A cosa servono gli interventi della Fed sul mercato? A poco, almeno per quanto riguarda disoccupazione e crescita industriale. A parecchio, se l'obbiettivo è far salire il mercato, anche quando i fondamentali non lo meriterebbero. Lo studio pubblicato su PragCap è inquietante: l'intervento della banca centrale è ormai esplicitamente diretto a "far sì che i prezzi siano più alti di ciò che dovrebbero essere". Questa è la definizione di una bolla, in generale. Operazioni come quelle condotte tramite il programma POMO avevano una tenue giustificazione in momenti di panico, dove si poteva arguire che gli investitori dovessero vendere titoli a prezzi intrinsecamente troppo ridotti a causa della totale assenza di compratori. Ora, dopo un rally e con l'economia teoricamente in via di stabilizzazione, sembrano soltanto un metodo per proteggere da perdite inevitabili e salutari il sistema bancario e gli investitori che hanno creduto alla propaganda della Fed. Così facendo, si impedisce il necessario ricambio ai vertici del sistema finanziario che una crisi genera: via i perdenti, rimangono i prudenti e coloro che sanno scegliere i propri investimenti. Al momento, invece, rimangono soltanto quelli capaci di eseguire gli ordini e di approfittare del benvolere delle autorità, che siano produttivi o no.