E' in arrivo un bailout anche per l'industria dei biocarbranti? Il Biofuels , in America come in quasi tutto il resto del mondo (con la parziale eccezione brasiliana), il settore consuma denaro del contribuente quanto mais e granaglie che potrebbero essere meglio utlitizzate - come cibo, ad esempio.Negli USA, i soli sussidi diretti contano per circa sette miliardi di dollari e il settore non è ancora riuscito a mostrare, in aggregato, un solo dollaro di profitti, oltre ad avere una resa energetica marginale.
La decenza non ha fermato l'esercito di intraprendenti lobbisti che mantengono prosperi i manager e i dipendenti delle aziende del settore, senza parlare degli agricoltori che vendono il proprio prodotto a prezzi gonfiati alle raffinerie di etanolo: comincia a circolare la richiesta di poter attingere ai fondi statali per il "salvataggio" delle imprese in difficoltà, in aggiunta ai sussidi "ordinari", con la tenue giustificazione della natura "verde" dei posti di lavoro garantiti dall'industria dell'etanolo; è dubbio, ai nostri occhi, quanto un impianto petrolchimico sia esattamente una industria verde, né quanto bene all'ambiente possa fare lo spreco di denaro pubblico per sussidiare un carburante la cui efficienza, anche dal punto di vista delle emissioni, è quantomeno dubbia.
Continua insomma l'assalto alla diligenza del bilancio pubblico, com'era prevedibile. Gli americani impareranno presto quanto sia difficile avere "solo un pochino" di statalismo.
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mercoledì, dicembre 17, 2008
Biodiesel, 7 miliardi e non sentirli
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