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giovedì, giugno 24, 2010

Tea Party per la libertà

Perché manifestare contro le tasse, nonostante la crisi economica e le  "necessità di bilancio" che ci vengono smepre spacciate come essenziali e imprescindibili? Come ogni liberale dovrebbe credere, la libertà non è vera libertà se non puoi disporre liberamente di ciò ch ehai guadagnato o se devi ottenerle approfittando dele estorsioni a danno di qualcun altro. Da oggi cominciamo a poterci tenere i frutti del nostro lavoro invece di doverli cedere al Moloch statale, ma gli effetti del conttinuo drenaggio di risorse che vengono spesso sprecate si fa sentire tutto l'anno: la macchina statale è quasi  priva di quasi ogni vincolo alla spesa grazie alla retorica per cui ogni attività gestita dalla burocrazia è essenziale e quindi la nuova spesa viene sempre finanziata con nuove tasse, senza valutare la razionalità di tale spesa e senza pensare di tagliare i livelli di spesa pregressi. 


Per questo è ora di dire basta: non siamo il gregge, da tosare a piacimento del pastore. Siamo individui, ed è giusto che chi pretende di governarci sappia che non può mettere impunemente le mani nelle nostre tasche. Possiamo farlo Sabato a Roma, o Domenica ad Alessandria .


giovedì, luglio 16, 2009

Tocqueville Città (ri)aperta

Sono finalmente riaperte le iscrizioni a Tocqueville. Amici bloggers liberali, conservatori, neoconservatori, riformatori e moderati accorrete numerosi.


Hat tip: Freedomland

lunedì, giugno 08, 2009

Zero Tituli, Tocqueville version

Da Krillix, su Notapolitica:

e Freedomland Roma, 8 giu. - (Adnkronos) - Jose' Mourinho fa scuola anche in campagna elettorale per le europee. La frase dell'allenatore dell'Inter rivolta al Milan e Juve spunta urante la conferenza stampadel Pdl, convocata in via dell'Umilta' per fare il punto sul voto di Strasburgo. Lo 'slogan' campeggia su una T-shirt bianca consegnata ai giornalisti per ironizzare sull'affermazione del Partito democratico.
Sopra la scritta in nero 'zero tituli' c'e' il logo del soggetto unitario del centrosinistra con un grande punto interrogativo.
L'iniziativa e' di 'Tocqueville, la citta' dei liberi', un grande portale dove confluiscono blog e siti Internet che appartengono all'area di centrodestra, a cominciare dal Popolo della Liberta'.


La foto e la storia della maglietta la trovate su Freedomland

PS: voglio la MIA maglietta :D

lunedì, dicembre 10, 2007

Tocque-ville giornalata

Il Quotidiano Cognato si accorge che Il popolo della Libertà ha già trovato una casa su Internet.

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lunedì, novembre 05, 2007

Dalla Sicilia senza pudore

Gli fece una proposta che non potevano rifiutare.
Ma ormai il dado è tratto: ci conviene votarlo.
Se tanto mi dà tanto, denunciare Starsailor potrebbe essere rischioso.

crossposted @ Krillix

lunedì, settembre 17, 2007

L'autunno (caldo) di TocqueVille

Crosspost di servizio:

Dopo la splendida esperienza di qualche giorno fa ad Atreju 07, dove i "nostri" blogger hanno offerto un servizio unico di informazione in tempo reale, anche nelle prossime settimane TocqueVille continuerà ad essere presente ovunque il mondo liberale e conservatore sia in grado di dare testimonianza di vitalità e capacità di aggregazione. Ecco un breve giro d'orizzonte sui prossimi appuntamenti in programma. Ma invitiamo tutti gli iscritti alla Città dei Liberi a scrivere alla redazione (scrivi2[at]tocque-ville.it) per segnalarci appuntamenti locali o nazionali in cui la presenza di TocqueVille possa essere utile come strumento di informazione o di diffusione politica e culturale.

22 settembre 2007
TocqueVille aderisce alla manifestazione organizzata da Decidere.net a Roma, per dare un futuro alle pensioni e per dire "no" alla controriforma recentemente annunciata dal governo (sotto dettatura della sinistra comunista e del sindacato). Diamo appuntamento a tutti i nostri iscritti alle ore 16 in Piazza Fiume, a Roma, per una marcia che avrà come prima tappa la sede della CGIL in Corso Italia. Sono previsti, tra gli altri, gli interventi quelli di Benedetto della Vedova e Maurizio Sacconi. E hanno aderito diverse organizzazioni, da Forza Italia Giovani a think tank come l'Istituto Bruno Leoni, Menostato.it e Competere. Tutte le informazioni e il materiale da scaricare sono disponibili sul sito www.decidere.net.

6 ottobre 2007
TocqueVille sarà presente con un suo stand (con connessione internet wi-fi) alla prima convention nazionale dei Circoli della Libertà, che si svolgerà alla Fiera di Roma nel pomeriggio di sabato 6 ottobre. I blogger di TocqueVille avranno la possibilità di seguire la manifestazione in liveblogging e di esprimere in diretta la propria opinione sul "fenomeno" che sta scuotendo le fondamenta del centrodestra italiano.

(crossposted at Krillix, The Right Nation, Star Sailor, Tv)

La rivincita della sorella buona

Nasce TelePatia: la Sorella buona , sfrattata da quella che finge di essere cattiva (è simpaticissima), si trova casa ampia, ben arieggiata e dotata di buon vicinato.

mercoledì, gennaio 17, 2007

Mani rosse su Tocqueville: lo sciacallaggio culturale continua.

La Rossa Bologna ha deciso d'intitolare un rosso laureificio, pardon università, ad Alexis de Tocqueville. Mi aspetto che, proseguendo in questa logica, il prossimo atto del ministro Gentiloni sia la nomina di Annamaria Franzoni al vertice di Telefono Azzurro.
Questo perché persino i nomi di Partito Democratico e di Unione avrebbero fatto incupire de Tocqueville; il programma di tale forze, poi, sembra una esposizione puntuale di ciò che l'autore de "La democrazia in America" riteneva essere nocivo ad una società libera che si volga alla democrazia. Si tratta dell'ennesima operazione di sciacallaggio culturale: per sopravvivere alla bancarotta delle proprie idee, scippano la forma, ma non la sostanza, dei pensatori che osteggiavano fino alla sconfitta.

Tocqueville non fu soltanto un accanito avversario dell'allora nascente socialismo, di cui identifico' i difetti, ben evidenti da allora; fu soprattutto un sostenitore del cosiddetto governo misto e della separazione dei poteri, non solo in termini formali, ma anche in fatto di meccanismi di selezione delle classi dirigenti, di modo da evitare tirannie di qualsiasi tipo. Fu quindi un preoccupato osservatore dell'espansione illimitata del metodo democratico ad ogni aspetto della vita civile, a discapito di altri criteri di selezione, quali il merito, la rappresentanza geografica e settoriale, l'impegno. A parer suo questa evoluzione avrebbe portato ad un dispotismo "dolce", ad una dittatura della maggioranza, o di coloro che pretendono di rappresentare la maggioranza; dittatura che, priva di freni avrebbe sepolto la società sotto una cappa di conformismo, nel migliore dei casi; sarebbe caduta preda di mode e demagoghi, nel peggiore.
Per Tocqueville, il metodo democratico era uno strumento di rappresentanza e di mediazione fra istanze interne alla società civile, non certo una panacea. Da questo punto di vista, come fu detrattore dell'ancien regime,con il suo arbitrio e l'assenza di libertà , fu anche un aspro critico della Rivoluzione Francese, che quasi si limitò a sostituire l'idolo della volontà popolare a quello della legittimità, senza per questo migliorare le prospettive della libertà.

Aquesto punto, mi sembra chiaro l'assurdo: Bologna è la città simbolo di una coalizione innamorata proprio della dittatura della maggioranza, convinta che la soluzione ad ogni problema stia in una assemblea, in infinite, estenuanti consultazioni della "ggente, adeguatamente indottrinata in anticipo; convinta che fare numero, numero spesso ottenuto tramite la sopraffazione e l'inganno, significhi possedere la verità; che la libertà personale sia un orpello superfluo.
Inutile persino discutere di comunisti e comunismo: lascio i DS alle loro menzogne riguardo al fatto che nessuno di loro fosse comunista e fossero tutti socialisti.;ammettiamo per assurdo che sia vero. Anzi, fingiamo addirittura che il socialismo (di cui il comunismo e' poco più di una fase acuta, ma non particolarmente differente nelle conclusioni e negli effetti di lungo periodo) non abbia infettato l'intera Unione e che esistano dei sinceri "democratici progressisti". Il quadro, come possiamo osservare, non cambierebbe.
Non esiste un singolo partito all'interno dell'Unione che possa permettersi di citare la lezione di Alexis de Tocqueville in onestà: perché sono gli eredi di coloro che Tocqueville temeva che potessero soffocare la allora giovane pianta della libertà. La Storia ha dimostrato che aveva pienamente ragione.
Proprio per questo la sinistra italiana cerca di ripetere l'abominio compiuto con il pensiero liberale: dopo essere andata incontro al disastro per averne ignorato la lezione, ora se ne proclama l'erede - guardandosi bene, ovviamente, dal metterne in pratica la lezione.


Hat Tip: L'Indolente, Star-sailor


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