In Germania, un sindaco permette ad una frangia estremista di impedire manifestazione pacifiche, chiede che i cittadini mostrino la propria "intolleranza" e manda la polizia a dar manforte ai picchiatori - che, ovviamente, cercano di bastonare anche la polizia.
Un ritorno al Nazismo? Non proprio: gli antifascisti, pro-islamici e amici della tolleranza erano fra i picchiatori.
Ha ragione Enzo: quanto si e' visto ieri a Colonia e' inquietante.
Era prevista una manifestazione organizzata dal gruppo conservatore Pro Cologne, che si oppone alla costruzione della maggiore moschea d'Europa. 5000 teppisti di estrema sinistra, autoproclamatisi antifascisti, hanno presidiato l'entrata ad Heumarkt e pestato chi provava a raggiungere il luogo della manifestazione. Di un episodio analogo sono stati vittima anche alcuni italiani.
La polizia di Colonia, invece di proteggere chi voleva assistere al comizio autorizzato, ha dato manforte ai picchiatori: con la scusa di non essere in grado di garantire l'ordine, ha "sospeso" la manifestazione originale e si e' schierata a sua volta per impedire l'ingresso ai partecipanti al comizio, arrivando a proibire l'ingresso alla piazza ad alcuni dei politici iscritti a parlare.
Soltanto 50 persone hanno potuto esercitare il proprio diritto di riunirsi in pubblico - e si sono dovuti sorbire un discorso, in italiano, di Mario Borghezio. Nel frattempo, la polizia e' stata costretta a caricare gli "antifascisti", che si ernao dati ai consueti atti di vandalismo e violenze.
La polizia, d'altronde, si e' semplicemente allineata ai voleri del suo datore di lavoro: il sindaco di Colonia, che ha plaudito al pestaggio. L'idea d'altronde era stata sua:Fritz Schramma aveva invitato i cittadini a dimostrare la "propria intolleranza" per il partito ed il progetto, contro cui il suo stesso partito aveva votato.
Ora, immaginatevi i titoli dei giornali italiani, se le parti fossero state rovesciate. Immaginatevi le urla e gli strepiti. Invec,e il silenzio cala su questi avvenimenti, in una splendida replica del silenzio calato su ogni morto, ogni storpio, ogni orfano che non fosse utile alla causa della rivoluzione proletaria - possibilmente con l'erre moscia.
Ma d'altronde, viviamo in un paese il cui ultimo mezzo secolo e' ben descritto con le parole di Jinzo riguardo alla nostra Costituzione.
Update: il Corriere non puo' evitare di parlare degli scontri, ma ovviamente e' tutta colpa dei cattivi destrorsi. Nessuna citazione del fatto che le "tensioni" significhino "pestaggi ai danni di un singolo"
Hat tip:1972
domenica, settembre 21, 2008
Squadrismo "antifascista" in Germania
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