lunedì, aprile 16, 2007

Wolfowitz: un neocon alla gogna o una burocrazia alla sbarra?

Il vero scandalo Wolfowitz non riguarda lui stesso e la sua ragazza. Al contrario: riguarda i burocrati ed i politici che gestiscono quotidianamente la Banca Mondiale. In base ai documenti resi pubblici ieri, la vicenda pare diventare una vera e propria imboscata ai danni dello stesso Wolfowitz.
L'accusa rivolta al presidente della Banca Mondiale viene accusato in questi giorni di favoritismo a favore della propria compagna, Shaha Riza, funzionario di lungo corso nell'organizzazione. Quando Wolfowitz divenne presidente della World Bank , la sua relazione divenne un problema; la soluzione venne identificata nel suo trasferimento, con promozione ed aumento di stipendio, al Dipartimento di Stato americano.
La stampa americana si è scatenata sulla vicenda, entusiasta di poter demolire Wolfowitz, che dal 2001 al 2005 è stato sottosegretario alla Difesa durante le guerre in Afghanistan ed Iraq e viene ritenuto uno dei principali architetti della strategia unilateralista e "neocon" all'interno dell'amministrazione Bush.

La giusta punizone per il maligno e nepotista neocon? I documenti e le mail del comitato etico pubblicate oggi gettano una luce diversa sulla questione: è stato lo stesso Wolfowitz, prima di accettare la carica, a dichiarare proprio conflitto d'interessi e a dichiarare che si sarebbe quindi voluto astenere da qualsiasi decisione relativa allo status ed alla carriera della propria partner:

The paper trail shows that Mr. Wolfowitz had asked to recuse himself from matters related to his girlfriend, a long time World Bank employee, before he signed his own employment contract. The bank's general counsel at the time, Roberto Danino, wrote in a May 27, 2005 letter to Mr. Wolfowitz's lawyers:

"First, I would like to acknowledge that Mr. Wolfowitz has disclosed to the Board, through you, that he has a pre-existing relationship with a Bank staff member, and that he proposes to resolve the conflict of interest in relation to Staff Rule 3.01, Paragraph 4.02 by recusing himself from all personnel matters and professional contact related to the staff member." (Our emphasis here and elsewhere.)

Il consiglio d'amministrazione della Banca Mondiale decise d'istituire comunque un comitato etico per decidere sulla questione. Shaha Riza, al momento della nomina di Wolfowitz, era in lizza per una promozione, dalla quale venne esclusa proprio per evitare conflitti d'interesse. Come risarcimento per l'effettiva fine della carriera della donna all'interno della Banca, fu proprio il comitato etico in questione a proporre un aumento di retribuzione e ad ordinare esplicitamente a Wolfowitz di dare istruzioni all'ufficio del personale. Solo in quel momento Wolfowitz dette istruzioni per l'aumento di stipendio incriminato.
[...]

Ms. Riza was on a promotion list at the time, and so the bank's ethicists also proposed that she be compensated for this blow to her career. [...]

Five days later, on July 27, ethics committee chairman Ad Melkert formally advised Mr. Wolfowitz in a memo that "the potential disruption of the staff member's career prospect will be recognized by an in situ promotion on the basis of her qualifying record . . ." In the same memo, Mr. Melkert recommends "That the President, with the General Counsel, communicates this advice" to the vice president for human resources "so as to implement" it immediately.

And in an August 8 letter, Mr. Melkert advised that the president get this done pronto: "The EC [ethics committee] cannot interact directly with staff member situations, hence Xavier [Coll, the human resources vice president] should act upon your instruction." Only then did Mr. Wolfowitz instruct Mr. Coll on the details of Ms. Riza's new job and pay raise.

Dulcis in fundo, il presidente del comitato etico è talmente soddisfatto della condotta di Wolfowitz da scrivere, nel 2005, una lettera ufficiale nella quale si dichiara la questione come chiusa e successivamente, una lettera personale di ringraziamenti per "lo spirito aperto e costruttivo delle nostre discussioni":
In an October 24, 2005 letter to Mr. Wolfowitz, he averred that "Because the outcome is consistent with the Committee's findings and advice above, theCommittee concurs with your view that this matter can be treated as closed." A month later, on November 25, Mr. Melkert even sent Mr. Wolfowitz a personal, hand-written note saying, "I would like to thank you for the very open and constructive spirit of our discussions, knowing in particular the sensitivity to Shaha, who I hope will be happy in her new assignment."
In sintesi: Wolfowitz avvisa del suo conflitto d'interessi, un comitato etico ad hoc trova una soluzione per risolverlo. Wolfowitz segue tali istruzioni, con piena soddisfazione del comitato e del suo presidente. Lo stesso comitato e lo stesso presidente che vengono colpiti da amnesia selettiva, quando il Presidente dell'istituzione per la quale lavorano viene messo alla gogna mediatica per la stessa questione, grazie ad una campagna di mail anonime verso i giornali, che felicemente pubblicano il tutto e ci mettono del loro.
Se non si tratta di complotto od imboscata, se Wolfowitz ha in parte le sue colpe, di sicuro l'impressione rimane anche quella di una burocrazia che si sta vendicando contro un presidente colpevole di porre la lotta alla corruzione e la trasparenza fra le priorità della Banca Mondiale, di volerne rivoluzionare i metodi di valutazione della passando da una mera contabilità delle cifre erogate, ad una valutazione dei risultati ottenuti con tali somme.

HT: WSJ

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