Giordano Masini affronta bene la vicenda dell'acqua (statale) all'arsenico Non è la proprietà statale dell'acqua ad evitare danni ; Al contrario, indebolisce i controlli e la moltepicità degli attori che permette pesi e contrappesi nella gestione di un bene tanto prezioso. UNa società privata sarebbe controllatamolto più severamente da una burocrazia statale, o ancora meglio da istituti di sorveglianza privati e dai media, rispetto all'attuale controllo effettuato da una branca della burocrazia su di un'altr,a con l'indipndenza che possiamo immaginarci.
Una sola nota: non usiamo più il termine "pubblico", per favore, al posto di statale: è fuorviante. Acqua "pubblica" dovrebbe solo significare disponibile a tutti coloro che la pagano, senza discriminazioni. Una società che fornisca un servizio di questo tipo potrebbe essere benissimo privata, come accade in molti altri contesti. A contare, qui, è la proprietà governativa, statale. La confusione fra i due termini è il solito, patetico tentativo di inquinare la lingua per impedire un dibattito razionale. I collettivisti chiamano le pretese "diritti", i socialdemocratici "liberali", e così via, per acquisire un vantaggio morale, indipendentemente dalla bontà delle posizioni che propongono.
lunedì, novembre 29, 2010
Pubblico non è sinonimo di statale, non solo nell'acqua
Posted by Unknown at 4:09 PM
Labels: Acqua , lingua , Socialismo , Statalismo
Comments for this post
All comments