Le notizie del "salvataggio" irlandese non hanno avuto l'effetto sperato: titoli e CDS delle nazioni sovrane stanno di nuovo soffrendo.
Il CDS sull'Irlanda è in peggioramenteo per 12 basis points a 512, Spagna e Portogallo seguono a ruota ed anche l'Italia non se la cava bene, nonostante regga relativamente meglio degli altri periferici.
Di certo non aiutano le incertezze sulla struttura del pacchetto di salvataggio, ma rimane la sensazione che il rimedio sia, al momento , quasi peggiore del male: un palliativo che lascia irrisolto il gigantesco problema di un sistema bancario europeo malandato a causa, soprattutto, del suo intreccio con la politica. La bolla immobiliare e le distorsioni monetarie inflitte dai governi UE hanno minato i processi di selezione della classe imprenditoriale bancaria; in nessun luogo questo è più evidente che nel settore delle banche statali tedesche. Questo salvataggio è una manovra ipocrita, che salva proprio le banche europee fingendo di aiutare una governo che, non a caso, non aveva intenzione né necessità di un aiuto. I mercati stanno svelando questa ipocrisia, almeno sino a quando gli USA saranno in uno stato semifestivo.
Al rientro delle truppe cammellate di Bernanke, è possibile che alcune decine di miliardi di dollari di fresca stampa possano tamponare, di nuovo, il problema, trascinandoci di nuovo verso l'alto. Icaro, dove sei?