La BBC ha flimato ulteriori prove della violazione dell'embargo ONU sulla fornitura di armi al Sudan, impegnato ad usarle in Darfur per spazzare via una parte della propria cittadinanza. Il governo cinese non si e' quasi neppure preso la briga di negare. Forse era troppo occupato a proteggere un altro tiranno africano, l'ex compagno Robert Mugabe.
Ovviamente, la reazione dei media occidentali e' stata quantomeno modesta, almeno per il omento. Spero di sbagliarmi, ma se le armi fossero state americane, europee od israeliane avremmo probabilmente un caso sbattuto gia' sulle prime pagine dei quotidiani; non oso immaginare cosa sarebbe accaduto se una qualsiasi nazione occidentale avesse espresso una sola riserva all'idea di sanzionare il tagliagole dello Zimbabwe.
Saro' noioso, ma questa differenza di trattamento mi fa sempre sorgere dubbi sul motivo di questa ipocrisia, per la quale un "atto di imperialismo" e' tale soltanto se compiuto da occidentali : si tratta di puro e semplice odio per la propria stessa civilta', colpevole , dal punto di vista di molti intellettuali, di avere rifiutato il collettivismo e quindi degna di perire insieme alle illusioni adolescenziali dei cinquantenni e sessantenni ora egemoni nelle redazioni?
Oppure siamo di fornte ad un sottile episodio di razzismo: non ci si puo' certo aspettare che africani e cinesi comprendano l'alta morale che in teoria dovrebbe essere alla base delle decisioni ONU?
Forse prima o poi capiremo la differenza fra l'Occidente moderno e il resto del pianeta, includendo i nostri stessi antenati: tutti hanno creato imperi, ma noi siamo gli unici a sentirci in colpa per questo. I nostri "progressisti" dovrebbero ricordarselo, quando condonano nel nome di un malinteso "relativismo culturale" e dell'anticapitalismo.
domenica, luglio 13, 2008
Sporchi imperialisti guerrafondai americani? No, cinesi. E allora cala il silenzio
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