenza governativa nella sfera personale; Jefferson è stato un eroe sia per Ronald Reagan sia per Newt Gingrich, deifniti da Gatti stesso i "miti politici" di quelli che lui nomina come i "portavoce" dell'America profonda, impiegandoli per descrivere metà dell'America come una banda di bifolchi creazionisti. La realtà è che, per quanto religiosi siano, pochissimi americani contestano la posizione di Jefferson sulla separazione fra Stato e Chiesa, una posizione che non è fra l'altro per nulla eccezionale fra i Padri Fondatori. Ci dispiace per Claudio Gatti, ma evidentemente ha letto troppo a lungo il New York Times , versione americana di Repubblica, invece di svolgere il proprio mestiere d'inviato. Il fatto che si permetta di paragonare Ted Kennedy a Roosevelt o a Jefferson getta molta più luce sui suoi pregiudizi, che su quelli dei repubblicani che vorrebbe infangare. Speriamo di non dover socprire che l'articolo è l'ennesimo copia e incolla dell'ennesiomo articolo di propaganda tipico dle New York Times nei suoi momenti peggiori.