Jim Momo espone bene ciò che mi ha fatto salire alle stelle i miei dubbi su Fini :
Credevo che in caso di elezioni Fini sarebbe andato da solo, massimizzando la sua figura di leader, la coerenza programmatica del suo nuovo partito e la sua rivendicata identità di destra (moderna ed europea, s'intende). Pare invece intenzionato ad imbarcarsi in un'impresa terzopolista (con Udc, Api, e con l'Mpa dell'inquisito Lombardo!), che nonostante la pretesa di rappresentare un nuovo centrodestra, apparirà un'operazione centrista, centralista e meridionalista. Dovrà dividersi con Casini la leadership; dovrà spiegare ai propri simpatizzanti che l'agenda laica è rinviata a data da destinarsi; spiegare molto bene agli italiani cosa lo unisce oggi all'ex arci-nemico Rutelli; e infine spiegare come mai, dopo tutto questo casino, non sarà neanche questa volta lui (probabilmente) il candidato premier di questo Terzo polo.Personalmente, avrei apprezzato Fini quale campione di quella parte di centrodestra insoddisfatta del poco dinamismo governativo. L'ammucchiata con le serpi neodemocristiane rinforza la sensazione di un tattico troppo raffinato per il proprio bene, perché incoerente con le proprie stesse premesse: lo stesso errore che fece D'Alema quando accettò l'abbraccio mortale dell'Udr. Possiamo solo sperare in un ravvedimento operoso da parte di quella che è e deve restare una costola della destra.