La Grecia è forse riuscita a mendicare un salvataggio, ma sbaglieremmo a credere che sia la fine. E' soltanto l'inizio. Ad esempio, Chi pensava che il "caso Dubai" fosse storia vecchia si è sbagliato, come, forse, chi pensa che basti una garanzia ad Atene per risolvere i problemi strutturali che hanno portato la Grecia sull'orlo del baratro.
Dubai World, il veicolo societario dell'emirato, starebbe per chiedere una moratoria su 22 miliardi di dollari del proprio debito. Siamo di nuovo sull'orlo del baratro, come a Dicembre 2009, quando i problemi finanziari di Dubai avevano creato tensioni sul mercato del credito. L'intervento dell'emirato di Abu Dhabi aveva tamponato la situazione, ma evidentemente non l'aveva risolta. Risulta evidente che chi sosteneva che bastasse un salvataggio per risolvere il problema e che sino a pochi giorni fa sosteneva che Dubai fosse "storia vecchia" (Libero, ad esempio) si sbagliava: senza un aggiustamento drastico, i problemi sono soltanto rimandati; questo vale per Dubai come per il prossimo ed apparentemente inevitabile salvataggio della Grecia: se fatto senza infliggere la necessaria, dolorosa correzione, i problemi di fondo rimarranno irrisolti e trasformeranno la Grecia in una perenne fonte di perdite per gli altri membri dell'Unione. Per chi fosse ancora scettico, ricordiamo l'esperienza del Mezzogiorno italiano per capire come i finanziamenti a pioggia servano a ben poco, in certi casi.
mercoledì, febbraio 10, 2010
Dubai al fallimento , di nuovo
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