Secondo quanto dichiarato dalla World Bank , il volume commerciale mondiale potrebbe declinare nel 2008; sarebbe la prima volta dal 1982.
Le avvisaglie ci sono tutte: il finanziamento al commercio mondiale è in declino da mesi, l'indice Baltic dry, che segue il costo dei noli marittimi, è in picchiata ed ha chiuso con un ribasso del 90% rispetto ai massimi (in Maggio!) , la cantieristica e l'industria navale in genere sono sempre più in crisi.
Si tratta di una notizia molto peggiore di qualche fallimento bancario o della crisi nel settore automobilistico: una riduzione nel commercio internazionale significa che i paesi emergenti stanno per entrare in recessione, distruggendo una delle speranze rimaste agli economisti, ai politici: che i paesi in via di sviluppo potessero essere isolati dalla crisi dell'Occidente.
Un terzomondismo di ritorno che si sta rivelando fallace quasi quanto le idiozie pauperiste dei terzomondisti di casa nostra in altri momenti: siamo tutti sulla stessa barca,meglio abituarcisi.
FontE: Wall Street Journal
domenica, novembre 09, 2008
Questo è male. Molto male.
Posted by J.C. Falkenberg at 10:05 AM
Labels: Commercio , Economia , Globalizzazione
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