La Banca Centrale Europea ha iniziato ad acquistare titoli dei paesi della periferia dell'area euro per sostenerne i prezzi. Per evitare che la manovra produca liquidità , l'istituto di emissione ha annunciato che non finanzierà gli acquisti stampando moneta, ma vendendo sul mercato titoli di stato tedeschi e francesi.
Non è sicuro chela BCE riesca a contenere le ricadute inflazionistiche e l'impatto sull'euro. Come minimo, la manovra riduce la qualità del portafoglio della BCE: l'euro verrà garantito da riserve investite in titoli di bassa qualità invece che di massimo merito di credito. Inoltre, buona parte delle banche coinvolte utilizzerà i titoli ricevuti mettendoli a garanzia delle nuove linee di credito a breve termine fornite dalla banca centrale stessa, che da ieri garantisce di fatto liquidità illimitata a chiunque sia detentore di titoli di stato. E la banca centrale non può certo drenare questa liquidità.
L'impatto sui prezzi interni dovrebbe rimanere moderato, sino a quando permane un eccesso di capacità produttiva, ma data la ripresa industriale in alcune aree d'Europa tale eccesso sembra ridursi, anche grazie all'indebolimento dell'euro conseguente prima alla crisi ed ora, forse, alle misure prese per fornire liquidità.
L'impatto sull'euro dipende anche dalle politiche delle altre banche centrali: l'impressione è che le maggiori banche centrali stiano parlando molto di stabilità, ma poi prendano spesso provvedimenti con effetti negativi per la propria divisa, come nel caso giapponese la scorsa settimana, o in quello europeo.
L'effetto positivo della manovra si vedrà sui bilanci bancari: ancora una volta le banche sono state salvate dalle proprie scommesse sbagliate, ma molto utili per i governi che devono batter cassa, con il denaro dei contribuenti e, in questo caso, con il rischio della perdita di potere d'acquisto per i risparmiatori europei. La colpa, ovviamente, è stata addossata a "misteriosi" speculatori, dimenticando che i maggiori di essi hanno speculato proprio sul salvataggio, e non sul fallimento, dell'euro .